Il Mistero della Santissima Trinità svelato da Dio ai suoi santi

Rivelazioni private di Dio ai suoi santi mistici sulla Santissima Trinità.

DALLE RIVELAZIONI PRIVATE DI GESÙ
A SANTA BRIGIDA DA SVEZIA

«Io sono il Creatore del cielo e della terra, una sola cosa, divina, con il Padre e lo Spirito Santo. Io sono colui che parlava ai patriarchi e ai profeti, colui che essi attendevano. È per soddisfare i loro desideri, secondo la mia promessa, che mi sono fatto uomo senza peccato né concupiscenza, entrando nel seno della Vergine, simile a un sole splendente che attraversa il vetro puro e trasparente. E, così come il sole attraversa il vetro senza danneggiarlo, la carne di Maria non è stata lesa né offesa, quando ho assunto attraverso lei la mia umanità. Ora, ho assunto l’umanità senza tuttavia smettere di essere divino. E sebbene fossi nel ventre della Vergine come essere umano, non di meno ero una cosa sola, divina, con il Padre e con lo Spirito Santo, guidando e colmando tutte le cose, tanto che, così come lo splendore non si separa mai dal fuoco, allo stesso modo la mia natura divina non si è mai separata dalla natura umana, nemmeno nella morte». (Libro 1, 1)

«Io sono Dio, non di pietra, né di legno, non mi creò nessuno e sono Creatore adorabile di tutte le cose, senza inizio e senza fine. Io sono colui che discese nella Vergine senza perdere la propria natura divina, ma sono anche colui destinato all’umanità attraverso la Vergine, senza abbandonare la propria divinità. Sono una cosa sola con il Padre e lo Spirito Santo, che regnava in cielo e sulla terra grazie alla mia divinità; tramite lo Spirito Santo infiammai la Santa Vergine ma senza che lo Spirito fosse scisso da me; anzi, lo stesso Spirito che l’infiammò era una cosa sola con il Padre e con me, che sono il Figlio, e il Padre e il Figlio erano in lui; queste tre Persone non sono tre divinità, ma un Dio solo.  (Libro lI, 5)

«Sono il Creatore del cielo e della terra, Dio vero con il Padre e con lo Spirito Santo, perché il Padre è Dio e lo Spirito Santo è Dio: non tre divinità, bensì tre Persone in un Dio. Potresti domandarmi: ‘Perché ci sono tre Persone e un Dio solo?’ Rispondo che non c’è altro Dio se non la potenza, la sapienza e la bontà stesse, da cui derivano qualsiasi forma di potenza sotto il cielo e nel cielo, e qualsiasi forma concepibile o immaginabile di saggezza e di pietà. Ora, Dio è uno e trino, uno in natura e trino nelle Persone, perché il Padre è la potenza e la saggezza da cui ogni cosa deriva ed è preceduta; egli è potente, non perché riceva potenza da qualcos’altro, ma perché la riceve da se stesso, da sempre. Anche il Figlio, come il Padre, è potenza e saggezza, ma trae potenza non da se stesso bensì dal Padre, in modo vigoroso e ineffabile, ed è principio del Principe che non è mai separato dal Padre. Anche lo Spirito Santo è potenza e saggezza, e poiché procede dal Padre e dal Figlio, ha pari potenza e maestà. Dunque, ci sono un Dio e tre Persone, e un’operazione di tre Persone, una volontà, una gloria e una potenza. Egli è talmente un’essenza unica che esiste comunque una distinzione fra le Persone, in quanto tutto il Padre è nel Figlio e nello Spirito Santo, il Figlio è nel Padre e nello Spirito Santo, e lo Spirito Santo è in entrambi, in una natura divina, non anteriore o posteriore, ma in un modo ineffabile dove non esistono né precedenza né posteriorità e dove nessuno è maggiore dell’altro. Per questo sta scritto, a ragion veduta, che Dio è mirabile e sommamente lodevole». (Libro III, 26)

DALLE RIVELAZIONI PRIVATE DI GESÙ 
A MARIA VALTORTA

Ma che è dunque Dio?
Dio è l’Irraggiungibile Perfezione, Dio è la Compiuta bellezza, Dio è l’Infinita Potenza, Dio è l’Incomprensibile Essenza, Dio è l’Insuperabile Bontà, Dio è l’Indistruttibile Compassione, Dio è l’Immisurabile Sapienza, Dio è l’Amore divenuto Dio.  E’ l’Amore!  E’ l’Amore!. 89.3

Dio è quello che dal suo Pensiero ha fatto dal Nulla il Tutto. 167-8

“Io sono il Signore Dio tuo“. Non vi è attimo del giorno che questa parola non suoni e non sia scritta dalla voce e dal dito di Dio. Dove? Dovunque. Tutto lo dice continuamente. Dall’erba alla stella, dall’acqua al fuoco, dalla lana al cibo, dalla luce alle tenebre, dalla sanità alla malattia, dalla ricchezza alla povertà.Tutto dice. “Io sono il Signore. Per Me hai questo, un mio pensiero te lo dona, un altro te lo leva, né vi è forza di eserciti né di difese che ti può preservare dalla mia volontà“.  Urla nella voce del vento, canta nel riso dell’acqua, profuma nell’olezzo del fiore, s’incide sui dossi montani, e sussurra, parla, chiama, grida nelle coscienze. “Io sono il Signore Iddio tuo”.
“Dio“, il Compagno che non ti abbandona, l’Ospite che non puoi cacciare. Sei buono? Ecco che l’ospite e compagno è l’Amico buono. Sei perverso e colpevole? Ecco che l’ospite e compagno diviene il Re irato e non dà pace. Ma non lascia, non lascia, non lascia. Solo ai dannati è concesso separarsi da Dio. Ma la separazione è il tormento insaziabile ed eterno.
“Io sono il Signore Iddio tuo che ti trassi dalla terra d’Egitto, dalla casa della schiavitù” verso la terra promessa che non è questo luogo, ma il Cielo! L’Eterno Regno del Signore in cui non sarà più fame e sete, freddo e morte, ma tutto stillerà gioia e pace, e di pace e di gioia sarà sazio ogni spirito. 119.5

Io Sono dovunque è vita e manifestazione di vita. Là dove un saggio pensa, uno scultore scolpisce, un poeta compone, una madre canta su una cuna, un uomo fatica sui solchi, un medico lotta con i morbi, un vivente respira, un animale vive, un albero vegeta, là Io sono insieme a Colui da cui vengo. Nel boato del terremoto o nel fragore dei fulmini, nella luce delle stelle o nel flusso delle maree, nel volo dell’aquila o nel sibilo della zanzara, Io sono col Creatore Altissimo. 204.5

Dio basta a Se stesso e si occupa di ogni cosa che è nel creato.
E’ l’Amore e vive amando. La sua Vita è Amore continuo. Basta a Se stesso perché è infinito e potentissimo, è la Perfezione. 204.5

Dio è Carità. E la Carità non è che l’aspetto più manifesto, più illustrativo di Dio. Fra tutti i suoi attributi essa è l’attributo re e l’attributo origine, perché tutti gli altri attributi di Dio nascono ancora dalla carità. Che è la Potenza se non la Carità che opera?
Che è la Sapienza  se non la Carità che insegna? Che è la Misericordia se non la Carità che perdona? Che è la Giustizia se non la Carità che perdona? 444.4

Per pensare a Dio non bisogna portare paragoni con esseri creati. Dio non si paragona. Egli è. Nell’essere è tutto, ma l’essere non ha corpo e l’Essere eterno non ha corpo.
Dio è luce. L’unica cosa che può ancora rappresentare Dio senza essere in antitesi con la sua spirituale Essenza. La luce è, eppure è incorporea. Tu la vedi ma non la puoi toccare. Essa è.
La nostra Trinità è luce, un’illimitata luce. Sorgente a Se stessa, vivente di Se stessa, operante in Se stessa. L’universo non è tanto grande quanto Essa è infinita. La sua essenza empie i Cieli, scorre sul Creato, domina sugli antri infernali. Non vi penetra – sarebbe finito l’Inferno – ma li schiaccia col suo rutilare che è beatifico nel Cielo, confortatore sulla terra, terrorifico nell’Inferno.
Tutto è trino in Noi. Le forme, gli effetti, i poteri. Dio è Luce, una Luce vastissima, maestosa e pacata, è data dal Padre. Cerchio infinito che abbraccia tutta la Creazione dall’attimo in cui fu detto: “Sia la luce”, fino ai secoli dei secoli, poiché Dio, che era in eterno, abbraccia la Creazione, da quando essa è, e continuerà ad abbracciare, quanto, nell’ultima forma, l’eterna, dopo il Giudizio, rimarrà nel Creato. Abbraccerà coloro che sono eterni con Lui nel Cielo. 1-7-43

In Dio tutto è in un eterno presente. E tutto è perfetto e compiuto. Ma Dio non è mai inoperoso. Egli genera continuamente. Le Tre Persone che si amano, e che amano la loro opera, sono come altrettante sorgenti di calore che convergono in un punto solo, da cui poi si riversano sull’Universo. 18.7.43

Vivere senza credere è impossibile. Chi non crede in Dio, nel Dio vero, crederà per forza in altri dèi. Chi non crede in nessun dio crederà agli idoli, crederà alla carne, crederà al denaro, avrà fede nella forza delle armi; ma senza credere a nulla non si può stare. Peggio del buio che avvolge il cieco è il buio dell’anima che non ha fede in nessuna cosa umana o sovrumana. Non gli resta che uccidere anima e corpo nella morte violenta.1.8.43

Nulla è ignoto al Dio Uno e Trino. Tutti gli avvenimenti dell’Universo…… E ugualmente in eterno sono conosciuti tutti gli avvenimenti della Terra…..E in eterno sono noti tutti gli avvenimenti dell’uomo, preso come abitante della Terra. 28.8.43

Rimanere fedeli alla mia Parola vuole dire essere fedeli al Cristo, perché la Parola del Padre è Gesù Cristo, Redentore vostro. Perciò rimanendo fedeli alla mia Parola  rimanete fedeli all’Eterna Trinità Nostra, perché se amate il Verbo amate anche l’origine di Esso e amando Esso amate anche lo Spirito Santo che ha, insieme al Padre, provveduto a mandare il Cristo in terra per darvi la dottrina della Vita e la Redenzione.
Ecco perché non è vero fedele colui che ama Me e non ama la mia Origine e non ama il mio Fattore: l’Amore; perché è l’Amore che ha generato il Cristo ai viventi, come il Padre ha generato il Figlio-Verbo, è l’Amore che ha generato all’uomo il Redentore unendo le due nature divina e umana in un unico nodo di fuoco dal quale è venuto al mondo la Luce vera. 27.9.43

Per conoscere Dio bisogna fare scopo della vita la ricerca di Dio. Allora Egli si svela senza più mistero, ossia con quel tanto di mistero che Egli nella sua  Sapienza, giudica essere  bontà serbarvi per non incenerirvi con il suo Fulgore, poichè – sappilo, Maria – la visione di Dio quale è – e come solo in Cielo è concesso vedere, poiché in Cielo sono già spiriti che la santità ha reso atti a contemplare Iddio – è di una tale potenza che solo la nostra natura fatta a somiglianza di Dio può sopportarla, così come un figlio può sempre vedere la potenza e la bellezza del padre suo senza sentirsene sgomento e avvilito. E’ nel Cielo, oltre la vita umana, che l’uomo prende la vera somiglianza con Dio, è allora che può affissarlo ed accrescere il suo fulgore col Fulgore divino, la sua beatitudine contemplando l’Amore che vi ama. 28.12.43

Uno è il Padre con lo Spirito ed Io Gesù sono con Loro, e chi benedice Uno benedice i Tre, e chi è amato da Uno è nelle braccia dei Tre, poiché non vi sono tre Dei ma un solo Dio dalla triniforme natura e dall’unica unità. Grande il Padre, grande il Figlio, grande lo Spirito. Potente il Padre, potente il Figlio, potente lo Spirito. Santo il Padre, santo il Figlio, santo lo Spirito. In eguale misura.
Viene il Padre nella  sua unità che ci genera. Viene il Figlio con la sua origine che salva. Viene lo Spirito con la sua settiforme fiamma che santifica. 4.1.44

Quando Dio è con voi tutte le forze della terra insieme unite sono come fumo che un vento gagliardo disperde. La potenza non è nelle armi e nel numero degli armati. La potenza è in quella parte che ha Dio con sé. Dio è dove è onestà di vita, amore al Signore, giustizia di diritto. 6.1.44

Non vi è altro Dio all’infuori di Noi: Uno e Trino. Non vi è altra Religione che la nostra secolare. Non vi è altro futuro, sulla Terra ed oltre, fuor di quello che vi dicono i libri santi. Tutto il resto è Menzogna destinata a essere svergognata da Colui che è Giustizia e Verità. 10.1.44

Dio è Padre. Dio precede sempre i suoi figli nei loro bisogni. Quando voi lo chiamate perché vi aiuti, Egli ha già provveduto. Ma occorre aver fede. Fede grande. E riconoscenza grande. 8/2/44

Dio è Amore. Chi non ha in sé amore, non ha somiglianza con Dio. 20.6.44

Dal Libro di Azaria (l’Angelo Custode di Maria Valtorta)

Iddio è Tre pur essendo Uno. E ognuno dei Tre SS. ha i suoi attributi speciali che non mancano negli altri ma che più particolarmente rifulgono in Uno, e che uniti dall’Amore, attributo comune, formano l’inconcepibile e perfettissima Perfezione del nostro Signore Iddio Uno e Trino. Az. 10.3.46

Il mistero dell’Unità e Trinità di Dio nessuno per santo che sia lo può penetrare. Superiore a ogni altro mistero, incomprensibile perché Sublimissimo mistero.
Più forte è l’amore e più forte la conoscenza, perché più ridotta la distanza, perché più unita l’anima al Dio che scende, al Dio che si concede per essere conosciuto il più possibile, ardendo di essere tutto conosciuto, tutto posseduto dal figlio quando, alla sua fede, al suo amore, al suo eroismo, sarà dato il premio del Paradiso.  Az 164 – 16.6.46

 

Testimonianza di Santa Faustina Kowalska

«Un certo momento la presenza di Dio penetrò in tutto il mio essere.
La mia mente venne singolarmente illuminata in modo da conoscere la Sua Essenza; Dio mi fece conoscere la Sua vita interiore.
Vidi in ispirito le Tre Persone Divine, ma la loro Essenza è unica. Egli è Solo, Uno, Unico, ma in Tre Persone, ognuna delle quali non è più piccola né più grande; non c’è fra Loro differenza né in bellezza né in santità, poiché sono Uno.
Uno, sono assolutamente Uno.
Il Suo amore mi ha portato a questa conoscenza e mi ha unito a Sé. Quando ero unita con una, ero unita anche con la seconda e con la terza, poiché quando ci uniamo con una, per ciò stesso ci uniamo anche con le altre due Persone, così come lo siamo con una.
Una è la Loro volontà, Uno Dio, benché Trino nelle Persone.
Quando Una delle Tre Persone si dona ad un’anima, in forza dell’unica volontà, è unita con le Tre Persone ed è inondata di felicità, che proviene dalla Santissima Trinità. Di tale felicità si nutrono i Santi. La felicità che scaturisce dalla SS.ma Trinità rende felice tutto il creato, fa sgorgare la vita, che vivifica ed anima ogni essere che ha inizio da Lui.»