Il Purgatorio, Luogo di Misericordia e di Giustizia Divina

In questo articolo proverò a sintetizzare velocemente le verità che riguardano il Purgatorio e a noi note.

 

Introduzione al Purgatorio

Il Purgatorio viene riconosciuto dalla Chiesa cattolica come una verità di fede. Il Catechismo della Chiesa cattolica parla del Purgatorio nei punti 1030-1032. Oltre ciò, possiamo riconoscere, nelle migliaia di esperienze di mistici e mistiche cattoliche, che hanno avuto direttamente a che fare con il Purgatorio e con le anime sante del Purgatorio (come Santa Caterina da Genova, Santa Veronica Giuliani, Beata Caterina Emmerich, Suor Josefa Menandez, Maria Simma, San Pio da Pietrelcina ecc ecc.), una valida conferma della verità proclamata e difesa dalla Chiesa per poi comprendere più profondamente la stessa nella sua dimensione.

Il Giudizio Particolare

1021La morte pone fine alla vita dell’uomo come tempo aperto all’accoglienza o al rifiuto della grazia divina apparsa in Cristo. Il Nuovo Testamento parla del giudizio principalmente nella prospettiva dell’incontro finale con Cristo alla sua seconda venuta, ma afferma anche, a più riprese, l’immediata retribuzione che, dopo la morte, sarà data a ciascuno in rapporto alle sue opere e alla sua fede. La parabola del povero Lazzaro e la parola detta da Cristo in croce al buon ladrone così come altri testi del Nuovo Testamento parlano di una sorte ultima dell’anima che può essere diversa per le une e per le altre.

 

Il Purgatorio

1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell’amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo.

1031 La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt’altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze  e di Trento.  La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore:

« Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c’è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro ». 

1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: « Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » (2 Mac 12,45). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti:

« Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? […] Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere ».

 

 

Il Purgatorio il Luogo di Misericordia e di Giustizia Divina

Il Purgatorio è una creazione sorprendente di Dio, voluta per la salvezza delle anime redente dalla Dannazione, le quali, senza di Esso, non potrebbero che patire in eterno per le colpe gravi Confessate o per quelle meno gravi non Confessate e non espiate sufficientemente. Infatti, davanti a Dio, non può esserci alcuna macchia di peccato, pur piccola che possa sembrare a noi. Dio è Santo e dove è Lui nulla di impuro deve sussistere. Quante anime potrebbero presentarsi davanti al Santo dei Santi ed essere trovate “immacolate” (cioè prive di qualsiasi macchia dopo la Giustificazione), dopo la ricezione del Battesimo? Davvero molto, molto, molto poche. Difatti, si dice che un gran numero di anime viene salvato dalla Misericordia Infinita di Dio e va in Purgatorio e che solo un piccolo numero di persone, dopo la morte, va direttamente in Paradiso.

Cosa è e come è fatto il Purgatorio

Dalla Bibbia, dal Vangelo e dalle lettere di San Paolo, ricaviamo che il Purgatorio è un Luogo e uno Stato, dove le anime morte nella pietà, trovate però manchevoli in piccole colpe dalla Giustizia Divina o dall’aver non sufficientemente espiato le colpe gravi Confessate in vita, passano per poter diventare candide e senza macchia e poter essere poi eternamente Beate in Paradiso. Dalle Rivelazioni private dei santi e mistici della Chiesa, dai testimoni della fede che hanno ricevuto carismi particolari da Dio e hanno potuto vivere questa verità “sulla loro pelle”, sappiamo che il Purgatorio non è uguale per tutte le anime in esse presenti, ma che ognuno vive un diverso tipo di Purgatorio a seconda delle colpe commesse e da espiare. Come è fatto il Purgatorio? Pensiamo al peggior carcere di massima sicurezza al mondo, e aggiungiamoci l’assenza totale o quasi, di luce, isolamento diurno e notturno, incapacità di poter compiere da se stessi la ben che minima cosa o spostamento… ecco, il Purgatorio è molto, molto, molto più tremendo (di buono ha solo gli aiuti dati da Dio e il fatto che permetterà alle anime di giungere dove è Dio alla fine della loro dolorosa Purificazione).   Può essere suddiviso in tre macro livelli, quello superiore, più vicino al Paradiso, quello centrale, più in basso di quello superiore e quello inferiore, che è di Punizione (più vicino all’Inferno e dove alcune anime vengono addirittura tormentate dai Demoni e non sanno di essere salvate fino ad un certo tempo). Ogni macro livello poi contiene infiniti micro livelli, tanti quanti sono le anime in esse presenti, perché non esiste un peccatore che abbia commesso lo stesso identico numero di peccati per numero e tipo e quindi sono anche diversi i gradi di Purificazione richiesti. Le anime che appartengono al macro livello Inferiore del Purgatorio non possono ricevere le preghiere e le intercessioni dei vivi, ne beneficiare delle opere indulgenziate della Chiesa, come punizione per essersi pentite troppo tardi del male fatto e di una vita passata lontani da Dio. Sono anime che sono state salvate dalla Misericordia Divina “in extremis” ma dovranno pagare a caro prezzo i loro errori e per un po di tempo partecipare a sofferenze così acute che sono pari a quelle dei Dannati. Nei macro livelli superiori e specialmente in quello più vicino al Paradiso, le anime non sperimentano pene corporali ma “solo” l’indicibile privazione momentanea della visione Beatifica di Dio, che le fa soffrire di una malinconia come una agonia a noi non percepibile ma tremenda, ancor più tremenda delle pene sensoriali (la mancanza della visione Beatifica di Dio sorpassa ogni nostra comprensione). Tale struggente malinconia aumenta al diminuire della Purificazione delle anime, insieme all’ardente desiderio di giungere alla Perfezione, e la consapevolezza della Gioia senza fine che sta per essere data loro, perché passate da un macro livello ad un altro e da livello a livello del Purgatorio, attendono spasmodicamente il momento della loro totale Liberazione per congiungersi a Colui sanno essere e desiderano come proprio Tutto, il loro unico ardente Desiderio.

Le sofferenze della anime “sante” del Purgatorio

Vengono chiamate anime sante del Purgatorio dai vivi, ma come potremo intuire, loro più che essere “sante” nel significato della parola, affrontano una via di santificazione voluta dal Signore e nella quale non può esserci più mancamento come avviene per i vivi, che può solo aumentare con il diminuire del tempo di Purificazione e che le porterà alla beatitudine dei santi in Paradiso. D’altro canto, dobbiamo riconoscere che nessuna delle anime sante del Purgatorio, vorrebbe mai tornare sulla terra per continuare a vivere tra i mortali, se solo potesse, perché è consapevole nella Luce Divina di essere Salva e conosce il pericolo, illuminata dalla Sapienza Divina, che corrono i vivi di Perdersi eternamente e quello che, Dio ci aiuti, disgraziatamente comporta. Se domandassimo a tutte le anime sante del Purgatorio di scegliere tra la peggiore Purificazione in Purgatorio e il migliore giorno sulla Terra, esse sceglierebbero il Purgatorio. Le sofferenze che sperimentano le anime in questo Luogo di Misericordia e di Giustizia Divina sono sia spirituali che sensoriali: le anime, pur non avendo più il loro corpo mortale, sperimentano dolori come quando erano unite al proprio corpo, nelle parti che sono state usate per peccare quando erano in vita. Così c’è quell’anima che avrà dolore agli occhi perché ha guardato cose che non doveva guardare, quell’anima che avrà dolore alle mani perché le ha usate impropriamente ecc. Un altro dettaglio importante è che le anime del Purgatorio che sono nei macro livelli più bassi (il centrale e l’inferiore) sono immerse nel fuoco e che sentono un calore peggiore di quello che i vivi potrebbero sentire avvolti dalle fiamme di questo mondo. Basti pensare all’esperienza di mamma Natuzza di Paravati, Natuzza Evolo, che non immaginando vero il fuoco di queste anime, avvicinandosi troppo ad una di esse a lei apparsa, si ustionò la gola e la bocca e per questo motivo ebbe seri problemi nel poter mangiare, per 40 giorni. Tale fuoco scompare poi alle anime che hanno raggiunto i livelli più alti della Purificazione e quindi una sofferenza fisica minore. Anche nei livelli più alti del Purgatorio fa caldo, le anime dicono esserci una temperatura molto più alta di quella avuta sulla terra in un giorno rovente… solo nella prossimità del Paradiso le anime non soffrono più alcun dolore. Una nota degna di attenzione e meraviglia è riservata alla presenza particolarissima di Gesù Eucaristico in tutte quelle anime defunte che prima della morte hanno ricevuto la Santa Comunione in grazia di Dio. Esse non rimangono completamente sole nel Purgatorio ad affrontare le loro pene ma hanno Gesù nel proprio cuore che soffre insieme a loro e le accompagna in un modo così dolce e amorevole che la loro Purificazione è nettamente (per dire in questo modo ma non rende l’idea dell’abisso che c’è tra l’una e l’altra morte) diversa da quella di fedeli addormentatisi nella Pietà senza ricevere i santi Sacramenti.

Intercessione dei vivi a favore delle anime del Purgatorio

Se unito all’Offerta del Preziosissimo Sangue di Gesù, ogni sacrificio fatto con amore da parte dei viventi è un balsamo refrigerante per le anime che scontano i loro peccati in Purgatorio. Il massimo beneficio esse possono riceverlo nel Sommo Sacrificio di Gesù nella Santa Messa, quando anche con una sola singola Santa Messa per esse fatte celebrare, possono trovare la Liberazione. Anche le Comunioni riparatrici sono importantissime, ed esse vengono gradite enormemente dai defunti che devono Purificarsi (durante la Messa si può pregare tra se il Signore dicendo di voler offrire quella Comunione in riparazione dei peccati commessi da un proprio caro defunto o un’anima del Purgatorio qualsiasi). Lucrare le indulgenze plenarie e parziali offerte dalla Chiesa per le anime sante del Purgatorio è per loro causa di immensa gioia e liberazione. Recitare il Rosario per le anime del Purgatorio è gradito al Signore, libera le anime dalle loro pene. Farsi un segno di Croce pensando ad un anima cara defunta, meglio se un segno di Croce con l’acqua Benedetta, porta lei sollievo se ancora prigioniera in Purgatorio. Non mangiare il dolce dopo aver mangiato a tavola il primo e il secondo, porta sollievo alle anime del Purgatorio se Offerto come sacrificio. Tenere acceso un lumino benedetto davanti alla tomba del defunto, porta sollievo se è in Purgatorio… ecc. ecc. Quanto bene possiamo fare a queste anime se solo volessimo!

Il “dramma” delle anime Purganti

Le anime del Purgatorio non potendo pregare per se stesse, sono come dei mendicanti e dei bambini che hanno bisogno dell’amore dei vivi per poter salire in Cielo, in Paradiso. Il tempo loro richiesto per la Purificazione dei loro peccati (così come l’intensità o il tipo di pene), può essere ridotto di molto se non anche completamente annullato, grazie alla intercessione dei vivi, che offrendo loro Sante Messe, Comunioni riparatrici, sacrifici e preghiere, e attraverso le opere indulgenziate della Chiesa, riescono ad ottenere davanti a Dio, uno sconto delle loro pene temporali con i meriti infiniti del Sangue Preziosissimo di nostro Signore Gesù Cristo.
Le anime del Purgatorio possono solo pregare per gli altri, per i famigliari, per la Chiesa, per la salvezza dei peccatori… ma non per se stesse. Possono anche pregare per altre anime del Purgatorio e intercedere per esse chiedendo ai vivi preghiere, ma non per se stesse. Se pregassero per loro non otterrebbero alcun beneficio, ma per gli altri si, e possono essere per noi vivi un validissimo aiuto, una protezione, un aiuto costante… noi preghiamo per loro che loro pregheranno per noi certamente. La gratitudine di un anima del Purgatorio per chi gli ha fatto del bene, e chi potrebbe descriverla! Aiutiamo le anime del Purgatorio ad uscire da quella Prigione di dolore e di attesa ed esse saranno per noi come degli “angeli” custodi, come dei santi “patroni” per noi, non smetteranno di pregare per noi finché non saremo anche noi al sicuro e salve. Ecco la comunione dei santi, la comunione dei figli di Dio, dei Redenti in Gesù Cristo e il potere dell’intercessione.

 

I più grandi Santi intercessori 

La Madonna viene chiamata dalle anime del Purgatorio “Stella del mare”. E’ Lei la più potente interceditrice presso il Trono dell’Altissimo sia per i vivi che per i morti, Mediatrice di ogni grazia, ed è per mezzo delle sue preghiere e per via della Sua intercessione Materna e Regale che viene accorciato il tempo di Purificazione a molte anime del Purgatorio. Lei stessa va in quel Luogo di sofferenza per portare loro refrigerio e consolazione e per risalire in Paradiso con molte anime al suo seguito. Una volta apparendo ad una graziata disse che solo nel giorno in cui la Chiesa celebra la solennità della Sua Assunzione, il 15 agosto, Lei porta in Paradiso tante anime quanti sono gli abitanti della città di Roma. Dopo Maria Santissima c’è il gloriosissimo San Giuseppe, il suo Castissimo sposo, padre Davidico di nostro Signore Gesù Cristo, patriarca della Chiesa universale e protettore della buona morte, benché non scenda così spesso in Purgatorio come Maria Santissima e non possa portare loro lo stesso grado di refrigerio che solo la Madre di Dio, per volontà Divina, può donare. Dopo San Giuseppe c’è il glorioso santo Arcangelo Michele, Principe della Milizia Celeste. Anche il nostro angelo Custode, amico e fratello invisibile, un giorno sarà nostro aiuto nel cammino di Purificazione, qualora avessimo il bisogno di farla, e come ci ha accompagnato nella vita, nel pellegrinaggio terreno, non ci lascerà un attimo fintanto che non saremo con lui nella Gloria. Affidiamoci sempre alla loro intercessione, insieme a quella di tutti gli altri Angeli e Santi del Paradiso, per la liberazione e consolazione dei nostri cari defunti e delle anime del Purgatorio.

Conclusioni

Abbiamo parlato del Purgatorio e abbiamo potuto riflettere solo superficialmente sulle realtà future che accompagneranno il nostro pellegrinaggio terreno. Il Buon Dio ci ha voluto rendere partecipi di tali verità, per liberare quelle anime Prigioniere dalla loro situazione, per poterci spronare a vivere seguendo la Sua Parola, nella Sua Chiesa, per poterci donare così tutte le grazie necessarie alla nostra salvezza e santificazione e, anche, evidentemente, a farci evitare, se volessimo, per Sua grazia specialissima, il Purgatorio stesso.
Il Padre nostro che è nei Cieli non vuole che le anime vadano in Purgatorio, perché non vuole la sofferenza immeritoria dei Suoi figli (e anche quelle meritorie non le permette se sono oltre le loro possibilità e non senza averle poi ampiamente ricompensate), ma sa che senza di Esso non ci sarebbero che un pugno di salvati, dopo il Sacrificio Estremo di Suo Figlio Gesù, e per questo motivo ha creato il Purgatorio. La scuola del Purgatorio è scuola di sante virtù, ci aiuta a comprendere il valore del Sacrificio Sommo di nostro Signore Gesù Cristo e la dignità alla quale si è voluto degnare Dio nostro Padre nel volerci innalzare nella Creazione. Attraverso la scuola del Purgatorio comprendiamo di più anche noi stessi e l’Amore che ci unisce a Dio e attraverso di Lui al prossimo, vivendo nella vera libertà che ci è stata Donata con la vita, la libertà di vivere in Cristo, con Cristo e per Cristo. Il Purgatorio è scuola di santificazione, perché fa comprendere il valore della sofferenza nella vita e la grazia dell’intercessione per la salvezza dei peccatori, conformandoci sempre più al Maestro Divino e al Suo insegnamento. Il Purgatorio, infine, è speranza di salvezza e di Gaudio eterno, perché chiunque accetta il proprio purgatorio già in questa vita, uniformandosi al volere Divino, non fa che toglierselo nell’altra… o almeno accorciarselo enormemente. Impegniamoci a vivere il Vangelo, perché il Buon Dio saprà valutare come oro le nostre buone azioni e non considererà i nostri errori passati se cercheremo di ascoltare seriamente la Sua Parola. Chiediamo a Maria, Stella del mare, Madre e Maestra, di voler intercedere (oltre che per le anime del Purgatorio) per la nostra continua crescita spirituale, consacrandoci al Suo Cuore Immacolato, affinché, per suo intervento e aiuto, possiamo vivere da veri discepoli del Figlio Suo, nostro Signore Gesù Cristo, ed essere portati alla nostra morte da Lei a godere le felicità eterne, in Paradiso.

Simone Salicandro

Alcuni libri consigliati per la comprensione delle verità eterne del Purgatorio

  • Il Purgatorio nella visione delle mistiche (di Don Marcello Stanzione), Sugarco Edizioni
  • Il manoscritto del Purgatorio (di suor Maria della Croce)
  • Il Mistero del Purgatorio (anonimo)
  • Il Trattato del Purgatorio (santa Caterina da Genova)
  • Conversazione con gli spiriti (Eugenie von der Leyen), Edizioni Segno