Almeno una volta nella nostra vita, ci saremo domandati il perché il Signore Dio permetta le tribolazioni su uomini e donne, di fede e di preghiera, innocenti, “buone” a nostro avviso, quindi giuste (anche secondo il nostro pensiero) davanti al Signore. Se poi leggendo e rileggendo i Vangeli abbiamo compreso che la Giustizia non è di questo mondo cioè viene rigettata dallo spirito del mondo e dal principe di questo mondo (Satana) che lo governa, e che lo stesso Giusto, nostro Signore Gesù Cristo, è stato crocifisso, possiamo esser certi che solo Dio è Colui al quale importa la rettitudine del cuore e la vita virtuosa dei Suoi figli, essendo Padre, e premia chi “prende la sua croce ogni giorno e lo segue”, essendo Figlio Redentore, abitando nei loro cuori e spargendo abbondanti grazie Celesti sui loro capi, essendo Consolatore.
Come mai Dio, che è principio di Bene, che odia il Male e che è Santissimo, dovrebbe mandare tribolazioni ai Suoi figli, Lui che è un Padre Buono? Perché Dio permette che i Suoi figli, quelli che possono più esser considerati da Lui giusti (malgrado l’indole perversa abitata nel cuore dell’uomo dopo il Peccato originale e rimasta come cicatrice anche dopo il Battesimo, la pochezza e la miseria umana, considerano che Giusto è solo Uno e che come viene detto nella Bibbia, anche gli angeli sono riscontrati imperfetti davanti al Signore che è Perfetto e Tre volte Santo), passino per la sofferenza e le difficoltà in questa vita terrena? La risposta ce la da proprio l’Altissimo, nella persona del Figlio, cioè nostro Signore Gesù Cristo, in una rivelazione privata data a Santa Brigida da Svezia, e che leggeremo qui di seguito, ma mi si permetta di riassumere il tutto con questa massima: perché Dio è Potenza, Sapienza e Amore.