Archivio tag: Esorcismo

Quella volta che il Diavolo dovette dimostrare l’Immacolata Concezione di Maria

Una singolare esperienza negli Esorcismi: il Diavolo costretto a tessere gli elogi della Vergine Immacolata, persino componendo per lei un sonetto di alta ‘mariologia’.
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Giuda Iscariota: “Se avessi soltanto ubbidito alla Madre di Dio e non mi fossi impiccato.”

“Se avessi soltanto ubbidito alla Madre di Dio e non mi fossi messo il laccio intorno al collo. Avessi soltanto sperato, avessi soltanto sperato! (con voce disperata). …Ma questo dicono tutti, gli uomini maledetti, lo dicono tutti, quando vengono da noi. Ma allora è troppo tardi. Non lo credono finché è troppo tardi. “
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IL DEMONIO SCOMUNICA LA “MADONNA” DI AMSTERDAM

Questo articolo è un punto di domanda sulle presunte Apparizioni della Madonna a Ida Peerdeman avvenute ad Amsterdam presumibilmente tra il 1945 e il 1959 alla luce di una dichiarazione avvenuta in un Esorcismo negli anni 70.
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LA SOFFERENZA DEGLI UOMINI NELLA VOLONTÀ DEL SIGNORE

Durante un esorcismo il demonio ha dovuto indicare come la sofferenza sia un alleata della salvezza eterna degli uomini, e quanto grande sia la sua potenza (per chi ha fede e spera nella misericordia di Dio).

Abbiamo sentito dalle parole di Gesù “perché le avversità assalgono il giusto” nell’articolo precedente. Adesso andiamo ad approfondire questo argomento attraverso la lettura delle parole che Dio ha estorto al demonio, come testimonianza del Vero, in un esorcismo. Proprio durante un esorcismo, per volontà di Dio e sotto comando dell’Esorcista “in nome di Dio” il demonio ha dovuto (non voluto, ricordo sempre) parlare della sofferenza come alleata della salvezza eterna degli uomini, e la potenza della sofferenza se accolta con fede e speranza nella misericordia del Signore, che è Padre e permette questo per amore dei Suoi figli, a differenza di ciò che noi potremmo aver immaginato. Quindi è bene ringraziare Dio anche per le sofferenze, non solo per le gioie che riceviamo, e affidarci sempre alla Sua Divina Provvidenza, che non permetterà mai un Suo figlio sopporti prove maggiori di quelle che ha la capacità (e la grazia) di sopportare, al fine di ricevere una corona di gloria in Paradiso e prendere posto alla Mensa del Signore, in eterno.

 

TRATTO DA UN ESORCISMO (riportato nel libro “Avvisi dell’altro mondo” di Bonaventura Meyer):

 

Esorcista: Continua a dire tutta la verità, nel nome… quello che ti ordina la Madre di Dio!

Demonio Acbor: …soprattutto è sfuggito al mondo odierno – perfino al mondo cattolico – che bisogna soffrire per gli altri uomini. É stato dimenticato che voi tutti siete un misterioso corpo di Cristo e che voi dovete soffrire l’uno per l’altro (piange miseramente e urla come un cane). Cristo non ha compiuto tutto in croce. Ovviamente vi ha aperto il cielo, ma gli uomini devono espiare l’uno per l’altro. Ovviamente le sètte dicono che Cristo abbia fatto tutto questo, ma non è vero. Questo continua, nel nome di Cristo e continuerà fino alla fine del mondo (ringhia).

Esorcista : Continua nel nome della Madre di Dio, quello che devi dire per suo ordine!

Demonio Acbor: Devo continuare. Bisogna soffrire l’uno per l’altro e offrire la sofferenza nel nome della Croce di Cristo e delle sofferenze di Cristo. In unione con la Madre di Dio si deve soffrire e unire tutte le rinunce della vita, la propria sofferenza, a questa terribile sofferenza di Cristo sulla croce e sul Monte degli Ulivi. Quelle erano molto più terribili di quanto credono gli uomini. Cristo non ha patito nell’Orto degli Ulivi soltanto come voi credete. Egli venne stritolato dalla giustizia di Dio come se fosse lui il più grande peccatore e come se dovesse entrare lui nell’inferno. Egli ha dovuto soffrire per voi uomini, altrimenti voi non sareste stati liberati. Lui stesso ha dovuto patire le più grandi sofferenze, e credeva perfino che sarebbe andato all’inferno.Le sofferenze allora erano così forti, che si sentì abbandonato completamente dal Padre divino. Egli sudò perciò sangue (piange terribilmente) perché si sentì assolutamente perduto e abbandonato dal Padre. Venne stritolato talmente, come se lui pure fosse uno dei più grandi peccatori. Questo lui ha dovuto subire per voi, e voi dovete seguirlo. Queste sofferenze hanno il più grande valore; queste sofferenze, queste tenebre, questi terribili abbandoni, quando si crede che tutto sia perduto, e che bisogna togliersi la vita. Non lo vorrei dire, no… (ansa faticosamente).

Esorcista: Continua a dire la verità nel nome… per ordine dei Troni!

Demonio Acbor: Proprio queste sofferenze, quando tutto ci sembra perduto, quando ci sì sente abbandonati assolutamente da Dio e si crede di essere l’ultimo grido, l’ultimo uomo, proprio allora Dio può avere la sua mano nel gioco. Queste sofferenze, queste sofferenze terribili, tenebrose, sono fra le più preziose che esistano. Ma questo la gioventù non lo sa. La più parte dei giovani non lo sanno, e questo è il nostro trionfo.

Esorcista: Continua nel nome…!

Demonio Acbor: Molti, i più, si tolgono allora la vita, quando credono di essere abbandonati da Dio e di essere gli ultimi uomini. Poiché può ben essere così tenebroso, Dio è loro certamente vicino, ma essi non lo sentono più. Allora Dio è soltanto così come se non ci fosse più. Effettivamente Dio non è più sensibile per loro in quel momento, e ciò malgrado, devono conformarsi alla sofferenza di Cristo, specialmente coloro che lui ha destinato a subire molte sofferenze. Molti allora credono che forse non sono più normali. Ma questo è una finta nostra. Lo suggeriamo loro affinché vengano ricoverati nelle cliniche.

Esorcista: Continua nel nome…!

Demonio Acbor: E poi, quando si vede o si crede che non siano più normali – la più parte tuttavia lo sono – allora rinunciano molto più facilmente; essi credono poi che dovrebbero togliersi la vita, perché non vengono più compresi dalla gente. Questo è il nostro trionfo, La maggior parte vengono ben nel cielo, ma malgrado ciò è il nostro trionfo, perché…

Esorcista: Continua nel nome… col messaggio dei Troni!

Demonio Acbor: Ci sono ora croci pesantissime sulla terra, lascia dire LEI (mostra in alto). Queste croci sovente non si lasciano quasi più portare. Croci, che sono visibili, come cancro, deformazione ed altre infermità qualsiasi, sono sovente più leggere da portare che le terribili tenebre o pene dell’anima, che ora molti uomini devono portare.

LEI* qui in (mostra in alto) lascia dire, come l’ha già fatto per mezzo di una graziata: «Manderò ai miei figli sofferenze, sofferenze gravi e profonde come il mare». Quelli in questione, che devono portare queste croci terribili – alcuni saranno eletti – non devono scoraggiarsi.

Esorcista: In nume della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, di Acabor, quello che la Madre di Dio ti ha ordinato di dirci. 

Demonio Acbor: Queste croci, delle quali parlavo, sono nel frattempo croci, che sembrano inutili e molto assurde. Esse possono portare fino alla disperazione. Sovente non si possono più portare, ma esse sono delle più preziose. Io, Acabor, devo dire ancora una volta, LEI (mostra in alto) vuole gridare a tutti questi portatori della croce: «Perseverate e non arrendetevi!». Nella croce è salvezza, nella croce è vittoria, la croce è più forte della guerra.

* Lei: la Madonna. Il demonio non pronuncia mai il suo nome. Il demonio inoltre scappa ogni volta che pronunciamo con fede il nome di Maria.

 
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Per comprendere meglio leggi cosa ha detto Gesù a Santa Brigida sul perché il giusto riceva delle sofferenze in questo articolo
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E’ difficile per l’uomo materiale, che vive nel mondo e si lascia trasportare dalla sua logica menzognera comprendere questo. L’uomo pensa: “sono vivo, la vita è una sola, perché dovrei stare male? Perché dovrei amare la sofferenza? Chi soffre è uno sfigato che non conosce la bella vita e il divertimento…. Perché dovrei pensare a ciò che mi aspetta dopo questa vita… e … al Diavolo chi vuol lasciare nella mia testa questi pensieri! “
Ma non sa chi ragiona così che la sua è una folle illusione, che ha sprecato gran parte della sua vita, che è stata un dono del Signore e che davanti a Dio un giorno arriverà a mani vuote se non avrà buona volontà nel convertirsi a Cristo, non potendo giustificare la sua condotta ingorda e maligna davanti al Sommo Sacrificio di Gesù Cristo, il Redentore, e alle parole del Suo Vangelo che li peseranno addosso come un macigno. Chiediamo a Dio per mezzo di Maria Santissima, nostra tenera Madre, di avere una vita migliore, non semplicemente una vita più lunga, ma di poter lodare ogni momento il Padre eterno per averci dato questa grande, inconcepibile, ineguagliabile e inestimabile opportunità: essere chiamati da Lui figli ed entrare a far parte del SUo Regno in eterno.
 
Simone Salicandro

BEATA CATERINA EMMERICH : UNA TRA I SANTI PIÙ GRANDI DEL PARADISO!

Durante un Esorcismo il Demonio Belzebub dovette per volere Divino rivelare la grandezza della santità di Anna Caterina Emmerich (beata per la Chiesa Cattolica), che in verità è una tra i santi più grandi del Paradiso.

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“Abbasso i preti!” di Don Giuseppe Tomaselli

L’umanità pervertita vorrebbe fare a meno di Dio, o meglio, della morale. Vorrebbe distruggere tutto ciò che è freno alle passioni e controllo all’operato. Il pensiero di un Essere Supremo, che tutto vede e tutto deve ripagare, è troppo molesto. Conviene quindi ai cattivi combattere contro Dio; ma siccome non possono vederlo ed abbatterlo direttamente, si avventano come cani idrofobi contro i suoi Ministri, cioè i Sacerdoti.

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“Se vedeste solo un decimo della sua magnificenza, vi buttereste immediatamente nella polvere”

La santità inconcepibile della Madonna, Madre di Dio e Madre della Chiesa, rivelata in un esorcismo dal demonio Belzebub.

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INTERVISTA CON MELID (DEMONIO IMPURO) – Di Don Giuseppe Tomaselli

Questo libricino è rielaborato sotto forma di intervista tra l’Esorcista, Don Giuseppe Tomaselli, e il demonio Impuro, di nome Melid. Ovviamente non una vera intervista al demonio, il titolo è ironico dato che non c’è da parte dei dannati la volontà di collaborare spontaneamente alla salvezza delle anime e devono però sottostare alla volontà dell’Altissimo alla quale non possono che obbedire senza eccezioni.
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“bruceranno in tutte quelle parti del loro corpo che hanno spu­doratamente scoperto.”

Tratto da un ESORCISMO DEL 21/2/1984
Eseguito da Padre Heinrich Kreuzer.

” Tutti coloro che sono della luce e dello Spirito Santo riconosceranno la verità” 

 

IL CIELO COSTRINGE SATANA A PARLARE

Esorcista – In nome della SS.ma Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, in nome di Maria, l’Immacolata Concezione, di’ ciò che Dio ti impone di dire; solo la verità, su tutto il resto taci!
DemonioIo parlo solo quando l’Altissimo o Quella (Si riferisce alla Madonna) lo vogliono e mi costringono a questo. Se dipendesse da me, io non parlerei. Noi non vorremmo mai parlare, non avremmo mai voluto dire tutto ciò che l’ossessa ha dovuto dire. Noi vorremmo tacere tacere… tacere… (Grida). Io non voglio parlare.
Esorcista – Tu devi parlare e dire ciò che la SS.ma Trinità e la Madre di Dio ti impongono di dire, che lo voglia o no. In nome…
DemonioSì, sono costretto a farlo e questo è per me una tremenda umiliazione. E’ spaventoso dover dire cose che servono alla vostra sal­vezza. Sarebbe meglio per me essere tormentato dal vecchio (Il vecchio è Satana), piuttosto che parlare per voi. Io non voglio parlare.

GLI ANGELI: AIUTO E DIFESA CONTRO L’INFERNO
Esorcista – Di’ ciò che il Cielo ti comanda di dire. In nome…
Demonio Il Cielo vuole che in questo tempo finale(il demonio ammette che questo in cui ci troviamo noi è il tempo della Battaglia finale – N.d.R)  vengano invo­cati gli angeli, come abbiamo già dovuto dire altre volte. In questo tempo spaventoso in cui l’Anticristo è già all’opera, anche se non ancora apertamente (oggi sappiamo da altre rivelazioni che l’Anticristo è già sulla terra, è già nato come lo si sapeva già nel 2000! – N.d.R.) , è una grave trascuratezza non cercare l’aiuto degli angeli: può portarvi all’eterna rovina. Questa è una verità che io odio e mi tormenta il dovervela dire, perché reca danno a noi dell’inferno, ma sono stato costretto a dirvela dall’Altissimo e da Quella… (Grida come un pazzo). Non voglio parlare!
Esorcista – In nome…
DemonioGli angeli possono fare da contrappeso all’inferno, pos­sono neutralizzare le insidie che noi vi tendiamo e il male che cerchia­mo di farvi. L’Altissimo ha affidato agli angeli tutti gli uomini e tutto l’universo. Per la loro grandezza, maestà e potenza nessun’altra crea­tura è paragonabile a loro. Gli angeli sono in Cielo ed anche sulla terra, ma la loro azione a vostro vantaggio resta inefficace se voi non li invocate e se non ponete in essi la vostra fiducia. Esiste un’armonia meravigliosa in questo mondo angelico che noi assolutamente non vor­remmo manifestare: tutto è armonia e grazia che solo l’Altissimo (Guarda all’insù) poteva concepire e donare a voi per venirvi in aiuto. Io, Belzebub, sono costretto dall’Altissimo a dirvi questo, anche se non vorrei. Sono costretto a dirvi come sono gli angeli perché ho visto il loro regno e conosco la loro maestà. Avrei preferito non vedere tutto questo, perché il ricordo della loro gloria mi brucia e mi brucerà per sempre. Anch’io avrei potuto essere come loro, ma non ho voluto pie­garmi ai disegni dell’Altissimo, non ho voluto servire. No, io non servo, non voglio servire e per questo dovrò espiare per tutta l’eternità! (Urla). Non voglio più parlare!

CHI NON INVOCA GLI ANGELI SI PRIVA DI GRANDI GRAZIE
Esorcista – In nome…
Demonio E’ un grande male per voi, un guaio spaventoso e tragico che non preghiate più i vostri angeli; dovreste pregarli e molto. Se sapeste quali grazie essi possono ottenere a chi li prega! Naturalmente è la Vergine la grande mediatrice di tutte le grazie, ma anche gli angeli possono far molto a vostro vantaggio. Essi sono al servizio dell’Altis­simo (Guarda in alto) e sono sempre pronti a ogni suo più piccolo cenno. Tante cose sembrano inutili a voi uomini, ma vi ingannate. Non voglio più parlare.
Esorcista – In nome…
Demonio – Io non vorrei parlare, ma devo! Moltissime grazie vanno perdute per l’umanità perché non prega gli angeli e in particolare gli angeli custodi. Sono moltissimi quelli che non pregano nemmeno una volta all’anno il loro angelo custode, mentre egli sta loro vicino, li serve continuamente e con sollecitudine porta loro aiuto giorno e notte. Gli angeli sono spiriti fedelissimi, santi, puri. Nessuna madre, tran­ne Lei (La Madonna), è così premurosa con le sue creature quanto l’angelo lo è con voi. E’ disastroso non accogliere tali grazie e non pregare questi puri spiriti potenti e servizievoli. Ed, è rovinoso per voi che troppo poco vi si parli del loro aiuto. Basta, non voglio più parlare!

LA VANITA’ DELLA GLORIA TERRENA
Esorcista – Parla in nome…
DemonioIo sono il secondo in altezza (Cioè: dignità) e mi trovai d’accordo con la scelta di Lucifero; per questo fui espulso violentemen­te dalla beatitudine del regno dei Cieli e fui precipitato nell’oscuro regno dell’inferno. Mille e mille volte al giorno io vorrei recitare le parole degli angeli, se questo mi fosse possibile e fosse utile. Ma ormai non posso più e anche se potessi non mi servirebbe a niente. Io sono dannato, perduto per l’eternità, perduto per sempre! Purtroppo, per mia sofferenza, per mia umiliazione, oggi devo dirvi ancora una parola su ciò che voi uomini avete dimenticato. Proprio in questo vostro tempo, il tempo non della giusta valutazio­ne, ma dell’esaltazione del corpo, ogni pretesto vi appare buono per peccare contro il pudore e la purezza. Anche lo sport vi aiuta in questo. Pensate alle pattinatrici o alle atlete di altri sport: pur di avere più possibilità di vittoria si svestono in maniera esagerata. Ma la ragione vera è un’altra: non è per conseguire più facilmente la vittoria che si spogliano in quel modo, ma per una questione di vanità. Basta, non voglio più parlare!

GUAI ALLE DONNE VESTITE SENZA PUDORE
Esorcista – Continua e di’ la verità in nome di…
DemonioQuante donne oggi, per la superbia della carne, mostrano in maniera provocante il loro corpo! Senza pudore! Senza disagio! Con la più grande naturalezza, fingendo di non rendersi conto che stanno provocando scandalo a tante persone e favorendo così la propria e l’altrui rovina eterna. Quanti e quanti uomini, infatti, e quanti e quanti bambini sono portati a guardarle con malizia! Guai a chi pecca e fa peccare in questo modo! Sono costretto a dire che una donna che non è vestita correttamente talvolta pecca senza esserne pienamente consapevole, ma non per questo è senza colpa, perché genitori, sacerdoti ed educatori almeno qualche volta le hanno parlato del pudore, e se anche non fosse stata educata in questo senso glielo grida la sua coscienza che un certo abbigliamento diventa provocazione e tentazione per chi la vede così poco vestita. E così, quando si ostina a ignorare questo, induce molti uomini e molti bambini e giovani a pensieri peccaminosi, li rende facilmente vittime della pas­sione della carne e li porta a peccare gravemente. L’Alta (Parla della Madonna) a Fatima ha raccomandato: “Vestitevi decentemente e impa­rate da me”. Ma ora basta, non voglio parlare!

EVA HA RIPARATO NELL’UMILTA’ E CON LE LACRIME
Esorcista – Di’ solo la verità in nome…
Demonio“Davanti a Dio l’umiltà è il più bel ornamento”. Questo l’ha detto l’Alta (la Madonna, Maria Santissima che i dannati non chiamano mai per nome) – N,d,R . Lei disse anche: “Molti vanno all’inferno per il pec­cato di impurità”. La donna pecca non solo quando si scopre in modo sconveniente, ma fin da quando nella sua mente si propone di far questo. Il volersi affermare non tanto con la bellezza dell’anima (cioè con le virtù), ma col fascino del corpo è già una colpa. E quanto è diffusa questa colpa! E quanto è sottovalutata! Quante donne diventano delle tentatrici per l’uomo, come lo fu Eva! Io, Belzebub, sono stato costretto a dirvi questo, ma non voglio più parlare!
Esorcista – Parla, in nome…
DemonioEva, dopo la cacciata dal paradiso terrestre, ha sempre custodito il pudore; ha riconosciuto il suo peccato e si è pentita amara­mente. Anche Adamo si è pentito con lei. Hanno pregato insieme e insieme hanno molto pianto. Hanno supplicato l’Altissimo di perdonar­li e di concedere loro almeno l’ultimo posto in paradiso. Dopo il loro peccato sono vissuti umilissimi e da allora Eva non ha più creato occa­sioni neanche per la più piccola colpa. Da allora fu sempre fedele a Dio: ha fatto tutto il possibile; però sarebbe stato meglio se non avesse peccato nel paradiso terrestre. Io non voglio più parlare.

IL CASTIGO PER CHI PECCA CONTRO IL PUDORE
Esorcista – Di’ la verità in nome di…
DemonioQuante donne di oggi creano danni irreparabili nelle anime di molte altre persone, per cui, se pentendosi in tempo riusciran­no a salvarsi, in purgatorio dovranno pagare amaramente questo loro peccato: bruceranno in tutte quelle parti del loro corpo che hanno spu­doratamente scoperto. I loro torbidi pensieri di oggi e il loro insano e ostinato desiderio di apparire o di provocare daranno vita per loro a un’atroce tortura. Se poi non si convertiranno, bruceranno per sempre all’inferno. La loro pelle … (Grida). Io non voglio parlare!
Esorcista – Parla in nome…
DemonioLa loro pelle si staccherà a brandelli e cadrà. Allora saranno davvero carne nuda, carne sanguinante, se non si saranno pen­tite, amaramente pentite fin che erano in tempo, se non avranno espiato per quanto hanno rovinato in altre anime. Questo ve l’ho dovuto dire, ma ora non voglio più parlare.

LA GLORIA DEL MONDO PORTA ALL’ INFERNO
Esorcista – Di’ la verità in nome di…
Demonio – Tu mi costringi a parlare della tragedia che chiama in causa ogni uomo, obbligato a scegliere tra l’Altissimo e la sua legge da una parte, e il rifiuto di Lui e della sua legge dall’altra… tra la gloria eterna e la dannazione eterna. Io sono costretto a ripetere ciò che un santo sacerdote diceva nell’insegnamento della dottrina ai suoi bambi­ni: “Seguite sempre l’Altissimo in umiltà. Se sarete disprezzati, soppor­tate questo con umiltà e pazienza, ma fate soltanto ciò che vuole l’Altissimo e osservate sempre i suoi comandamenti. Osservateli fino alla morte. Siate fedeli fino in fondo e l’Altissimo vi darà la corona della vita eterna.” (Grida piangendo). Sono parole tremende, ma vere…! Quasi nessuno però ci crede; la mentalità che oggi domina nel vostro mondo è all’opposto: quasi tutti cercano il successo, il potere, il piace­re, la ricchezza. Si vuole essere onorati, ammirati. Soprattutto è idola­trata la bellezza. L’Altissimo non esercita più alcun fascino su di voi, ciò che vi affascina oggi è tutto ciò che si oppone a lui. L’Altissimo vi appare come nemico della vostra gioia e della vostra libertà, gioia e libertà che vi illudete di trovare lontano da lui e contro di lui. E’ questo il grande inganno che siamo riusciti a seminare in tutto il mondo.

CHI SERVE LA VERITA’ E’ CALPESTATO IN QUESTA VITA
Demonio – Chi vive secondo la legge dell’Altissimo non conta nien­te, è deriso, è calpestato, è disprezzato. Ma sono anche costretto a dirvi che un giorno si capovolgeranno le sorti: i gaudenti saranno colpiti dalla giustizia dell’Altissimo. Per questo, o uomini, pensate alla vostra fine; la vostra vita e i vostri piaceri passeranno molto più in fretta di quanto non pensiate. Chi invece in questa vita ha sofferto ed è stato umiliato per la sua fedeltà conoscerà la gloria per la vita eterna. Sembravano sconfitti, ma appariranno vincitori; sembravano pazzi, ma appariranno come i veri sapienti, perché hanno guardato all’esempio di Colui (Si riferisce a Cristo) che li ha preceduti e sostenuti con la sua forza. Come fu cantato il solenne “Osanna” quando Lui (Si riferisce ancora a Cristo) entrò nei cieli, con altrettanta gioia saranno accolti i suoi nella gloria eterna. Dopo una vita di dolori e di disprezzo, di vergogna e di fatica, di tenebre e di croci … raccoglieranno e per sempre la gioia meritata. Il pensiero della loro vittoria ci riempie di rabbia. Ma ora bastaaaaa… non voglio più parlare!

LA “BELLEZZA SECONDO IL MONDO” FARA’ SPAVENTO
Demonio Chi ora è disprezzato per la sua fedeltà all’Altissimo splenderà di una bellezza impensabile, ma coloro che in vita si sono insuperbiti per la loro bellezza avranno un aspetto terrificante: essi per primi ne proveranno orrore. I loro volti, un tempo affascinanti e ammi­rati, diventeranno come il viso di un lebbroso; i loro corpi saranno torturati in eterno dai vermi dell’impurità e sarà pestifero l’odore che emaneranno per i loro peccati. Nulla più resterà della loro bellezza. Ogni dannato contribuirà a fare dell’inferno la “mostra degli orrori”. Basta, non voglio parlare!

UMILI DI CUORE, MA FORTI NEL TESTIMONIARE
Esorcista – Parla in nome di…
Demonio – E’ difficile accettare di essere umiliati; ma io, Belzebub, sono costretto a dirvi: esercitatevi nell’umiltà, coltivate il pudore e osservate tutti i comandamenti fin che siete in tempo. Umiliatevi e lasciatevi umiliare dagli altri anche se non lo avete meritato. Piegate umilmente il capo, anche se siete nel giusto. Piegate il capo tranne nel caso che sia Dio a non volerlo. Un sacer­dote, ad esempio, deve presentare sempre chiaramente e completamente la fede, disposto a combattere in difesa delle verità tradite o taciute dai modernisti che si sono infiltrati nella Chiesa; deve parlare non solo della misericordia, ma anche della giustizia dell’Altissimo; deve parla­re del premio eterno e del castigo eterno; deve parlare degli angeli e anche di noi, angeli ribelli e dannati; deve parlare del peccato e non tacere, come molti fanno in questo tempo. Naturalmente anche un laico non deve mai piegare il capo quando è in gioco la verità; se poi per questa sua fedeltà incontrerà grandi lotte e penose opposizioni … preghi e si sacrifichi per le persone incredule che lo fanno soffrire. Oggi non pochi sacerdoti cattolici si sono smarriti, non sanno più da che parte andare e questo perché, più che restare radicati nella loro fede, si sono lasciati condizionare dalle varie opinioni del momento. Ci sono oggi troppi sacerdoti superbi nello spirito, non fedeli alla verità; per questo nel mondo e nella Chiesa c’è una così grande oscurità e così tanta miseria ed è per questo che i cattolici, che sono veramente tali, e i sacerdoti fedeli soffrono molto: vengono messi da parte come valessero nulla, o addirittura sono trattati come persone squilibrate, o come persone che hanno abbandonato la retta via. Ma questo è il pen­siero degli uomini, non dell’Altissimo. Sono costretto a dirvi: restate fedeli alla verità del vangelo, soste­nete e difendete ciò che è vero e ciò che è buono, anche se verrete calpestati come foste gramigna inutile e dannosa; un giorno avrete gioia e gloria per questa vostra sofferta fedeltà! Basta, non voglio più parlare!
Esorcista – Parla in nome…
Demonio – Verrà il giorno in cui questa “gramigna” calpestata e considerata inutile e dannosa verdeggerà e fiorirà. Poveri quei cristiani e quei sacerdoti che per aver abbandonato la via della verità sono diventati ciechi! Ma voi perseverate, rimanete fedeli. Verrà la fine, più presto di quanto crediate. Non voglio dire nient’altro!

OGNI PECCATO PORTA CON SE’ IL SUO CASTIGO
Esorcista – In nome…
DemonioE’ tanto breve la vostra vita sulla terra! Brevi sono le gioie del peccato e interminabile, eterna è la condanna. Così pure breve è il tempo delle croci, anche se sembra interminabile, mentre eterno sarà il premio a voi concesso per la vostra fedeltà.
Esorcista – Di’ la verità…
DemonioQuanto poco valgono le gioie del peccato che potete godere in questo mondo, se pensate alla spaventosa situazione che esso porta con sé per l’eternità e spesso già in questa vita! Si, il peccato porta spesso con sé il suo castigo anche in questo mondo. Chi invece soffre in questa vita può essere riconoscente all’Altissimo, perché con le sue sofferenze riduce o elimina del tutto la pena del purgatorio. Non sottovalutate il purgatorio: i dolori che là si soffrono sono terrificanti in confronto ai dolori della vita. L’inferno però è ancora più terrificante e non avrà mai fine. Perciò voi, se foste furbi e saggi, cerchereste di cancellare, fin che siete nella vita terrena, tutte le pene che altrimenti dovreste patire in purgatorio. Pregate l’Altissimo (Guarda in su), pregate per avere da lui la grazia del pentimento, specialmente in questo tempo di quaresima! Pregate per ottenere un vero pentimento del cuore e per divenire migliori. Io sono stato costretto a dirvi queste cose; ora tocca a voi saperne approfittare.

 

 

IL PIRATA DANNATO CHE PARLA IN UN ESORCISMO: L’ANTICRISTO E’ GIA’ NATO

Questa e altre shoccanti dichiarazioni di Satana sotto obbligo Divino di dire la Verità!

Di seguito vi è riportato il “colloquio” o meglio dire, l’interrogatorio avuto tra l’esorcista e il demone (in questo caso a parlare era un’anima dannata che insieme ad altri demoni si erano impossessati di una ragazza su “fattura” da parte di un mago, e che in vita era stato un pirata). Ricordati che puoi vedere l’intero articolo pubblicato su questo esorcismo e tutte le info da questa pagina.  [il Sacerdote che ha esorcizzato la ragazza posseduta per mezzo della quale si ha potuto avere questo interrogatorio tramite questo esorcismo non è Padre Gabriele Amorth, ma un sacerdote che rimane in anonimato la foto di Padre Gabriele rende l’idea].

Il demonio ha confermato, SOTTO OBBLIGO DIVINO, ciò che per i Cristiani Cattolici è già riconosciuto e deve essere accettato e creduto, cioè che l’esorcista può obbligarlo a dire, in fase di esorcismo IN NOME DI DIO la sola e totale verità, quindi tutto quello che è scritto qui di seguito è verità certa e come aiuto di Dio (ovviamente solo in questi casi si deve credere a ciò che il demonio dice perché se non fosse un esorcismo tenuto da un sacerdote esorcista abilitato a tale compito dalla Santa Sede, e lo stesso esorcista non obbligasse satana a dire la verità, non si dovrebbe mai e poi mai crederegli). Questo esorcismo, si è tenuto in due giorni diversi, tra il 12 Febbraio 2000 e il 19 Febbraio 2000 (tutti e due i giorni erano di sabato), per questioni di semplicità ho raggruppato le domande e le risposte in modo più schematico perché così è semplice da ricordare più veloce da leggere. Merita davvero di essere letto e riletto… e confrontato!

ESORCISMO

  1. “Qual è il peccato principale che ai giorni nostri porta le persone all’inferno?” “La lussuria! E l’ateismo!” 
  2. “E’ vero che non puoi nulla nei confronti di chi prega il Rosario intero devotamente e quotidianamente?” “E’ vero!”
  3. “E’ vero che i castighi sono alle porte?” “E’ vero!”
  4.  “E’ già nato l’anticristo?” !”
  5.  “Nell’Apocalisse si parla di una piaga dolorosa e maligna che comparirà sugli uomini che recano il marchio della bestia e si prostrano davanti alla sua statua. Si tratta di una piaga fisica? Rispondi nel nome di Dio!” “Sììì!”
  6. “Ma tu chi sei?! Per dire non me ne vado! Sei un nulla di fronte all’Onnipotenza di Dio! E’ vero?” “E’ vero, sono una nullità!” (il demonio conferma che deve sottostare agli ordini dell’esorcista quando vengono impartiti in nome di Dio) “Tant’è che Gesù con uno sguardo fa tremare l’inferno” “Sììì!”
  7. “Che cosa ricevono i fedeli che pregano devotamente la Madonna davanti alla grotta di Lourdes? Rispondi in nome dell’Immacolata!” “Le grazie”“Quando qualcuno invoca Dio Onnipotente, come ci insegna Davide nel salmo; Lui che è Padre dell’umanità che cosa fa? Rispondi in nome di Gesù!” “Interviene”“E’ vero, come ha affermato una posseduta, che un indemoniato che prega davanti alla grotta di Lourdes riceve un impulso tale e quale un esorcismo concelebrato da centomila preti? Rispondi in nome dello Spirito Santo di verità!” “Non così tanti” – ma comunque – “Tanti!” “Che cosa ha promesso la Madonna a quanti pregheranno davanti all’altare del santuario della Madonna di Rue de Bac? Rispondi in nome dell’Immacolata!” “La salvezza” – e anche – “Le grazieee” “Che cosa ricevono i pellegrini che si recano in pellegrinaggio dove la Madonna è apparsa o ha lasciato un segno della sua presenza? In quei santuari riconosciuti dalla Chiesa? Rispondi solo la verità! In nome di Dio!”. “Le grazie”“Sempre!”
  8. “E’ importante la devozione a S. Giuseppe? Rispondi in nome della Sacra famiglia!” “Sìì” “E’ vero che S. Giuseppe è il santo più grande dopo la Madonna? Rispondi in nome della Santissima Trinità” “Sì” “Concede molte grazie S. Giuseppe?” “Sì” “Perché è chiamato il santo della buona morte? Rispondi in nome dello Spirito Santo!” “Aiuta a morire bene” “Cioè tiene lontani voi diavoli nel momento della morte?!” “Sìì”
  9. “Che cosa sono le discoteche? Sono le vostre chiese? ” “Alcune” “E’ vero che in certe discoteche si trovano anche dei maghi per catturare i giovani? Rispondi in nome dell’Immacolata che ha a cuore la gioventù!” Il Demonio dice si con il capo. “E’ vero che alcuni giovani, dopo le serate in discoteca….” “si recano nei cimiteri a violare le tombe!”
  10. “Che cos’è la droga? E’ la tua comunione? Rispondi per il sangue di Cristo!” Il demonio dice si con il capo. “La droga ha trovato spazio in quanti hanno abbandonato le preghiere e l’Eucarestia?” “Sì”
  11. “Perché in Francia si è abbattuto recentemente uno strano uragano? E’ stato un castigo di Dio? Rispondi solo la verità in nome dell’Onnipotente Dio!” Il diavolo annuì ed ammise che era la conseguenza della legalizzazione dell’equiparazione della coppie gay con la coppia (un uomo ed una donna) voluta dal disegno creativo di Dio. Affermò inoltre che gli omosessuali non convertiti vanno all’inferno, come del resto previsto nella Sacra Scrittura.
  12. “Il cardinale Siri affermò che l’AIDS è un castigo di Dio. E’ veramente un castigo? Rispondi in nome della Madre della Verità eterna!” “Sìì” “Perché ci sono molte malattie nel mondo se Dio ha detto che le creature del mondo sono sane? Rispondi in nome della Santissima Trinità! Ovviamente non parlo di quelle malattie che alcuni santi desiderano in unione con le sofferenze di Cristo” “Perché si prega poco!” “Anche perché, come insegna S. Paolo, si commettono i peccati? “ “Sìì”
  13. “E’ questa preghiera (IL Santo Rosario che il demonio cercava di strappare dalle mani al Scerdote e di distruggere – N.d.R.) l’elisir della salute ed il rimedio contro ogni male?! L’orazione che la Madonna di Medjugorje ha chiamato preghiera dei miracoli! Rispondi in nome di Maria Santissima!” “Sìì” [Il demonio non conferma solo l’importanza del Santo Rosario, ma la vera presenza della Madonna a Medjugorje! – N.d.R.]
  14. “Qual è il moderno vitello d’oro?”, “E’ la televisione? Dove tu predichi attraverso alcuni tuoi profeti? Rispondi in nome di Gesù, nostro Dio e Signore!” “Sìì”
  15. “Perché le famiglie si dividono?” “Perché si guarda troppa televisione al posto di pregare”
  16. “E’ importante la preghiera comunitaria? Rispondi in nome di Dio!” “Molto“E quella familiare?!” “Molto!”
  17. “Parla delle manipolazioni genetiche” “Non si devono fare!” “Perché sono contrarie al piano creativo di Dio?” “Sìì씓E le fecondazioni artificiali?!” “Anche quelle non si devono fare”
  18. “Qual è l’azione più importante per compiere le opere di Dio? Rispondi in nome di Gesù!” “la Fede” “Ma la Scrittura parla anche delle opere?” “Tutte e due” 
  19. “Che cosa vuole dire la Madonna, per tuo tramite, all’umanità? Rispondi in nome di Maria Santissima!” “Bisogna pregare di più!”.“Dove?” “Nelle case!”

UN ESORCISMO DA FINE DEI TEMPI: IL PIRATA DANNATO

Sono venuto a conoscenza di un recente caso di possessione diabolica  altamente istruttivo per le conferme di fede fornite all’esorcista dal demonio durante le preghiere di liberazione; conferme strappategli dall’esorcista dopo ripetuti ordini in nome di Dio, della Madonna e della Santissima Trinità. Il diavolo, infatti, resiste il più possibile alle domande che gli esorcisti gli pongono per il bene dell’anima posseduta o delle anime in generale in quanto la verità (soprattutto se a conferma della Parola di Dio) è per lui sempre controproducente e risponde spesso a monosillabi quando le verità sono per lui “scottanti”. Il Signore dell’universo, a cui i demoni sono sottomessi, si serve a volte anche del principe della menzogna per illuminare l’umanità. Non dobbiamo dimenticare che il Vangelo ci insegna che i demoni riconoscevano pubblicamente la realtà divina di Gesù, tant’è che il Signore doveva zittirli affinchè non la rivelassero prima del tempo.

Una ragazza, dopo circa dieci anni di strani fenomeni che hanno interessato lei e la mamma, si è rivolta, grazie ad alcune preghiere, ad una conoscente che l’ha condotta da un esorcista.

Quanto segue è il racconto della vicenda; i nomi dei personaggi sono stati cambiati per ovvie ragioni di tutela della riservatezza.

Attilia (la ragazza impossessata – N.d.R.) confidò all’esorcista che, da quando il padre aveva abbandonato lei e la mamma per andarsene con la sua migliore amica, la loro vita cambiò improvvisamente. Entrambe iniziarono un andirivieni dagli ospedali per malattie che gli stessi medici non riuscivano a comprendere. Tali ricoveri erano spesso accompagnati da fenomeni talmente strani che persino una compagna di stanza di Attilia si mise a pregare con insistenza l’ Ave Maria  in quanto turbata dagli episodi che colpivano Attilia (ascensori che si guastavano quando dovevano trasportarla in sala operatoria, operazioni che provocavano ulteriori interventi operatori, macchinari che si rompevano ecc.). Le poverette ricevevano anche dal congiunto che le aveva abbandonate delle lettere intrise di odio e di maledizioni che aggiungevano al dolore fisico anche quello morale. Dopo alcune negative esperienze presso gli operatori dell’occulto (in un caso consigliati anche da un sacerdote!), finalmente approdarono in un gruppo di preghiera che affidò Attilia ad un esorcista.

Arrigo Muscio

Sabato 12 febbraio 2000 – primo esorcismo

 

Assieme all’esorcista vi erano anche alcune persone fidate e di provata fede e preghiera per aiutarlo nel compito di scacciare i demoni.

L’esorcismo iniziò con la preghiera del Santo Rosario comunitario di protezione dei presenti, dei loro familiari e di liberazione di Attilia e della mamma (assente in quanto anziana e malata). Alla terza decina Attilia iniziò a provare un senso di soffocamento e a non ricordare le preghiere del Rosario. Alla fine dell’orazione i presenti invocarono con un canto lo Spirito Santo ed effettuarono il canto in lingue. Attilia iniziò ad assumere un aspetto diverso e sofferente (alla fine confidò ai presenti che  la preghiera in lingue la faceva star male).

Durante la preghiera di Leone XIII recitata dall’esorcista, Arturo spruzzava il viso di Attilia con acqua di Lourdes, mentre gli altri partecipanti recitavano a bassa voce, in continuazione, il Santo Rosario.

L’esorcista iniziò ad inframmezzare la recita dell’esorcismo di Leone XIII e dei salmi con delle domande, imponendo le mani a Attilia ed ungendola, con dei segni di croce sulla fronte, con olio benedetto.

Esorcista: “In nome di Gesù Cristo ti ordino di dire quanti siete”.

Attilia iniziò ad inghiottire ed a muovere il labbro come un cammello, mentre all’interno della bocca, vicino alle gengive, si vedeva dell’inspiegabile sostanza nera che pareva inchiostro. Ma non rispose.

Esorcista: “In quanti siete? Te lo ordino in nome della Santissima Trinità? Indica con la mano quanti siete?”

Attilia, dopo circa quindici minuti di letture di salmi, intervallate da ordini impartiti nel nome di Dio, faticosamente indicò con le dita che dentro di lei c’erano tre presenze.

Esorcista: “Siete anime dannate o angeli decaduti?”

“Non te lo dico!”, rispose Attilia assumendo un atteggiamento sardonico e incrociando le braccia in segno di sfida.

Alla fine, dopo ripetuti inviti nel nome di Dio, di Maria Santissima e della Santissima Trinità, l’anima dannata disse d’essere stato, quand’era in vita, un pirata. Affermò d’essere stato ucciso, e d’aver lanciato un urlo di terrore quando finì all’inferno.

Esorcista: “Quante persone vanno all’inferno? Rispondi in nome dello Spirito Santo di verità!”

“Tante!” rispose il pirata.

“Qual è il peccato principale che ai giorni nostri porta le persone all’inferno?” lo incalzò l’esorcista.

“La lussuria! E l’ateismo!”, rispose l’anima dannata ormai chiaramente manifestatasi.

L’anima dannata sbuffava in continuazione e mostrava un’evidente sofferenza quando Arturo, su invito dell’esorcista, spruzzava il volto di Attilia con acqua di Lourdes, cercando di togliersela.

“Chi ha voluto che Attilia capitasse da noi?”, gli chiese l’esorcista(nel gruppo di preghiera – N.d.R.).

“Gesù!”, rispose il diavolo dopo ripetuti inviti e spruzzate sul viso di acqua di Lourdes.

“Pregano Attilia e la sua mamma?” continuò l’esorcista.

“Sì!” disse il pirata.

“Che cosa devono fare affinchè tu vada via?”

“Occorre che preghino il rosario!”

“E’ vero che non puoi nulla nei confronti di chi prega il Rosario intero devotamente e quotidianamente?” continuò imperterrito l’esorcista.

“E’ vero!” confermò l’anima dannata.

“Perché la Madonna ha pianto a Civitavecchia nelle mani di un vescovo?”

“Perché non c’è più religione nel mondo!”

“Che cosa bisogna fare per uscire da questa situazione?”, chiese l’esorcista.

“Occorre pregare. Soprattutto in famiglia. Guardare meno televisione e pregare di più. Soprattutto il Rosario”, rispose il diavolo.

“E’ vero che molti programmi televisivi sono tuoi? Rispondi in nome di Gesù Cristo!”

“E’ vero!”, rispose con un sorriso sardonico il diavolo.

Attilia, continuando a sbuffare, allungò le gambe e diede qualche colpo ritmico col piede.

“Come mai in Europa vi è una massiccia immigrazione musulmana?”

“Perché certi politici la favoriscono per distruggere i valori cattolici”, rispose il demonio.

“Ci sono dei preti che ti appartengono? Che militano nella setta della Bestia? Rispondi in nome di Dio!!”.

“Sì. Molti!”, rispose compiaciuta l’anima dannata assumendo una inspiegabile fattezza del volto, impossibile da riprodurre naturalmente. Evidentemente si trattava del viso dell’anima dannata che si manifestava ormai sempre più chiaramente.

“Com’è l’inferno?! E’ come l’ha mostrato la Madonna a Fatima?”, continuò l’esorcista.

“Peggio!”

“Allora appartengono a te quanti propagano invece un’idea di un inferno soft; non in sintonia con quanto scritto nella Bibbia e mostrato dalla Madonna? Rispondi in nome della Madre della Verità!”

“Sìì!”

“Il capitolo 12 dell’apocalisse si riferisce all’apparizione della Madonna a Fatima?”

“Sì!”

“E il dragone rosso simboleggia l’eresia profetizzata a Fatima? Cioè il comunismo? Rispondi in nome della Madre della Verità”.

“Sì!”

“E’ qui presente la Madonna? Indicala!”

Il demonio, tramite Attilia, segnò con la mano la posizione sopraelevata in cui la Madonna si trovava e affermò che gli impartiva gli ordini.

Incalzato dall’esorcista mostrò inoltre la posizione, vicino all’esorcista stesso, in cui si trovava S.Michele Arcangelo invocato durante le preghiere.

“E’ vero che i castighi sono alle porte?”

“E’ vero”, confermò satana.

“Che cosa bisogna fare per bloccarli?”

“Pregare il Rosario”, replicò il diavolo, dopo ripetute spruzzate di acqua di Lourdes.

“E’ vero che la Madonna salverà quanti pregano il Rosario intero con devozione?”

“E’ vero”, rispose il demonio confermando indirettamente le promesse legate alla recita quotidiana del Rosario intero.

Poi l’esorcista cominciò a pregare il Salmo 91 ed al punto “…mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire…” disse al diavolo: “Confermi, diversamente da quanto fanno credere alcuni, che voi non potete nulla nei confronti di quanti dimorano all’ombra dell’Onnipotente: di quanti, cioè, vanno devotamente a Messa, Lo pregano, seguono i Suoi comandamenti, Lo invocano e si affidano a Lui?”

“Sììì!!” affermò il demonio, annuendo col capo e mostrando d’essere costretto da una volontà superiore ad avvalorare l’eterna Parola di Dio.

L’esorcista poi citò le parole della Scrittura “…sono caduti nella fossa davanti a me…” ed intimò all’anima dannata di rispondere nel nome del Santo Spirito di verità: “E’ vero che se qualcuno ordisce una fattura nei confronti di chi prega devotamente, è lui stesso invece a cadere nella fossa scavata davanti al destinatario della fattura?!”.

Anche stavolta il pirata fu costretto a confermare suo malgrado.

“E’ già nato l’anticristo?”

“Non ti rispondo!”, rispose l’anima dannata con una risata.

“La Madonna lo ha affermato a La Salette. Confermalo in nome di Dio!”

“Sì!”

“Quando te ne andrai?”

“Io non me ne vado!”, reagì arrogantemente il diavolo.

“Ma tu chi sei?! Per dire non me ne vado! Sei un nulla di fronte all’Onnipotenza di Dio! E’ vero?” lo rimproverò l’esorcista.

“E’ vero, sono una nullità!” ammise dimesso il demonio.

“Tant’è che Gesù con uno sguardo fa tremare l’inferno”.

“Sììì!”

“Nell’Apocalisse si parla di una piaga dolorosa e maligna che comparirà sugli uomini che recano il marchio della bestia e si prostrano davanti alla sua statua. Si tratta di una piaga fisica? Rispondi nel nome di Dio!” lo interrogò l’esorcista.

“Non te lo dico!” replicò sogghignando l’anima dannata.

“Invece lo devi dire in quanto si tratta di Sacra Scrittura. Rispondi in nome di Maria Santissima!”

“Sììì!” 

Attilia, alla fine, indicò con le dita il numero 2 e chiarì che si trattava di mesi. Dichiarò poi che erano rimasti in due in quanto un’anima dannata era fuggita. Confermò inoltre che erano entrati in Attilia da 10 anni tramite l’intervento di un mago.

Terminato l’esorcismo Attilia non ricordava nulla di quanto detto ed era convinta che fosse trascorso solo un quarto d’ora anziché un’ora e mezza. Non ricordava neppure d’aver gettato a terra la Bibbia lasciata un attimo dall’esorcista sul tavolino.

Sabato 19 febbraio 2000 – secondo esorcismo

Attilia ritornò dall’esorcista per un ulteriore momento di preghiera. Raccontò che era riuscita a confessarsi e a pregare meglio. Le erano scomparsi molti dolori anche se alla vista del padre si erano acuiti alcuni disturbi.  La mamma invece di uno dei partecipanti aveva avuto in giornata uno strano aumento di pressione arteriosa e Simone, che aveva accompagnato Attilia dall’esorcista assieme a Mauro, aveva lamentato un forte mal di denti. Segni di piccole ritorsioni diaboliche, comunque, prontamente neutralizzate dalle preghiere. Il Signore permette, infatti, certi “disturbi” per stimolare i componenti ad una vigile e costante preghiera di protezione (soprattutto del Rosario) senza la quale il diavolo potrebbe esercitare il suo potere nefasto che solo la preghiera neutralizza.

Iniziò l’esorcismo con la presenza del consueto gruppetto di preghiera. Cominciò con la recita del Santo Rosario finalizzato alla liberazione di Attilia e di sua madre, alla conversione del padre di Attilia ed alla protezione di tutti i presenti da ogni vendetta, ritorsione ed attacco degli spiriti immondi. Venne invocata anche la presenza di Maria Santissima, di S. Michele Arcangelo, dei santi Arcangeli, degli angeli custodi e di molti santi; il demonio confermò anche la presenza di Padre Emiliano Tardif.

Durante la recita del Rosario l’esorcista impose a distanza la mano su Attilia la quale mostrò d’essere a disagio. Alla fine dell’esorcismo la ragazza confidò ai presenti che nel momento dell’imposizione delle mani da parte dell’esorcista aveva sentito una forza invisibile premerle le spalle a tal punto che si sentiva schiacciare. Dopo il canto allo Spirito Santo e la preghiera in lingue l’esorcista le impose una mano sulla testa ed incominciò a leggere l’esorcismo di Leone XIII. Attilia si mise a sbuffare ed all’invocazione “…umiliati sotto la potente mano di Dio….” emise dei paurosi ruggiti. L’esorcista continuò e invitò Arturo di bagnarle il viso con l’acqua di Lourdes. Attilia cessò di ruggire. Sebbene l’acqua di Lourdes fosse fredda, quando alcune gocce cadevano sulla mano dell’esorcista posta sulla testa della ragazza lo stesso la sentiva calda. Anche Arturo confermò questa sensazione allorché intingeva le dita nella medesima.

“Chi sei in nome di Gesù Cristo?!” la interrogò l’esorcista.

Il demonio non rispose.

“Sei ancora il pirata? Rispondi in nome dell’Immacolata e dello Spirito Santo di verità!”

Attilia annuì.

“Dove sei stato ucciso? Nel mar Mediterraneo o nell’oceano? Rispondi in nome della Santissima Trinità!”

“Nell’oceano” rispose il pirata, senza però manifestare l’arroganza della volta precedente.

“Di che nazionalità eri?”

“Inglese e francese” disse il demonio dopo ripetuti inviti  dell’esorcista, spiegando che era figlio di un inglese e di una francese.

“Ero importante io!” aggiunse l’anima dannata con un sorriso sardonico di compiacimento.

“Che cosa ricevono i fedeli che pregano devotamente la Madonna davanti alla grotta di Lourdes? Rispondi in nome dell’Immacolata!” comandò l’esorcista, intercalando la lettura delle preghiere.

“Le grazie” rispose il diavolo dopo ripetuti inviti dell’esorcista che incominciò a leggere il salmo 18, mentre il gruppetto pregava sommessamente il Rosario.

“…Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. Mi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti impetuosi; già mi avvolgevano i lacci degli inferi, gia mi stringevano agguati mortali. Nel mio affanno invocai il Signore, nell’angoscia gridai al mio Dio: dal suo tempio ascoltò la mia voce, al suo orecchio pervenne il mio grido…..” “Ti piace Davide? L’autore di questo salmo?”.

Il diavolo fece una smorfia di disgusto.

“Preferisci ovviamente certi personaggi pubblici, uomini e donne, che conducono disinvoltamente una vita in contrasto con la Parola di Dio?”.

L’anima dannata annuì decisa e sorrise molto compiaciuta.

“Quando qualcuno invoca Dio Onnipotente, come ci insegna Davide nel salmo; Lui che è Padre dell’umanità che cosa fa? Rispondi in nome di Gesù!”

“Interviene” rispose lo spirito immondo.

Diversamente dalla volta precedente il demonio denotò stanchezza e non incrociava più le braccia in atteggiamento di ribellione. Segno evidente che le preghiere effettuate durante il primo esorcismo, unite ad un maggior impegno di preghiera di Attilia, stavano facendo il loro effetto.

Durante la lettura del salmo il demonio manifestava comunque avversione nei confronti delle parole di tale orazione ispirata.

“E’ vero, come ha affermato una posseduta, che un indemoniato che prega davanti alla grotta di Lourdes riceve un impulso tale e quale un esorcismo concelebrato da centomila preti? Rispondi in nome dello Spirito Santo di verità!”

“Non così tanti” replicò il diavolo.

“Quanti allora?! Rispondi in nome di Gesù!”

“Alcuni”.

“Alcuni o tanti?” lo incalzò l’esorcista.

“Tanti!” ammise il diavolo, mostrando d’essere costretto da una forza superiore a rettificare le menzogne.

“Che cosa ha promesso la Madonna a quanti pregheranno davanti all’altare del santuario della Madonna di Rue de Bac? Rispondi in nome dell’Immacolata!”.

“La salvezza”.

“E poi?! Rispondi per il sangue di Cristo!”

“Le grazieee” aggiunse il diavolo, mostrando segni di sofferenza e costrizione soprannaturale.

“Che cosa ricevono i pellegrini che si recano in pellegrinaggio dove la Madonna è apparsa o ha lasciato un segno della sua presenza? In quei santuari riconosciuti dalla Chiesa? Rispondi solo la verità! In nome di Dio!”.

Dopo ripetuti inviti dell’esorcista, motivati dal fatto che il demonio non voleva evidentemente confessare delle verità a lui scomode, il pirata disse: “Le grazie”.

“Sempre?” lo incalzò l’esorcista.

“Sempre!” ammise, suo malgrado, l’anima dannata.

“E’ per questo allora che tu ostacoli costantemente il pellegrinaggio ai santuari?”

Il diavolo si mise a sghignazzare, annuendo compiaciuto.

“In un libro S. Michele Arcangelo è considerato il patrono degli ammalati, perché? Rispondi in nome di Maria Santissima e di Dio Onnipotente!”.

Poiché il demonio non rispondeva, l’esorcista invitò Arturo a bagnare con costanza il viso di Attilia ed alla fine, dopo ripetuti ordini in nome di Dio, il diavolo confermò che S. Michele Arcangelo concede numerose grazie di guarigione a chi lo invoca con fede, soprattutto se si tratta di malattie d’origine diabolica.

L’esorcista lesse un brano del Vangelo  “E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno. – Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano” (Mc. 16,16 seg.).

“Come mai  quest’imperativo eterno del Signore, a tuo danno e per la felicità delle persone, non viene quasi più applicato?! Rispondi in nome di Dio Onnipotente!” chiese l’esorcista.

Il demonio si mise a sogghignare molto soddisfatto.

“Allora sei tu l’ispiratore?!” lo incalzò l’esorcista e l’anima dannata annuì col capo, sempre sogghignando.

L’esorcista lesse altre preghiere, mentre il gruppetto continuava la recita dei Rosari.

“E’ importante la devozione a S. Giuseppe? Rispondi in nome della Sacra famiglia!”

“Sìì”.

“E’ vero che S. Giuseppe è il santo più grande dopo la Madonna? Rispondi in nome della Santissima Trinità”.

“Sì” confermò il diavolo, annuendo anche col capo.

“Concede molte grazie S. Giuseppe?”.

“Sì”.

“Perché è chiamato il santo della buona morte? Rispondi in nome dello Spirito Santo!”

“Aiuta a morire bene” rispose il pirata, dopo ripetuti inviti in nome di Dio e spruzzate di acqua di Lourdes.

“Cioè tiene lontani voi diavoli nel momento della morte?!”.

“Sìì”.

“Che cosa sono le discoteche? Sono le vostre chiese? “ continuò l’esorcista.

“Alcune”(tutte le discoteche sono contrarie a Dio, alcuni tipi, quelle dalle musiche assordanti e dalle luci strobo, per intenderci sono create appositamente come “chiese di satana”, le altre sono comunque case di iniquità e mal costumi – N.d.R.).

“E’ vero che in certe discoteche si trovano anche dei maghi per catturare i giovani? Rispondi in nome dell’Immacolata che ha a cuore la gioventù!”

Il diavolo annuì compiaciuto.

“E’ vero che alcuni giovani, dopo le serate in discoteca….”

“si recano nei cimiteri a violare le tombe!” lo interruppe il demonio.

“Che cos’è la droga? E’ la tua comunione? Rispondi per il sangue di Cristo!”.

L’anima dannata confermò col capo.

“La droga ha trovato spazio in quanti hanno abbandonato le preghiere e l’Eucarestia?”.

“Sì”

“Il bastone di Mosè è prefigura di quale preghiera? Rispondi in nome di Dio Onnipotente!”

Il diavolo non voleva rispondere e sbuffava; l’esorcista allora invitò Arturo a bagnare il viso di Attilia con acqua benedetta.

“Il Padre Nostro” disse il diavolo alla fine, fornendo una risposta sottilmente teologica.

“Da solo o accompagnato dalle Ave Maria?” lo incalzò l’esorcista.

Il pirata annuì.

“Allora è prefigura del Rosario, che ovviamente comprende anche il Padre Nostro? Rispondi in nome di Maria Santissima!” continuò l’esorcista.

“Sìì” ammise il diavolo, annuendo decisamente.

“Perché in Francia si è abbattuto recentemente uno strano uragano? E’ stato un castigo di Dio? Rispondi solo la verità in nome dell’Onnipotente Dio!”

Il diavolo annuì ed ammise che era la conseguenza della legalizzazione dell’equiparazione della coppie gay con la coppia (un uomo ed una donna) voluta dal disegno creativo di Dio. Affermò inoltre che gli omosessuali non convertiti vanno all’inferno, come del resto previsto nella Sacra Scrittura.

“Il cardinale Siri affermò che l’AIDS è un castigo di Dio. E’ veramente un castigo? Rispondi in nome della Madre della Verità eterna!”.

“Sìì” ammise il diavolo, manifestando costrizione soprannaturale e debolezza in quanto le preghiere lo sfiancavano.

L’esorcista poi lesse il passo biblico “….perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l’esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c’è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra…..” (Sap. 1,13)

“Perché ci sono molte malattie nel mondo se Dio ha detto che le creature del mondo sono sane? Rispondi in nome della Santissima Trinità! Ovviamente non parlo di quelle malattie che alcuni santi desiderano in unione con le sofferenze di Cristo”.

“Perché si prega poco!” dichiarò l’anima dannata.

“Anche perché, come insegna S. Paolo, si commettono i peccati? “ lo rintuzzò l’esorcista. Lo spirito immondo annuì con un sorriso sardonico di compiacimento.

“I tumori possono essere considerati una ribellione di alcune cellule nei confronti dell’organismo. Voi diavoli siete la ribellione per eccellenza in quanto vi siete rivoltati a Dio! Siete voi la causa dei tumori?”

“Sìì” ammise l’anima dannata.

L’esorcista sollevò il Rosario con una mano e mostrandolo al diavolo gli disse: “E’ questa preghiera l’elisir della salute ed il rimedio contro ogni male?! L’orazione che la Madonna di Medjugorje ha chiamato preghiera dei miracoli! Rispondi in nome di Maria Santissima!”

“Sìì” ammise, costretto da una forza superiore che il diavolo dichiarò essere la Madonna, mentre manifestava l’intenzione di voler strappare la corona del Rosario che Attilia teneva tra le mani; smise solo quando l’esorcista gli ordinò di non romperla.

“Qual è il moderno vitello d’oro?” continuò l’esorcista.

Il diavolo non rispose. L’esorcista quindi invitò Arturo ad aspergere il viso di Attilia con l’acqua di Lourdes.

“E’ la televisione? Dove tu predichi attraverso alcuni tuoi profeti? Rispondi in nome di Gesù, nostro Dio e Signore!”

“Sìì” ammise il demonio.

“Perché le famiglie si dividono?”

“Tu lo sai!” replicò il demonio.

“Sì, ma voglio che tu lo dica agli altri!”

“Perché si guarda troppa televisione al posto di pregare”.

“E’ importante la preghiera comunitaria? Rispondi in nome di Dio!”

“Molto.

“E quella familiare?!”

“Molto!” rispose il diavolo, annuendo con decisione.

“Parla delle manipolazioni genetiche” gli intimò l’esorcista.

“Non si devono fare!” disse il diavolo.

“Perché sono contrarie al piano creativo di Dio?” domandò l’esorcista.

“Sììì”.

“E le fecondazioni artificiali?!” continuò l’esorcista.

“Anche quelle non si devono fare”. Poi il diavolo imprecò contro i partecipanti del gruppo esorcistico apostrofandoli “Maledetti!”

“Qual è l’azione più importante per compiere le opere di Dio? Rispondi in nome di Gesù!”

“La fede!” rispose il pirata.

“Ma la Scrittura parla anche delle opere?” ribattè l’esorcista.

“Tutte e due” disse il diavolo.

Il demonio aggiunse anche, incalzato dall’esorcista, che nel momento del Giudizio aveva udito la voce di Dio che gli aveva mostrato tutti peccati compiuti in vita dei quali non aveva chiesto perdono e poi la voce gli aveva ordinato, come insegnato da Gesù nel Vangelo (Mt. 25,41), d’andare all’inferno.

“Che cosa vuole dire la Madonna, per tuo tramite, all’umanità? Rispondi in nome di Maria Santissima!”

“Bisogna pregare di più!”.

“Dove?” chiese l’esorcista.

“Nelle case!”

Dopo circa un’ora e mezza di preghiere, l’anima dannata denotava grande stanchezza. Allora l’esorcista, dopo aver ricevuto conferma che i due spiriti immondi rimasti se ne sarebbero andati a Pasqua se Attilia avesse continuato a pregare il rosario, concluse l’esorcismo.

La ragazza non ricordava nulla di quanto aveva detto e manifestava l’ignoranza biblica tipica di molti cristiani.

Durante la notte l’esorcista venne svegliato da strani passi e rumori accompagnati dal soffio aggressivo di un animale. L’esorcista si mise a pregare il Rosario che portava al dito ed i rumori cessarono immediatamente.

Pubblicato sulla Rivista “Il Segno” 144 – Aprile 2000

fonte articolo: genitoricattolici.org

L’ESORCISMO DI ANNELIESE MICHEL E LE RIVELAZIONI DEL DEMONIO

Esorcismo di Anneliese Michel

La storia che stiamo per raccontarvi, nella sua ampia complicatezza, ci trasporta nella realtà più “buia” e profonda della possessione diabolica.
Questo caso tutt’oggi alimenta paure e incomprensioni arrivando a dividere aspramente persino i membri della Chiesa riguardo l’avvenuto, ma coloro i quali furono presenti agli esorcismi, prendendo nota di quanto il demonio rivelava sotto costrizione divina, hanno lasciato ai posteri una testimonianza che lascia spazio a pochi dubbi.
La vicenda di Anneliese Michel, ragazzina posseduta a causa dei peccati degli uomini di Chiesa e dei peccati del mondo, sconvolse l’opinione pubblica in maniera radicale ed ispirò per i decenni a venire numerosi libri e pellicole cinematografiche.
Ma cosa realmente avvenne? E perchè le rivelazioni del demonio furono pubblicate solo molti anni dopo la conclusione dell’esorcismo?

La storia

Anneliese Michel nacque in Germania il 21 settembre 1952, più precisamente nella cittadina bavarese di Leiblfing; crebbe in una famiglia cattolica di stampo tradizionalista ed i suoi genitori, Josef e Anna Michel, furono molto premurosi nel farle ricevere un’adeguata istruzione religiosa.

Anneliese in giovane età

Anneliese in giovane età

La sua fu un’adolescenza serena: Anneliese era una ragazza solare che amava trascorrere le giornate in compagnia o suonando l’accordion, frequentava la chiesa locale e leggeva spesso le Sacre Scritture.
Tuttavia, in termini di salute, non godeva di forma perfetta e già in adolescenza sviluppò una malattia polmonare, motivo per il quale venne curata in un sanatorio per i malati di tubercolosi a Mittelberg.
Dopo il suo rilascio continuò a studiare in un liceo di Aschaffenburg, ma ben presto diverse convulsioni attribuite successivamente ad una rara forma d’epilessia la costrinsero di nuovo ad interrompere il corso di studi. Le convulsioni erano talmente violente che Anneliese divenne incapace di formare un discorso coerente ed aveva difficoltà a camminare senza assistenza.
Durante i numerosi ricoveri, secondo quanto testimoniato dai dottori, la ragazza passava il tempo pregando costantemente e dedicandosi a rafforzare la sua fede e il suo rapporto spirituale con Dio.
Probabilmente fu proprio in quei giorni che Annaliese sviluppò il desiderio di divenire catechista.
Nell’autunno del 1968, poco prima del suo sedicesimo compleanno, la madre notò che alcune parti del corpo di sua figlia erano cresciute in maniera innaturale, specialmente le mani – il tutto senza alcun motivo spiegabile.
Allo stesso tempo, Anneliese iniziò a comportarsi inconsuetamente.

I primi sintomi che lasciavano intuire un’influenza malefica dietro alle più comuni malattie si manifestarono nel corso d’un pellegrinaggio: durante il viaggio in pullman iniziò, tra lo stupore dei presenti, a parlare con voce maschile molto profonda. Quando, successivamente, i pellegrini raggiunsero il santuario, la ragazza inizò ad urlare numerose maledizioni.
Durante la notte, la ragazza rimaneva paralizzata sul letto, senza riuscir a dire una sola parola: le sembrava d’esser sopraffatta da una forza sovraumana che la opprimeva, la incatenava, cercava di soffocarla.
Padre Renz, il sacerdote che la accompagnò in viaggio e che sarà poi colui che la esorcizzerà, riferì successivamente che Anneliese spesso veniva come strattonata da una “potenza” invisibile che la faceva roteare, sbattere contro muri e cadere a terra con molta violenza.

Verso la fine del 1973 i genitori, constatando la totale inefficacia delle cure mediche ed avendo il sospetto che si trattasse di possessione, si rivolsero al Vescovo locale affinchè autorizzasse un esorcista ad occuparsi di Anneliese.
La richiesta venne in un primo momento respinta, e lo stesso Vescovo invitò ad insistere con più approfonditi trattamenti medici.

Tuttavia la situazione, nonostante il sottoporre la ragazza ai più importanti specialisti, degenerò ancor di più: dopo aver constatato che Anneliese nutriva una forte avversione per tutti gli oggetti religiosi, esibiva una forza fuori dal comune e sempre più spesso parlava in lingue arcaiche (aramaico, latino e greco antico), nel settembre del 1975 il Vescovo di Würzburg Josef Stangl decise di permettere a due sacerdoti – Padre Ernst Alt e Padre Arnold Renz – d’esorcizzare Anneliese Michel secondo il Rituale Romanum del 1614.
I due sacerdoti, convocati dunque a Klingenberg, programmarono un cammino faticoso e intenso per l’esorcismo.
Durante il primo tentativo, eseguito rigorosamente secondo il rituale latino, i demoni a sopresa iniziarono a parlare senza che fosse posta loro alcuna domanda: Padre Ernst colse l’occasione per tentare di conoscere il nome di questi spiriti maligni che opprimevano il corpo e la mente della povera fanciulla.
Essi si presentarono con i nomi di Lucifero, Giuda, Hitler, Nerone, Caino e Fleischmann (un religioso tedesco dannato appartenente al XVII secolo).

 


Registrazione audio degli esorcismi

Le grandi sofferenze che Annaliese era costretta a sopportare rapidamente ebbero un’escalation, accompagnate dall’acutizzarsi delle manifestazioni diaboliche.
Come riporterà Padre Roth (uno degli esorcisti che si affiancarono successivamente), gli occhi della ragazza erano divenuti completamente neri, aggrediva con terribile furia i propri fratelli, spezzava qualsiasi Rosario le se porgesse, si nutriva di scarafaggi e ragni, si strappava i vestiti, si arrampicava sui muri ed emetteva suoni mostruosi.
Il suo viso e la testa erano pieni di lividi; il colore della pelle variava dal pallido al violaceo.
I suoi occhi erano così gonfi che riusciva a malapena a vedere; i denti erano rotti e scheggiati dai suoi molteplici tentativi di mordere o mangiare le pareti della sua stanza. Il suo corpo divenne talmente tanto danneggiato che era difficile riconoscerla fisicamente.
La ragazza, con il trascorrere del tempo, smise di cibarsi di qualunque altra sostanza all’infuori della Santa Eucaristia.

Nonostante questa pesantissima croce, Anneliese Michel nei pochi momenti in cui aveva il controllo del proprio corpo offriva di continuo sacrifici al Signore in espiazione dei peccati: arrivò persino a dormire su un letto di pietre o sul pavimento in pieno inverno come penitenza per i sacerdoti ribelli ed i drogati.

Tutto ciò, come confermato dalla madre e dal fidanzato, fu chiesto espressamente dalla Vergine Maria, la quale apparve alla ragazza mesi prima.

LA RICHIESTA DELLA MADONNA

Una domenica Anneliese e Peter, il fidanzato, avevano deciso di andare a fare una passeggiata in una zona lontana da casa.
Recatisi sul posto, le condizioni della ragazza peggiorarono improvvisamente e smise di camminare, tale era il dolore: proprio in quel momento Maria, la Madre di Dio, le apparve.
Il fidanzato assistette incredulo al miracolo che gli si stava compiendo dinnanzi: Annaliese era divenuta raggiante, il dolore scomparso e la ragazza era in estasi. Ella affermava che la Vergine stava camminando con loro ed aveva chiesto:

 

Il mio cuore soffre molto perché tante anime vanno all’inferno. È necessario fare penitenza per i sacerdoti, per i giovani e per il vostro paese. Vuoi fare penitenza per queste anime, in modo che tutte queste persone non vadano all’inferno?

Anneliese decise d’accettare, non del tutto conscia di quali e quante sofferenze avrebbe patito negli ultimi anni della sua vita.
Il fidanzato, tutt’oggi sconvolto per quanto accaduto, successivamente affermerà che in Annaliese ha visto il Cristo Sofferente, ha visto l’Innocente che volontariamente si sacrifica per salvare gli altri.

La morte, le stimmate e l’insabbiamento

Attorno alla fine del 1975 Padre Renz e Padre Alt, stupiti per la gravità della possessione, riuscirono ad ottenere i primi risultati scacciando alcuni dei diavoli: essi riferirono che la Vergine Maria aveva promesso d’intervenire per espellerli, seppur non tutti.
Questo particolare fu ancor più evidente quando sia Fleischmann che Lucifero, prima d’uscire dal corpo della ragazza, furono costretti a recitare l’incipit dell’Ave Maria.
Tuttavia i rimanenti, incitati più volte ad uscire dai sacerdoti, dissero: “Vogliamo andarcene, ma non possiamo!“.
La croce che Anneliese Michel accettò di portare era destinata ad accompagnarla sino al termine estremo della vita.
Dopo 10 mesi e 65 esorcismi, il primo giorno di luglio del 1976 Anneliese, come aveva predetto nelle sue lettere, morì come martire a soli 24 anni, stremata dalle precarie condizione fisiche.
L’autopsia sul corpo riscontrò la presenta delle Stimmate, un ulteriore segno della sua personale sofferenza per la redenzione delle anime.

Il clamore che scatenò questa vicenda fu tale che la magistratura decise d’indagare i genitori, il parroco e l’altro prete per omicidio colposo: il processo si concluse con la condanna a 6 mesi di reclusione per negligenza.
Questo nonostante le numerose testimonianze che attestavano l’impossibilità di nutrire Anneliese, la quale da tempo non riusciva ad ingerire altro cibo se non l’Eucaristia domenicale.
Alcuni esponenti della Chiesa richiesero alla Santa Sede addirittura di rimuovere totalmente la figura dell’esorcista ed il rituale dell’esorcismo, poichè credevano che tale pratica gettasse in cattiva luce il Cristianesimo. Questa richiesta, fortunatamente, fu ignorata dall’allora Papa Paolo VI.

Furono proprio le numerose controversie all’interno della Chiesa a costringere le autorità religiose a sequestrare tutto il materiale – registrazioni audio ed appunti – raccolto dai testimoni della vicenda.
Il “taboo” sul caso di Anneliese Michel durò per ben due decadi, ovvero sino al quel giorno del 1997 nel quale le rivelazioni dei demoni che possedevano la ragazza vennero raccolte e pubblicate, rendendole disponibili per il grande pubblico.

 

Padre, non ho mai pensato che sarebbe stato così spaventoso. Ho voluto soffrire per altre persone di modo che non finiscano all’inferno. Ma non avrei mai pensato che sarebbe stato così spaventoso, così orribile. A volte, si pensa, “soffrire è una cosa facile!”…ma diventa davvero difficile che non si riesce a fare neppure un singolo passo…è impossibile immaginare come possano forzare un essere umano. Non hai più alcun controllo su te stesso.
(Annaliese Michel, rivolgendosi a Padre Renz)

 

 

Le rivelazioni del demonio

 

● “Sapete perché combatto così tanto io? Perché io fu precipitato proprio a causa degli uomini.

● “Io, Lucifero, ero in cielo, nel coro di Michele.” L’esorcista: “Ma tu potresti essere tra i Cherubini!” Risposta: “Si, io ero anche questo.

● “Giuda me lo sono preso io! Lui è dannato. Quello si poteva salvare, ma non ha voluto seguire il Nazareno.

● “I nemici della Chiesa sono nostri amici!

● “Da noi non c’è ritorno! L’inferno è per tutta l’eternità! Nessuno torna indietro! Qui non c’è amore, c’è solo odio, combattiamo sempre, ci combattiamo l’un l’altro.

● “Gli uomini sono così bestialmente stupidi! Credono che dopo la morte sia finito tutto.

● “In questo secolo ci saranno tanti Santi, come non ce ne sono mai stati. Ma anche tanta gente viene da noi.

● “Contro di voi ci scagliamo e potremmo ancora di più, se non fossimo legati. Noi possiamo solo fino a dove arrivano le catene.

● L’esorcista: “Tu sei il colpevole di tutte le eresie!” Risposta: “Si, e ne ho ancora tante da creare.”

● “La talare ormai non la indossa più nessuno. Questi modernisti della Chiesa sono opera mia e mi appartengono tutti ormai.

● “Quello laggiù (il Papa), quello solo tiene in piedi la Chiesa. Gli altri non lo seguono.

● “Tutti adesso tirano fuori le zampe per prendere la Comunione e neanche si inginocchiano più! Ah! Opera mia!

● “Di noi quasi nessuno parla più, neppure i sacerdoti.

● “L’altare rivolto verso i fedeli è stata idea nostra…sono tutti corsi dietro agli Evangelici come meretrici! I Cattolici hanno la vera dottrina e corrono dietro ai Protestanti!

● “Per ordine dell’Alta Dama devo dire che si deve pregare di più lo Spirito Santo. Voi dovete pregare molto, perché i castighi sono vicini.

● “L’enciclica Humanae Vitae è importantissima! E nessun prete può sposarsi, egli è sacerdote in eterno.

● “Ovunque venga votata una legge a favore dell’aborto, tutto l’inferno è presente!

● “L’aborto è omicidio, sempre e comunque. L’anima negli embrioni non arriva alla visione beatifica di Dio, arriva lassù in Cielo (si tratta del Limbo), ma anche i bambini non nati possono essere battezzati.

● “Peccato che il Sinodo (Concilio Vaticano II) sia finito, ci ha rallegrato moltissimo!” (IMPORTANTE: LEGGERE A RIGUARDO LA NOTA SOTTOSTANTE DELLA REDAZIONE)

● “Tante Ostie vengono profanate perchè vengono date sulle mani. Non si rendono nemmeno conto!

● “Il nuovo catechismo olandese l’ho scritto io! È tutto falsificato!” (NOTA: il demonio fa riferimento alla congregazione che eliminò i riferimenti alla Trinità e all’Inferno nel catechismo dei Paesi Bassi).

● “Voi avete il potere di scacciarci, ma non lo fate più! Non ci credete neppure!

● “Se aveste idea di quanto è potente il Rosario…è fortissimo contro Satana…non voglio dirlo, ma sono costretto.

fonte: VeniteAdMe.org

UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L’INFERNO

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UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L’INFERNO

Questo articolo strappa moltissime anime dalle grinfie di Satana grazie alla Misericordia di Dio e alla sua Giustizia. Leggiamo…

L’Ossessa

Ecco a grandi linee il curriculum vitae dell’ossessa (già pubblicato nel libro “AVVISI DALL’ALTRO MONDO”). Questa madre di famiglia è un’anima riparatrice che da 27 anni, ossia dal suo quattordicesimo anno, è tormentata da spaventose crisi di paura e da periodi di insonnia totale. Ella è stata curata durante 8 soggiorni in clinica, con tutti i moderni mezzi della medicina e della psichiatria.

Quando, dopo una rigorosissima cura del sonno, fu dimessa come caso inspiegabile, un ben noto esorcista, fortuitamente incontrato, stabilì che si trattava di un irrefutabile caso di possessione. Dopo un esorcismo al quale parteciparono diversi preti, a Fontanelle – Montichiari (Brescia), demoni angelici (angeli decaduti) e anche demoni umani (uomini dannati) hanno dovuto fare, per ordine della Santa Vergine, ammonitrici rivelazioni all’indirizzo della Chiesa.

Il 26 aprile 1978, dopo aver invitato ad assistervi diversi vescovi e rappresentanti della psichiatria e della medicina, si svolse un esorcismo con la partecipazione di sei preti. Vi assisteva anche il dottor M. G. Mouret, psichiatra, primario della clinica psichiatrica di Limoux (Francia), uomo di grande esperienza in questo genere di fenomeni.

Dopo aver osservato un esorcismo durato tre ore ed essersi intrattenuto con la paziente prima e dopo 1’esorcismo, egli ha testimoniato per iscritto che nel caso presente non si trattava né di schizofrenia né di isterismo, ma della presa di possesso della persona da parte di una potenza esterna: fenomeno che la Chiesa cattolica definisce col nome di possessione.

“Io sottoscritto, dott. MICHEL MOURET, primario del1’Ospedale Psichiatrico di LIMOUX (Aude), dopo aver esaminata la sig.ra R. B. in Svizzera, e aver assistito oggi, 26 aprile 1978, a un esorcismo fatto su di lei, alla presenza di quattro sacerdoti, durato tre ore e mezzo, dichiaro che, per il genere di manifestazioni presentate dal soggetto, non si tratta né di una psicosi delirante, né di una personalità isterica (due diagnosi da escludere nel caso presente), ma di fenomeni medianici che la Chiesa é solita definire di possessione, almeno transitoria.

DOTTOR MICHEL GABRIEL MOURET”

L’ossessa, madre di più figli, é sempre provata fino al limite delle sue forze. Malgrado tutto, si sforza di adempiere convenientemente i suoi doveri di padrona di casa. Gli insopportabili tormenti dei demoni, che disturbano il suo sonno notturno, il fatto di sentirsi sempre apostrofare da questi spiriti maledetti, tutto ciò é per lei un continuo martirio. La sua unica consolazione sono i preti che, sfidando 1’attuale corrente, hanno pietà del suo stato, le procurano i sacramenti e le danno sollievo pronunciando su di lei 1’esorcismo.

Chi è Verdi Garandieu?

Dal 1975, poco dopo che la possessione fu constatata da un notissimo esorcista, oltre a un certo numero di demoni umani e angelici (dannati e demoni) fu anche costretto a manifestarsi VERDI GARANDIEU. Egli avrebbe esercitato il ministero sacerdotale nel XVII secolo in un villaggio dei Pirenei. Quanto sappiamo della sua vita ci è noto mediante le rivelazioni che egli ha dovuto fare durante un esorcismo, il 5 aprile 1978.

Alcuni giorni prima, l’ossessa era tormentata da crescenti angosce interiori, sicché risultò urgente portare sollievo con un esorcismo a questa anima riparatrice che soffre da quasi tre decenni.

Fu scelto il 5 aprile perché in quell’anno (1978) la Chiesa vi celebrava 1’Annunciazione, spostata dato il Sabato Santo.

L’esperienza ha dimostrato che le feste della Santa Vergine sono giorni particolarmente fausti nella lotta contro gli assalti e i tormenti dei demoni. Quel giorno, il prete demonio dovette confessare nella sua disperazione che 1’abbandono del Breviario gli aveva fatto perdere la forza di lottare contro le tentazioni carnali e che, non potendo più uscire dal peccato, si era lasciato andare completamente.

Vivendo in stato di peccato mortale abituale, solo superficialmente adempiva i suoi doveri religiosi, trascurava i suoi catechismi, conformava la predicazione alla sua vita rilassata, e persistette nello stato di tiepidezza fino alla morte.

Ma allora, secondo le sue parole, Dio “Lo vomitò dalla sua bocca”, e per tutta 1’eternità egli soffre particolari tormenti come prete, perché 1’Ordinazione sacerdotale imprime nell’anima un carattere indelebile che mai potrà essere cancellato.

Rimane aperta la domanda dell’esistenza di un reverendo Verdi Garandieu nel XVII secolo. Le ricerche in questo senso, forse difficili, mi sembrano di secondaria importanza, bastando da sé stesse le rivelazioni del dannato. è d’altronde un fatto che esistono demoni umani, le cui rivelazioni coincidono con la loro vita. Le testimonianze che seguono vorrebbero dimostrarlo al lettore imparziale.

Esistono Demoni Umani ?

Esistono dannati che possono manifestarsi dall’inferno? Chiunque è dannato lo è per 1’eternità, e non ha più nessuna speranza di essere salvato. è un fatto più volte affermato nella vita dei santi che non solo anime del Purgatorio, ma anche di dannati, quindi demoni umani, hanno dovuto, per un permesso di Dio, manifestarsi dal fondo dei loro terribili tormenti. Il libro di G. Pasquali: “Nessuno e tornato dall’Aldilà?” (Ed. Hacker, Grobenzell) riporta numerose manifestazioni di dannati. Anime privilegiate e santi sono stati interpellati dai demoni; cosi il santo curato d’Ars, santa Gemma Galgani, il missionario San Francesco da Geromino (+ 1716). Nella vita di quest’ultimo, che fu una delle più potenti personalità del suo secolo, si nota il fatto seguente. Una pubblica peccatrice, detta Caterina, si era spesso burlata delle prediche del santo a Napoli, dove egli esercitava il suo ministero, facendosi gioco delle sue minacce di castighi, cosi come della credenza dell’inferno.

Un giorno ella era affacciata alla sua finestra, con in mano il suo liuto. Perso 1’equilibrio, andò a schiantarsi nella strada, uccisa sul colpo. Fu raccolto il cadavere e messo su una barella. Come in un lampo si sparse per tutta la città la notizia dell’incidente. Essa giunse alle orecchie del Santo, che stava appunto predicando. Subito egli si fermo e disse a quelli che lo circondavano: “Andiamo a vedere!”. Attorniato da una grande folla di gente, si recò nel posto dove la morta giaceva sulla barella, la prese per mano e incomincio a pregare e a scongiurarla. Al terzo scongiuro, mentre le chiedeva: “Caterina, dove sei adesso?”, la morta si rialzò e rispose con voce fremente di disperazione: “Nell’inferno!”. Poi si accascio e riprese la sua primitiva posizione. Questo accadde il 4 aprile 1704.

Dopo la morte del Santo, 1’arcivescovo di Napoli chiese ai superstiti testimoni oculari e auricolari di testimoniare sotto giuramento. Erano circa 250. Questa inchiesta figura nel dossier della beatificazione.

Nel suo libro: “Padre Pio stigmatizzato da 50 anni”, Karl Wagner, di Vienna, parla di ossessi che furono condotti dal Padre. Per bocca di un’ossessa, il demonio gridò: “Io sono la nonna! Grazie alla mia vita cattiva e alla cattiva vita di mia nipote, ho potuto prendere possesso di lei”. Un altro demonio si espresse per bocca della stessa ossessa: “Sono già quasi mille anni che sono dannata. Quanto ho dunque sofferto! Se potessi ritornare sulla terra, farei ogni cosa per avere le mani pure come te, Padre!”.

Sono numerosi i casi simili, di defunti venuti a dare notizie molto circostanziate sul loro stato. Il dotto benedettino don Calmet li ha raccolti in un intero libro quasi 125 anni fa (“Apparizioni di spiriti”, Ratisbona 1855). La maggior parte dei casi citati sono tali che uno spirito sereno e obiettivo non potrebbe metterli in dubbio. (cfr. Jos Staudinger: “L’ALDILà”, Benziger 1941).

Esorcismo Non è Spiritismo

Divinazione, stregoneria e scongiuro dei morti sono severamente proibiti nell’Antico Testamento (cfr. Dt 18, 9 e seguenti). Cosi è diventato disgraziatamente comune condannare, servendosi di frasi isolate della Bibbia, estrapolate dal loro contesto, anche cio che Dio permette per il bene delle anime. Con questo procedimento si condannerebbe comunque il santo missionario Francesco da Geronimo che scongiurò pubblicamente una ragazza defunta, benché con questo egli ottenne conversioni di massa.

Lo spiritismo, confinato in circoli confidenziali, pratica la stregoneria, scongiura i morti e fa parlare le tavole per pura curiosità e gusto del sensazionale, e ottiene dal mondo infernale, mediante la cosiddetta magia nera, prodigi e guarigioni, il che è proibito dalla Bibbia; l’esorcismo, invece, si collega su tutt’altro terreno. Cristo stesso 1′ ha ordinato agli apostoli e ai discepoli, quando ha loro detto espressamente: “Guarite i malati, cacciate i demoni…”.

Si oltrepasserebbero largamente i limiti di questo lavoro se si volessero esaminare le diverse specie di possessione, di promessa scritta al diavolo, di maledizione, di ossessione, di possessione riparatrice, ecc. Secondo il parere unanime di tutti gli esorcisti che si sono occupati del presente caso, qui si tratta di una POSSESSIONE ESPIATRICE per il compimento di una missione superiore indirizzata al nostro tempo. Si riconosce la riflessione di sant’Agostino: “Come un artista, e un grande artista, DIO SI SERVE ANCHE DEL DIAVOLO”.

“Parlare col demonio è dunque possibile. Ma e utile?”, chiede Van Dam nelle sue spiegazioni su “Demoni e ossessi”. E basandosi sulla ricca esperienza degli esorcisti, egli risponde affermativamente: “Sì, perché questo spiega molti aspetti del caso di possessione che si tratta. D’altronde, di solito solo in questo modo è possibile cacciare il demonio. La conversazione pero dev’essere in primo luogo un interrogatorio, e durare solo il tempo strettamente necessario”. Il Rituale proibisce formalmente le domande superflue e curiose, e dà ordini precisi sul modo in cui 1’esorcismo deve svolgersi.

Nell’esorcismo opera prima di tutto il potere sul demonio, che 1’Ordinazione sacerdotale conferisce al prete. Spesso, solo la stola e 1’imposizione delle mani del prete provocano già violente reazioni da parte dei demoni. La stessa cosa si verifica con 1’uso dell’acqua benedetta, delle reliquie e degli oggetti benedetti.

Sulla rivista dei Missionari della Sacra Famiglia, si riportava, negli anni cinquanta, il seguente fatto: Nel giugno 1949, un gruppo di medici giunse da Bologna a Sarsina (Forlì, Italia) per assistere a un esorcismo. Erano tutti o increduli o almeno molto scettici. Il prete iniziò 1’esorcismo. Le sorprendenti risposte della paziente, nelle lingue più diverse, con conoscenze tecniche nei campi più disparati, sbalordirono i medici. Dopo 1’espulsione del demonio, erano del tutto convertiti e francamente convennero che questi fenomeni erano a ragione inspiegabili.

Un professore di teologia arrivò fino al punto di dichiarare che oggi non vi è più possessione, e che le affermazioni in senso contrario sono solo superstizione e stupidita. Divenuto vescovo, si trovo nel 1950 a Sarsina e assistette a un esorcismo. Dopo 1’esorcismo ritratto pubblicamente la sua precedente posizione e dichiarò: “Il diavolo esiste! Non avrei immaginato quale potenza e in questo mondo, ancor oggi, se non 1’avessi visto con i miei occhi!”.

Perché l’ossessa non è ancora liberata ?

L’esperienza dimostra che i demoni non si lasciano facilmente cacciare dal loro luogo di soggiorno, ma che essi se ne vanno solo quando non possono più resistere al potere dell’esorcista.

Per questo capita che si sia costretti a ripetere più volte gli esorcismi, talora per anni.

Si svolge un vero combattimento con i demoni; essi si difendono in un certo senso con le mani e i piedi, con tutti i mezzi a loro disposizione, finché sono costretti a cedere alla potenza di Dio.

Dopo che fu formalmente stabilita la possessione, l’esorcismo, di solito con la partecipazione di diversi preti, fu praticato a più riprese sulla persona ossessa, senza che mai i demoni andassero via.

Costoro hanno sempre ripetuto che dovrebbero andarsene solo quando sarà ottenuto l’Imprimatur per il libro “AVVISI DALL’ALTRO MONDO”.

Però nonostante numerose domande, i competenti Uffici ecclesiastici non hanno mai voluto né assistere a un esorcismo né occuparsi da vicino del caso. Ci si limitava a rimandare 1’ossessa alla psichiatria; mentre é notorio che, dopo aver invano tentato per anni di portare sollievo alla infelice con tutti i mezzi, é stato necessario dimetterla come “caso inspiegabile”.

Come ho già menzionato, il dottor G. Mouret, primario della clinica psichiatrica di Limoux (Francia), dopo aver assistito all’esorcismo del 26 aprile 1978, ha testimoniato per iscritto che concludeva categoricamente trattarsi di possessione da parte di una potenza esterna.

“Non temere coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere 1’anima; temete piuttosto colui che può mandare anima e corpo all’inferno” (Matteo 10, 28).

Cristo mette in guardia contro l’inferno

Contro un certo spirito moderno, che non vuole ammettere 1’esistenza di un inferno eterno, Gesù ha preavvisato in modo perentorio:

“…molti verranno dall’Oriente e dall’Occidente e si sederanno a mensa con Abramo e Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre esteriori, ove sarà pianto e stridor di denti” (Matteo 8, 11-12). “Cosi avverrà alla fine del mondo: gli Angeli verranno e separeranno i cattivi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace del fuoco, dove sarà pianto e stridor di denti”. (Matteo 13, 49-50).

“Se la tua mano o il tuo piede ti è di scandalo, tagliali e gettali via da te: è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno” (Matteo 18, 8).

“Serpenti, razza di vipere! Come scamperete alla condanna della Geenna? Perciò, ecco, io vi mando profeti e savi e scribi, ma di questi alcuni li ucciderete e li metterete in croce, altri li flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città…” (Matteo 23, 33-34).

“Infine (nel Giudizio) dirà anche a quelli che saranno alla sua sinistra: Andate lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli” (Matteo 25, 41).

Perché queste parole del Signore sono oggi passate sotto silenzio, perché si perdonano agli uomini i peccati e si elimina ogni cenno dell’inferno col pretesto che Cristo avrebbe portato un messaggio di gioia e non di minaccia? Non è il più grande segno di carità annunciare agli uomini tutta la verità, affinché siano preservati dall’inferno?

I Demoni dicono la Verità ?

“Satana è il padre della menzogna; egli e bugiardo dal principio”, afferma la Scrittura. Per questo non si deve credere quanto dice. Chiunque pratica lo spiritismo è vittima del demonio della menzogna. Cosa ben diversa è quando Dio costringe il demonio a parlare per bocca di ossessi al fine di avvertire gli uomini, come risulta da molti casi di possessioni. è noto il “Sermone del diavolo” che un contadino lucernese, il servo di Dio Nicola Wolf, di Rippertschwand, ottenne scongiurando un’ossessa: esso è anche la predica più pertinente ai bisogni spirituali dell’epoca.

Nel caso, più sopra citato, delle possessioni in Cina, un demonio dovette confessare: “Il diavolo non farebbe mai di propria iniziativa tali esortazioni (alla conversione). è piuttosto la Santa Vergine a costringervelo”. (Benedetto Stolz: “La potenza di Maria sui demoni”).

Già nell’antichità, Tertulliano diceva: “I demoni, scongiurati con l’esorcismo, non osano ingannare un cristiano” (cfr. Van Dam).

Nel nostro caso, i demoni hanno dovuto confessare, durante l’esorcismo fatto la vigilia della festa di Nostra Signora del Carmine, il 15 luglio 1978: “Al tempo della vita di Cristo, non era necessario che noialtri demoni parlassimo per bocca degli ossessi. Allora Cristo parlava per annunciare il Vangelo. Ma poiché adesso è LA FINE DEI TEMPI, di cui Cristo ha detto: “Sorgeranno molti falsi profeti”, Egli usa tutti i mezzi utili al bene delle vostre anime”.

In modo ancor più categorico, i demoni devono sottolineare questa verità con le seguenti parole: “Poiché adesso, è la fine dei tempi e si aggirano molti demoni che vorrebbero mandarvi in perdizione, e false anime privilegiate si mostrano come angeli di luce, LEI (Maria) si serve di noi demoni e ha il potere di farlo, per far conoscere dal nostro punto di vista il tragico orrore dell’inferno. Per questo LEI ha ancora usato quest’ultimo mezzo per salvarvi, sciagurati che siete!”.

Il Furore dell’inferno, dinanzi alle Rivelazioni che é Costretto a Fare

Nel loro terribile furore dinanzi alle confessioni che la Vergine Maria e la Santa Trinità li hanno costretti a fare, i demoni ci hanno minacciato di tentare ogni cosa per distruggere “AVVISI  DALL’ ALTRO MONDO” dopo la loro pubblicazione. Sforzi sovrumani furono fatti a questo scopo, mentre migliaia e migliaia di volantini propagandistici furono distribuiti da persone che tuttavia diffondevano pubblicazioni analoghe e che d’altronde si distinguevano per la loro fedeltà alla Chiesa.

Non si poteva portare un solo argomento obiettivo contro “AVVISI DALL’ALTRO MONDO”. Poiché ci si rifiuta di ascoltare i veggenti e le anime privilegiate autentici, e di lasciarsi impressionare dalle numerose apparizioni mariane, Dio tenta, come ultimo mezzo della sua misericordia, di salvare le nostre anime con le terribili confessioni dei demoni. Ahimè, anche a questa grazia si contrappone una condanna globale.

Come attesta la passata esperienza, gli attacchi contro me stesso, in quanto curatore di questo scritto, non mancheranno; Dio, infatti, lascia agli spiriti maledetti, costretti a fare queste confessioni, la libertà di “vagliare gli uomini come si vaglia il grano”.

Ringrazio perciò quanti accettano e diffondono questo messaggio come uno strumento di salvezza e di santificazione, e perdono a quelli che non ritengono di poterlo accettare ma lo combattono con tutti i mezzi. Non devo giudicare, perché ogni giudizio spetta solo a Dio. Allo scopo di pubblicare la Misericordia di Dio, che farà conoscere a tempo debito, la Sua Giustizia, vorrei affidare al lettore questo scritto.

BONAVENTURA MEYER

Il saggio si esamini dunque, prima di respingere una così grande grazia che il Cielo ci accorda, e metta a profitto il consiglio di san Paolo: “Provate tutto, ritenete ciò che è buono”, o almeno mediti le parole di Gamaliele: “…perché se quest’opera viene dagli uomini, cadrà da sé; ma se viene da Dio, voi non potrete distruggerla: non correte dunque il rischio di lottare contro Dio”. (Atti 5, 38-39).

Durante il secondo esorcismo dell’ossessa svizzera, nell’agosto del 1975, fatto nel luogo di apparizione “Fontanelle” – Montichiari (Italia), la Santa Vergine, la ROSA MISTICA DI MONTICHIARI, per bocca dell’ossessa, ha proclamato che il demonio, benché “bugiardo e padre di menzogna” (Giovanni 8, 44), dichiara solo cio che il Cielo e Lei stessa vogliono, e che i demoni non hanno più il diritto di mentire negli esorcismi.

ESORCISMO DEL 29 AGOSTO 1979: Il demonio Belzebù ha dichiarato, per costrizione dell’esorcismo, che Dio non permette mai che in argomenti cosi gravi (come quelli esaminati nei presenti esorcismi), e trattandosi di anime che vogliono solo il bene, sia permesso ai demoni di ingannarle

Premessa

ESTRATTI DELL’ESORCISMO DEL 7 AGOSTO 1979

E = ESORCISTA

V = VERDI GARANDIEU

E: In nome della Madre della Chiesa, in nome di tutti i Papi e soprattutto del Santo Padre, il Papa Paolo VI, e di tutti i preti esorcisti, dì la verità e solo la verità, di quanto la Madre di Dio vuol dirci oggi tramite te, Verdi Garandieu!

V: (respiro faticoso) Ebbene! è la volontà dell’Altissima e della Trinità che sia pubblicato questo libretto di Verdi. Ora è già pubblicato in lingua tedesca. Ma come abbiamo detto, dev’essere tradotto anche nelle altre lingue nelle quali il primo libro “AVVISI” esce o è stato pubblicato, senza indugio… VERDI è IMPORTANTE; SEMBRA ESSERE UN LIBRETTO INSIGNIFICANTE, PESANTISSIMO, INVECE CONTIENE MOLTO ED è VERAMENTE VOLUTO DAL CIELO! Su di esso è la benedizione del Cielo, sia sul libretto sia sull’editore, come pure su tutti i collaboratori di questo lavoro, compreso il tipografo. Ecco!

Potrete ora raccogliere critiche a questo proposito, essere criticati fino a sanguinare e ad essere completamente straziati e calpestati. MA QUESTO LIBRETTO HA UN VALORE IMPAREGGIABILE! ESSO SALVERà MOLTE ANIME, anche se non doveste vederlo. è molto utile anche per anime che non si convertono immediatamente, perché Verdi, ossia le sue dichiarazioni, penetrano nell’anima. Esse vi entrano, anche se il lettore non vuole, o non vorrebbe rendersene conto. Inquietano. Penetrano in profondità e in un certo senso tormentano, anche quando costui fa di tutto per difendersi, supponendo che non lo getti nel primo cestino, prima di leggerlo. Ma comunque la presentazione è tale che anche quelli che sulle prime vorrebbero non aver niente a che fare con tutto questo, finiscono lo stesso per ficcarvi il naso, al momento opportuno…

E: In nome di tutti i vescovi e preti!

V: Devi dire: e della Chiesa! Perché è prima per la Chiesa e per i preti. LEI (indica in alto) c’incarica oggi di dire, poiché ci incitate a farlo, che dev’essere detto ancora qualcosa, e che qui vi è la potenza del vescovo: anche se non doveste vedere nessun frutto coi vostri occhi e se raccoglieste solo cose negative, ha nondimeno per il Cielo un valore di un’incredibile, di un’incomparabile ricchezza, più di quanto possiate prevederlo e supporlo. ESSI (indica in alto) hanno un tempo voluto e programmato che questo VERDI potesse abitare nell’ossessa per parecchi anni, perché è stato sempre nel loro piano che fosse pubblicato questo libretto. Certo, e pubblicato anche nel libro “AVVISI” (edizione francese), ma questo libretto a parte è una buona edizione perché costa meno, si legge correntemente e si deve leggere meno a lungo. Eppure si ha cio che si merita quando lo si legge. è stupido pero… Ah! Non voglio dirlo!

E: Continua a parlare! Che cosa è stupido? Continua a parlare in nome dell’Altissima, Madre della Chiesa…!

V: è stupido pero che non sia stato dieci o vent’anni prima. Un libretto simile avrebbe allora infiammato più d’oggi. Ma anche oggi deve avere la missione di produrre i suoi frutti nei cuori, di trasformarli e di scuoterli. Per questo… Non voglio parlare!

E: Continua a dire la verità, in nome della Chiesa, della Madre della Chiesa!

V: Per questo dev’essere pubblicato appunto nelle stesse lingue dell’altro libro “AVVISI” che si pubblica ora o è stato già pubblicato.

E: Continua a parlare in nome dell’Altissima!

V: Sarebbe meglio con 1’Imprimatur, ma non 1’avete ottenuto.

E: Di la verità e solo la verità! La Madre di Dio vuole che dica chiaramente al vescovo dove egli va, dove vanno i preti i quali dicono ora che li abbiamo diffamati con questo libretto, e che abbiamo in realtà reso cosi un cattivo servizio alla Chiesa, che gli dica che ci combattono? Dobbiamo dire la verità, dir loro dove vanno? Devo scrivere ad ogni vescovo per parlargli di questa distruzione oggi nella Chiesa?

V: Avresti fatto bene a scrivere questa frase: ” Tutti coloro che sono della luce e dello Spirito Santo riconosceranno la verità”.

E: Sara inserito nella prossima ristampa. Abbiamo lasciato ancora incompiute molte cose che forse non sono buone. Ma ringraziamo la Madre di Dio di questa indicazione. Di la verità e solo la verità! La Madre di Dio vuole ancora dirci altro su questo argomento?

V: è terribile vedere che anche i vostri vescovi abbiano preso vie cosi cattive. ESSI (indica in alto) sono addolorati e afflitti nel vedere che i vostri vescovi fanno successivamente, diciamo noi, marcia indietro, sempre più, e non hanno coraggio (grida), non hanno una goccia di coraggio, non hanno più verità ne assolutamente niente.

E: è la volontà di Dio, di la verità e solo la verità, che avverta ancora una volta i vescovi, molto fermamente? è la volontà della Madre di Dio?

V; è meglio che tu invii malgrado tutto il libretto a ciascuno e che li avverta ancora una volta, in nome di Cristo e della Croce, di far marcia indietro. Di loro che siamo in un pericolo gravissimo e che fra poco vedranno cio che si gioca…

PREGHIERA A SAN MICHELE ARCANGELO

 San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, vieni in nostro aiuto contro la malizia e le insidie del demonio; fa’, te ne preghiamo, che Dio eserciti su di lui il suo impero; e tu, Principe della milizia celeste, col divino potere incatena nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che vagano nel mondo per la rovina delle anime. Così sia!

Confessioni di un Prete Dannato all’Inferno

Verdi Garandieu

UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L’INFERNO

Per ordine della Santissima Vergine durante l’esorcismo fatto il giorno dell’Annunciazione

Numerosi preti hanno eseguito un esorcismo sull’ossessa svizzera continuamente tormentata dai demoni. Le testimonianze di dodici preti, tra cui tre dottori in teologia e in diritto canonico, esprimono la convinzione che i demoni, al momento degli esorcismi, sono costretti a mettere in guardia l’umanità in nome della Madre di Dio.

Chi nega 1’esistenza del diavolo e la possibilità della possessione, si mette in contraddizione con la dottrina formale de11a Chiesa e contesta fatti inconfutabili.

ESORCISMO DEL 5 APRILE 1978

CONFESSIONI DEL PRETE

DANNATO VERDI GARANDIEU

E = ESORCISTA

V = VERDI GARANDIEU (1)

Dopo 1’esorcismo di Leone XIII e numerose preghiere, il demonio si annunciò senza equivoco sicché fu scongiurato di dire solo cio che Dio gli ordinava di dire per mezzo di Maria, nel giorno della sua Annunciazione.

Verdi Garandieu, un prete dannato, é costretto a parlare

E: Devi parlare per la gloria di Dio e la salvezza delle anime, te 1’ordina San Vincenzo Ferrier, questo grande cacciatore d’anime, che tante anime ti ha strappato!

V: Non a me, non a me, ma al Vecchio (= Lucifero) (beffarda risata), non a me, non…

E: Le ha strappate all’inferno. Ha strappato le anime all’inferno col suo zelo.

(1) Dal 1975, dopo la prima constatazione della possessione nell’ossessa espiatrice, Verdi Garandieu si presenta come un prete dannato del XVII secolo, dei Pirenei. Nel testo dell’esorcismo sono annotate tra parentesi le reazioni del demonio VERDI (pianto, urla, ecc.), che si manifestano attraverso 1’ossessa.

V: Sono solo uno tra molti (risata); sono un disgraziato tra molti. Che sciocchezza (con voce forte), che sciocchezza ho dunque fatto! Ho condotto una vita veloce come il lampo! Perché non sono vissuto meglio? Perché non sono stato prete secondo la volontà di Dio, di LUI LASSù (gesto verso l’alto)? Perché non ho corrisposto alla sua grazia? Perché (con voce forte e piangendo) ho abbracciato il sacerdozio, se non ne ero capace, o se non mi sono mostrato pienamente capace di esercitare una funzione pesante, piena di responsabilità, di esercitarla come avrei dovuto esercitarla (piangendo…)?

E: Di la verità, Verdi Garandieu, in nome di Gesù Cristo, tutto per la sola gloria di Dio!

V: Ho peccato dando il cattivo esempio. Ho dato il cattivo esempio come anche oggi migliaia, decine di migliaia di preti danno il cattivo esempio. Non ho (respiro faticoso) impartito un buon insegnamento religioso.

E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità, in nome di Gesù Cristo!

Dannato per la sua tiepidezza

V: Ho osservato più le gonnelle che i comandamenti di Dio. Sono stato condannato perché ero troppo tiepido. QUELLO DI LASSù (gesto verso l’alto) mi ha letteralmente detto: “Io ti vomiterò dalla mia bocca perché non sei né freddo né caldo”.

E: Parla, Verdi Garandieu, per la gloria di Dio, di quanto devi dire sulla tua vita!

V: La mia vita fu… Nella mia gioventù ero ancora buono (quasi piangendo). Ho (gridando amaramente) ancora corrisposto alla grazia in quel momento (piangendo di disperazione). Nella mia gioventù ho ancora corrisposto alla grazia, ma poi sono diventato tiepido. Mi sono inoltrato sempre più nella via larga. Ho abbandonato la via della virtù e non ho più corrisposto alla grazia. Allora sono caduto sempre più in basso. Forse, all’inizio, mi sono di nuovo confessato. Volevo ancora convertirmi; più d’una volta ho voluto ritornare indietro e combattere i miei difetti (con voce forte), ma…

E: Di la verità in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità!

V: …ma non vi riuscivo più, perché pregavo troppo poco… Ho pregato poco e troppo poco ho corrisposto alla grazia. Ero, come si dice, tiepido. Tiepido è già essere freddo, da tiepido a freddo il passo è brevissimo. Si dovrebbe essere caldi, caldi, ardenti, allora non accadrebbe ai preti cio che è avvenuto di me. Ma voi avete adesso migliaia, decine di migliaia, più di un milione di preti che sono come me, tiepidi e non… non (grida).

E: Di la verità!

V: …e non corrispondono più alla grazia, è quanto loro accadrà se non si convertono, non accolgono totalmente in loro il fuoco dello Spirito Santo e non lo lasciano agire, non sarà meglio di quanto è accaduto a me, Verdi. Sono molto infelice nell’inferno. Vorrei non essere mai vissuto. Soprattutto vorrei, se dovessi vivere, poter ritornare indietro e poter far meglio. Come vorrei far meglio! Come vorrei restare in ginocchio giorno e notte, pregando LUI LASSù (gesto verso 1’alto) e chiedere perdono; chiamerei in mio aiuto tutti gli angeli e tutti i Santi per non seguire di nuovo la via della perdizione. Ma (con voce forte), io, io (lamenti) NON POSSO PIù RITORNARE INDIETRO… NON POSSO PIù RITORNARE INDIETRO (gridando con voce sconvolgente) SONO DANNATO!

Gesù Cristo ha dato l’esempio della temperanza

I preti non sanno che vuol dire essere dannato. Essi (con disperazione) non sanno cio che è 1’inferno! Quasi tutti attualmente seguono la via della minore resistenza. Credono di dover vivere felici, di dover godere quanto si può godere nella vita. Credono comunque che oggi non si possono più cambiare 1’umanizzazione e il modernismo e che si deve camminare col proprio tempo; i superiori, i vescovi, i cardinali e i preti non danno esempio migliore. Prendono ancora magari cibi a una povera tavola, come Cristo stesso ha dato loro 1’esempio? Certo, Cristo, come lo si constata nella Bibbia, si è seduto a tavola e ha mangiato in cerimonie come matrimoni e talune feste. Ma 1′ ha fatto solo perché…

E: Di la verità e solo la verità, Verdi, di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!

V: Egli 1′ ha fatto, per cosi dire, per carità verso il prossimo, ma non ha mai mangiato molto. Ha sempre mangiato piuttosto frugalmente, e non parleremo dei momenti in cui non assisteva a feste. CRISTO HA SOFFERTO MOLTO LA FAME, PIù DI QUANTO SI PENSA. La Sacra Famiglia e gli Apostoli hanno sofferto molto la fame e digiunato, altrimenti non avrebbero ricevuto le grazie che sono state loro concesse.

Certo Cristo aveva già in Sé tutta la pienezza della grazia; non aveva più bisogno della grazia, in particolare non sarebbe stato necessario implorarla con la preghiera. Egli era la grazia e la luce in persona. Ma doveva dare 1’esempio agli apostoli e a tutta 1’umanità, in particolare (con voce forte) ai preti, vescovi, superiori, cardinali e al Papa.

Egli ha dato 1’esempio nel grado più completo, il migliore e il più perfetto, ma a che cosa è servito?

Ora i preti mangiano alle tavole più riccamente servite con “dessert”, vino e tutti i condimenti. A volte fanno anche bisboccia più di quanto lo consenta la loro salute, e credono addirittura che è del tutto normale quando si è vescovo o si ha un posto elevato.

Le cuoche che fanno da mangiare per i vescovi e queste autorità religiose, ed anche per certi preti, credono con la massima buona fede, che si deve portare in tavola questo e quello. “E un gran signore; è rivestito di alte dignità! Dovremmo vergognarci se non gli si servisse questo e quello”. Ma esse dimenticano che non è 1’imitazione di Cristo.

Sarebbe meglio per queste cuoche che facessero notare ai vescovi, preti, superiori o cardinali che Cristo ha dato 1’esempio della povertà, della povertà e della virtù. LUI LASSù (gesto verso 1’alto) vuole che si pratichi 1’imitazione di Cristo (con voce forte) e quanto è praticato oggi è tutt’altra cosa dell’imitazione.

è lo sfarzo, la bisboccia, la bella vita è il lusso fino al peccato. Il peccato non comincia solo quando comincia realmente. Il peccato comincia già quando non si insegna più la rinuncia e quando non la si pratica più. II peccato comincia già quando 1’uomo potrebbe rinunciare, ma non lo fa.

Certo, non comincia qui il peccato completo, nel suo vero senso. Ma la via che vi conduce comincia già quando si smette di praticare la rinuncia, quando non ci si vuol più sacrificare e quando si segue la via della minore resistenza. Allora la via che conduce al primo peccato, che sia veniale o che arrivi fino al peccato mortale, non è più molto lunga, perché noi giù (gesto verso il basso) abbiamo un immenso potere e facciamo sempre quanto possiamo. Ci si istruisce cosi bene, e anche noi, demoni umani, veniamo istruiti e guidati cosi bene che prendiamo sempre 1’uomo in tal modo o lo si può prendere meglio. Ma quando qualcuno non ha mai veramente bene…

E: Di la verità in nome di Gesù Cristo e solo la verità, Verdi Garandieu, solo la verità!

Le tappe della caduta

V: …quando qualcuno non ha mai veramente bene, perfettamente seguita la via di Cristo con la sua povertà e la sua virtù, la via della preghiera, della Croce, della rinuncia, del sacrificio, della virtù, quando omette solo una di queste cose o la trascura totalmente, noi cerchiamo allora di prenderlo da quel punto. Se è solo una fibra del suo abito, è pero già una fibra e col tempo possiamo avvelenare tutto il suo abito (lamenti). Non voglio più parlare.

E: Di la verità, Verdi Garandieu, per la gloria di Dio, sulla tua vita, sulla vita del prete come dev’essere! Di la verità per la gloria di Dio!

V: Il mio sacerdozio, 1′ ho… Forse, credevo allora di avere la vocazione, e volevo… Certo, intendevo diventare un buon prete, ma un prete, non bisogna mai dimenticarlo, un prete è in pericolo più di un laico di essere sedotto da noi giù (dall’inferno). Forse anche i laici corrono questo pericolo, soprattutto le anime privilegiate o quelli che ricoprono una carica importante. Ma un prete ha un’altissima consacrazione. E perché ha un’altissima consacrazione, e con essa può nuocere a noi giù (gesto verso il basso) nella maniera più devastatrice, ci scateniamo di più contro i preti che contro gli altri uomini. è quanto successe (piangendo), è quanto successe anche per me. Io pensavo…

E: Di la verità, Verdi, solo la verità in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità sulla tua vita!

Abbandono della preghiera

V: …Io pensavo: adesso sono prete. Ho raggiunto la mia meta. All’inizio ho esercitato ancora abbastanza bene il mio ministero, ma poi, poi, a un tratto trovavo ciò troppo monotono. Ho cominciato a trascurare la preghiera del Breviario. Prima non ho più recitato tutta la preghiera. Poi a poco a poco ho cominciato a non recitare più la preghiera, quando era una giornata faticosa o quando mi sembrava essere una giornata faticosa. Proprio all’inizio, la rimandavo e poi, tutt’a un tratto, arrivai a… Non voglio parlare.

E: Di la verità, Verdi, in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio! Di la verità sulla tua vita per avvertire i preti! Di la verità, solo la verità!

V: …e poi, tutt’a un tratto, arrivai a pensare: “Ah! queste noiose preghiere del Breviario! Queste preghiere sono lunghissime e prendono un tempo incredibile”, pensavo. Ma sarebbe stato meglio non pensarlo, perché questa sospensione della preghiera del Breviario mi fu fatale.

Quando smisi di recitarlo, caddi a poco a poco nel peccato. Ma quando sono caduto nel peccato, il peccato d’impurità, ho ovviamente smesso di dire la mia messa con raccoglimento, già non ero più in stato di grazia. La Bibbia, e tutto cio che vi si trova, era per me un rimprovero; i dieci comandamenti e il Nuovo Testamento erano per me un richiamo all’ordine, perché non li vivevo più nel loro senso più vero. Poiché tutto questo era per me un richiamo all’ordine, io non volevo più istruire i bambini come si deve e in profondità; infatti come avrei potuto inculcare loro il bene mentre già io stesso non lo vivevo più, e per questo devo dire… Non voglio parlare.

E: In nome di Gesù Cristo, in nome del Santissimo Sacramento dell’Altare di la verità e solo la verità sulla vita e la condotta del prete!

V: …per questo devo dire che come per me succede per la maggior parte dei modernisti e umanisti, e quali che siano i nomi che portano oggi. Come vogliono predicare ai bambini e ai laici qualcosa che essi stessi non vivono più? Come vogliono ridare al mondo cio che essi stessi non hanno più, cio che non è nel più intimo di loro stessi? Dovrebbero mentire (lamenti). Non voglio…

E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, del Santissimo Sacramento dell’altare, solo la verità per la gloria di Dio e per la guida dei preti!

V: i loro cuori sono diventati luoghi malfamati, in molti, in molti più di quanto lo si pensi. E, quando non sono ancora diventati luoghi malfamati, sono in ogni caso già tarlati. Ma come mela in cui abita già un verme, può rimanere col tempo una mela intera, succosa, intatta e diffondere il suo migliore profumo!

Lo può solo un prete che vive egli stesso la virtù e ne dà 1’esempio agli altri. Se i preti attuali, come lo dovrebbero, dessero ancora 1’esempio della virtù alla gioventù e al mondo, avreste un mondo mille volte migliore di quello che avete. Come diffondere il bene se non 1′ ho in me? Come parlerò dello Spirito Santo, se io stesso sono contento di non ascoltarlo, perché ho già lasciato la via che…

E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo, Verdi Garandieu!

Indifferenza verso il Santo Sacrificio della Messa

V: …perché ho già lasciato la via che lo Spirito Santo mi ha tracciata e mi prescriveva! è terribilmente tragico, molto più di quanto voi uomini possiate pensarlo. è tanto più tragico in quanto un prete (piangendo) che non da più il buon esempio ed è sul punto di lasciare la via della virtù trascina con sé una massa di gente o in ogni caso parecchi, e questo comincia anche alla Santa Messa. Dall’inizio alla fine un prete non celebrerà la S. Messa con profondità e pietà se la sua condotta sacerdotale non vi è conforme. Egli arriverà anche, in ogni caso capitò a me… (quasi piangendo).

E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo e della Santissima Vergine…!

V: …egli arriverà fino a provare ripugnanza per la Messa, fino a preferire che essa non esista. E tuttavia, perché è prete, la dice, deve celebrarla dinanzi alla gente. Forse, nel mio caso, la Santa Ostia era ancora consacrata, e lo è ancora con migliaia e migliaia di preti che vi credono ancora, perché Dio è misericordioso, perché i fedeli vengono con pietà nel cuore, e non possono sapere cio che sono i cuori dei preti, ma, ma (con voce esortante) guai, guai…

E: Di la verità e solo la verità, Verdi Garandieu, in nome di Gesù Cristo, solo la verità!

Adattamento della Dottrina a una vita facile

V: …Guai (con voce seria), guai ai preti che non dicono cio che dovrebbero dire, che non vivono più cio che dovrebbero vivere e insegnano ai fedeli a seguire false vie. Sarebbe meglio… sarebbe meglio che ciascuno di loro dicesse pubblicamente sul pulpito dinanzi a tutti i fedeli: “Perdonatemi, ho peccato! Non sono sulla via della virtù! Pregate per me affinché mi riprenda e di nuovo possa insegnarvi il buon modo di vivere nel senso più vivo”.

Ecco quanto farebbe meglio a dire. Sarebbe un atto di umiltà e noi non avremmo più questo potere su di loro, anche se una parte di gente li disprezzasse. Essa avrebbe malgrado tutto, infine, nel più profondo di se stessa, un’alta stima per questo prete. Sarebbe, comunque, una via migliore della via dell’ipocrisia e della perfidia (proferendo a stento le parole).

Ha un senso stare in piedi, avanti, celebrare la messa di fronte al popolo e dire: “Dio perdonerà (respiro faticoso), andate da Lui. Egli vi comprende, andate dal Padre. Egli è il Padre di Luce: se siete nelle tenebre, comprenderà e vi accoglierà di nuovo nella grazia e nell’amore”.

Tutti questi preti dimenticano che sono necessarie certe cose perché questo Padre di Luce prenda di nuovo nelle sue braccia questi preti o questi fedeli che sono caduti. Certo, li prende di nuovo, ma è necessario il pentimento e non solo è necessario il pentimento, perché la riparazione fa anche parte del pentimento e della confessione. Se voglio migliorarmi, devo prima estirpare queste vie che conducono al peccato e mi sono fatali.

Devo prima cominciare nel più intimo di me stesso, e solo dopo posso essere un modello per gli altri, in tutta la profondità voluta. Si potrebbe dire in poche parole, predicare alla luce dello Spirito Santo cio che devo predicare, cio che sono incaricato di predicare e che sarebbe dinanzi a QUELLO DI   LASSù… (gesto verso 1’alto)… (respiro faticoso).

Si parla solo dell’amore del prossimo ma non si parla più dell’amore di Dio

Si parla troppo dell’amore del prossimo e si dimentica che 1’amore del prossimo deriva solo dal perfetto amore di Dio. Perché parlare sempre di amore del prossimo, di riconciliazione e di reciproca comprensione se si dimentica il principale comandamento a questo proposito? Il primo è il più grande comandamento è: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze”…

E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!

V: (lamenti) …e solo dopo viene “e il prossimo tuo come te stesso”. Se questi preti, ognuno di loro, facessero la pace con QUELLO DI   LASSù (gesto verso 1’alto), il che dovrebbero peraltro fare, se volessero amarLo, 1’amore del prossimo verrebbe da sé stesso e ne deriverebbe. è, è una… Non voglio parlare!

E: Di la verità, Verdi Garandieu, in nome… per la gloria di Dio, in nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nient’altro che la verità e solo la verità!

V: …è una messinscena, completamente riuscita, della Massoneria il dire sempre: amore del prossimo, vivere nella carità, riappacificarsi 1’un 1’altro, perdonarsi e sostenersi a vicenda. E dove arrivano? Dove si arriva con questo sostegno e questa riconciliazione? Guardate la quotazione dei suicidi!

Se questi uomini vedessero dov’e davvero il principale comandamento!

Certo, è detto nel primo e più grande comandamento: “E il prossimo tuo come te stesso”, ma cio viene dopo: “Amerai il Signore Dio tuo”. Non si può davvero chiamare amore quello che questi preti vivono da anni, questi preti che non sono mai ancora vissuti cosi male come adesso. Si deve cominciare soltanto qui. Si deve praticare di nuovo il principale comandamento e le prime frasi totalmente, senza limiti.

E allora questo “il prossimo tuo come te stesso” sarà incluso da sé stesso. Tutti i comandamenti in modo generale sono inclusi in questo principale comandamento. Se lo si osservasse, non si sarebbe costretti a parlare sempre di carità, d’amore del prossimo, di tentativi di riconciliazione e non so che cosa. Tutto questo sarebbe compreso nella sola visione di un’erba o di un ramo verdi, ma nulla di simile accade. Si discute solo e si parla sempre di assemblee ecclesiastiche e di conferenze episcopali.

Perfino al vertice, a Roma, non si fa che parlare, dibattere, discutere, esaminare, fare adottare e ancora blaterare, sopprimere ancora qualcosa e lasciarla ancora passare, sicché infine sono state soppresse e lasciate passare tante cose che cio non può assolutamente più durare, dinanzi a LUI  LASSù (gesto verso l’alto).  Perché LUI  LASSù non è soltanto misericordia, ma è anche giustizia infinita quanto misericordia. Questo, io l’ ho visto, io (piangendo), io, Verdi, Verdi. Ho dovuto farne 1’esperienza io stesso. Se avessi solo…

E: Garandieu, di la verità, solo la verità in nome di Gesù Cristo e della Santissima Vergine Maria!

Il vero amore del prossimo è strappare le anime dall’inferno col sacrificio

V: …se solo fossi vissuto meglio! Se avessi praticato la virtù! Se solo avessi pregato di più! Se solo avessi fatto penitenza! Se solo avessi cercato di amarlo, LUI  LASSù! se solo avessi detto: “Io ti seguo in croce. Dammi croci per le mie pecore, per quanto posso sopportarle, affinché ti segua”. Tutto questo, ho dimenticato di dirlo. Tutto questo ho dimenticato di dirlo quando ho smesso di volerlo dire! E anche la maggior parte dei preti d’oggi dimentica di parlare dell’imitazione di Cristo, della via della Croce, e di dire che si deve fare penitenza ed espiare per gli altri affinché non si perdano. Questo non è detto. Dovrebbero gridare dall’alto del pulpito: “Voi laici, fate penitenza, sacrificatevi per gli altri quando vedete che affondano nel fango del peccato”. Sarebbe il più grande amore del prossimo. Ogni altro amore del prossimo come: portare da mangiare, procurare vestiti, cercare case…

E: Di la verità e solo la verità, Garandieu! Di la verità in nome di Gesù Cristo!

V: …tutto questo cade in rovina. Certo è necessario al sostentamento della vita, ma normalmente è Dio stesso che lo da, soprattutto nel nostro tempo, e in Europa, dove la maggior parte della gente ha abbastanza da mangiare, e dove i salari e il tenore di vita sono cosi alti che tutti se la cavano in qualche modo.

Non si deve vantare come la cosa essenziale che bisogna aiutarsi a vicenda e sostenersi e assistersi, visitarsi reciprocamente e venire in aiuto gli uni gli altri. Certo bisogna aiutare chi e nel bisogno, ma lo si mette troppo in rilievo, Si dovrebbe gridare dall’alto del pulpito: “Laici, sacrificatevi per tale e tal’altra anima, perché è in pericolo di peccare. Pregate per lei, accendete candele benedette. Fate il segno della croce su quest’anima”.

I laici possono anche questo. Non hanno 1’alta potenza della benedizione del prete, ma fare un segno di croce sugli altri, qualsiasi laico può farlo. Meglio è che prendano per farlo un Crocifisso o il rosario e che gettino anche da lontano acqua benedetta su queste anime. Non è esagerazione. Ogni laico può farlo. E questo porta inoltre certe benedizioni. Egli non deve dire: “Sono potente, posso benedire” e che so ancora. Può farlo in silenzio, ma porta comunque sia benedizioni, e noi giù (in inferno) dobbiamo ritirarci. Si dovrebbe predicare (con voce forte)… Non voglio parlare.

E: In nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità per la gloria di Dio!

V: Si dovrebbe predicare dall’alto del pulpito: “Voi uomini, che volete chiamarvi figli di Dio, che venite nella nostra chiesa, prendete le cose sul serio, prendetele sul serio, fate penitenza e sacrificatevi per il prossimo. Esso è in pericolo. Pregate gli uni per gli altri, per non perdervi, per perseverare fino alla fine e seguire la via della virtù. Voi, laici, pregate il più possibile per i preti e le personalità ecclesiastiche, affinché il Maligno non possa vincerli assalendoli, e possano condurvi molto diritto, perché anche voi, preti, io non sono più, non sono più sulla terra adesso, ma mi è rimasto il sacerdozio. E per questo devo soffrire terribilmente (respiro faticoso)…

E: Parla, Garandieu, di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!

Bisogna pregare e sacrificarsi per i preti

V: …perché anche voi, preti, avete bisogno della preghiera. Per ogni prete sul pulpito, dove dovete predicare, Giuda e già stato costretto a dirlo: sarebbe meglio predicare sul pulpito….

I preti non dovrebbero vergognarsi di dire ai laici: “Pregate, pregate anche per me, affinché vi conduca sulla retta via. Pregate abitualmente per noi preti, perché noi siamo attaccati dall’inferno più di quanto lo crediate. Pregate affinché perseveriamo fino all’ora della nostra morte, e pregate per voi stessi, gli uni per gli altri, affinché seguiate la via della virtù fino alla morte e non solo per qualche settimana o qualche anno o proprio in una cosa momentanea”. è una terribile malizia del destino, devo dirlo io, Verdi Garandieu…

E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo, della Santa Croce…

V: …che vi sono tanti preti e tanti laici che seguono certo la via della virtù e sono stati buoni preti e buoni laici finche, si potrebbe dire in un certo senso, siano avanzati e abbiano raggiunto il punto di cui parla Gesù a proposito del grano: un seminatore usci per spargere la sua semente.

Granelli caddero tra le spine e furono soffocati, e granelli spuntarono. Si credette che essi fossero ben spuntati. Si potrebbe dire la stessa cosa di quelli che hanno seguito fino a quel punto la via della virtù, ma quando vengono le tentazioni, e quando tutto il clero della Chiesa strombazza loro: adesso si deve seguire tale e tal’altra via, adesso è valida 1’altra…, e non la via di Dio. Ma essi non dicono la via di Dio, ma è in un certo senso la stessa cosa agli occhi del Cielo, perché è la via sempre seguita che non è più valida oggi. Allora cadono nel dubbio. Al momento della tentazione cadono… e venne il sole, li brucio e seccarono. Questo vale oggi per migliaia e decine di migliaia di preti e di laici che non possono resistere. Essi non hanno potuto praticare grandi virtù prima e perciò cadono e non sono forti quando si tratta di praticare veramente la virtù di forza.

Pregare per ottenere la perseveranza

Per questo oggi si dovrebbe pregare molto, e la perseveranza, per reggere fino alla fine. Adesso sarebbe proprio d’attualità che ogni prete gridasse dal pulpito almeno due o tre volte al mese: “Perseverate, seguite la via fino in fondo, seguite la via della Croce! Vedete, Cristo ha avuto la parte più bella di voi?”.

Dovrebbe anche gridare: “Voi che siete poveri e poco possedete nella vita, sopportatelo con pazienza, perché il vostro salario sarà nel Cielo”. E tuttavia non è come molti Santi 1′ hanno praticato, per esempio un santo curato d’Ars, che pregava e digiunava fino all’estremo. Si dovrebbe dire a questi laici che vivono nella povertà:

“Ringraziate il Signore e lodatelo, perché vi ha fatto dono della povertà come imitazione di Cristo, come anche gli apostoli hanno dovuto praticarla. Ringraziate il Signore, perché se siete nella povertà avete molto meno tempo per l’ozio. Perché dovete lavorare di più e badare a procacciarvi il pane quotidiano”. A costoro resta molto meno tempo per 1’ozio. L’ozio è sempre la madre di tutti i vizi.

La povertà delle famiglie numerose è una grande benedizione

A quanti sono nel bisogno, che hanno molti figli e devono lavorare molto, sicché non hanno tempo da dedicare al lusso, agli eccessi o ai piaceri, si dovrebbe dire: “Lodate il Signore tre volte al giorno, in ginocchio, e ringraziatelo di avervi dato, con i vostri figli, del lavoro, e di avervi offerto i vostri figli affinché li alleviate e ne facciate i prossimi cittadini del cielo, perché per ognuno dei vostri figli acquisterete più grazia”. Invece di cio, essi dicono, a volte dicono anche, ed anche preti, che si… Non voglio parlare!

E: In nome di Gesù Cristo, di la verità, solo la verità, Verdi Garandieu, per la gloria di Dio, sul sacerdozio!

V: …Invece di cio, quando una donna o un uomo vengono a dir loro: “non va bene per noi; abbiamo avuto un terzo o un quarto figlio o solo un secondo, dipende. Abbiamo problemi di alloggio. Abbiamo questo problema qui o un altro…”. Allora il prete, invece di dire loro: “Resistete, vivete in questo vecchio appartamento e in queste stanze con la grazia di Dio (piangendo); pregate tutti i giorni e ringraziateLo di quanto avete!”, invece di cio (piangendo)… Non voglio parlare!

E: In nome di Gesù Cristo continua, Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità per la gloria di Dio!

La pillola trascina l’aborto

V: …Invece di cio questi preti diventano realmente seduttori e danno a questi poveri, ma in fondo questa gente non è povera, non è tanto nella miseria, non è cosi terribilmente miserabile…

Quando dico “poveri” voglio dire che essi lo sono perché sono caduti nel peccato, perché il prete da loro il cattivo consiglio di non comportarsi proprio secondo i comandamenti di Dio in questo caso particolare; in questo caso, essi devono prendere la pillola o cio che vi e d’altro in questo campo. Egli consiglia loro questo o quello, o la tale o tal’altra medicina, e questa medicina ovviamente… la maggioranza dei medici la prescrive senza battere ciglio.

Gli uomini non notano di sprofondare nella sventura, perché dalla pillola e dai preservativi fino al1’aborto non è più molto grande la via, e 1’aborto è già un omicidio (grida) è un peccato mortale. Forse questi preti lo dimenticano o forse certi lo sanno, ma in questo tempo di modernismo e di defezione in massa non vogliono più ammettere che è ancora valido oggi cio che lo e stato da sempre, da migliaia e migliaia di anni.

è chiaro che 1’umanità si è accresciuta e che non è più come una volta quando Dio punì immediatamente ONAN con la morte, ma punirebbe ancora ciascuno di quelli che,  ahimè, devo dirlo,  prendono contraccettivi e li richiamerebbe all’ordine, perché questo non è più 1’ordine, e l’aborto ancor meno. Non è nel piano di Dio, nel suo piano di salvezza. E io devo…

E: Di la verità, Verdi Garandieu, e solo la verità, per la gloria di Dio e in nome di Gesù Cristo!

V: …e io devo dire, io, Verdi, che sono stato prete, che i preti, e non solo i preti ma anche i vescovi, i cardinali, è evidente, dovrebbero gridare al loro popolo dall’alto del pulpito, si, gridarlo: “Sopportate le vostre sofferenze con pazienza, perché la vita terrena non è fatta per vivere nella dissolutezza e il lusso, per mangiare e bere, ma per camminare dietro al Signore e praticare 1’imitazione di Cristo”.

Perché la dove sono ancora la rinuncia e il sacrificio, ecco quanto dovrebbero dire, e anche la grazia, e la dove non sono più né rinuncia né sacrificio, né preghiera, scompare anche la grazia. La dove non è più la grazia, noi vi osserviamo, e se possiamo penetrare solo attraverso una fessura, se possiamo soltanto far passare un corno, siamo pero già penetrati in questi laici o questo clero, e cio poi continua. Se è aperta una fessura, essa presto si allarga, poi è aperta tutta la porta e non solo questa. Non è solo tutta la porta ad essere aperta. è infine tutta la casa a crollare come adesso accade nelle vostre chiese. Si…

E: Di la verità, Verdi, solo la verità, solo la verità!

V: …Si dovrebbe ricominciare. Si dovrebbero fare missioni… Si dovrebbe soprattutto… Giuda e stato costretto a dirlo: dall’alto del pulpito, non dal davanti su lastre… non da qui dove si starà presto a un livello inferiore. Perché vi sono chiese dove si scendono, si scendono i gradini verso 1’altare anziché salirli… Che ne pensate, quando si deve scendere e si deve quasi… non in tutte le chiese, ma ve ne sono, si deve quasi guardare in basso verso il prete, quanta dispersione allora nei laici! Non credete che sarebbe meglio alzare gli occhi? Il pulpito simboleggia già in un certo senso il Cielo e vi sono gradini per salirvi…

E: Di la verità, Verdi, e solo la verità in nome di Gesù!

Il prete deve dare 1’esempio della virtù

V: …Ma ora tutto scende. Adesso non è più necessario alzare gli occhi. Ora si guarda tutto tutt’al più diritto o in basso, verso di noi (1’inferno) che vi tiriamo verso il basso e cerchiamo di tirarvi verso il basso. Si dovrebbero fare missioni e il fascino di un buon prete che agisce sul popolo dovrebbe essere cosi grande, sarebbe cosi grande, se seguisse ancora la via della virtù, che masse intere di popolo ne sarebbero trascinate.

Come credete che avveniva con un Santo curato d’Ars?

La sua parrocchia era molto depravata e in uno stato molto pietoso. Quante cose ha realizzate questo curato, da solo! Come 1′ ha realizzato? L’ ha fatto per caso facendo bisboccia, o dinanzi alla televisione o con viaggi o con interessanti conferenze (parola appena pronunciata) e parole?

No. L’ ha fatto nel silenzio della sua stanza o dinanzi al Tabernacolo della Chiesa, cio che io, Verdi, avrei dovuto fare; invece di cio ho trascurato la mia parrocchia e non ho fatto che trascinarla con me nella sciagura. Dovrebbero esserci migliaia di curati d’Ars ora nel vostro mondo, ma non ve ne sono, si dovrebbe almeno imitarlo il più possibile. Devo dire anche questo, perché io, Verdi, sono caduto in questa colpa: si devono evitare le donne (piangendo) e dire ogni giorno tutto il Breviario, perché altrimenti non si possono evitarle.

Infatti quando un prete, e anche un prete che deve combattere molto la sua natura, dice ogni giorno il suo breviario e cerca di fare del suo meglio, LUI  LASSù (gesto verso l’alto) gli darà davvero la grazia di non soccombere alla tentazione. Se malgrado tutto soccombesse, ma se egli continua a dire ogni giorno il suo Breviario, LUI  LASSù non sarà cosi duro da non trarlo fuori di la, con la grazia dello Spirito Santo, dei Santi Angeli, della Trinità, della Santissima Vergine che non si deve nemmeno dimenticare mai nella vita, affinché egli possa malgrado tutto esercitare il suo ministero secondo la loro volontà, di QUELLI  LASSù (gesto verso 1’alto), come dovrebbe essere esercitato.

Come ho dovuto già dirlo, si dovrebbe in primo luogo dire a tutti quelli che sono nella miseria e che sono provati nella sofferenza: “Sopportate la vostra sofferenza con spirito d’espiazione, avrete allora molte grazie e molti meriti. Dio sarà sempre più vicino e vi guiderà!”, e: “Colui che Egli ama molto, lo castiga”.

Dovrebbero dirlo dall’alto del pulpito. Sarebbe meglio che molti non fossero soccorsi con questo o quello, che non vi fosse la tale o la tal’altra associazione, e che non si desse loro denaro. Cio ha causato già la rovina di molti, ed anche di tutto il clero. Se qualcuno è davvero nella miseria e muore di fame, il Buon Dio deve intervenire ed Egli interverrà sicuramente (se è necessario alla salvezza della sua anima) affinché riceva aiuto da una parte o dall’altra.

Altrimenti pero,  e questa è opera della Massoneria per la caduta della Chiesa, altrimenti non vi è bisogno di predicare sempre 1’amore del prossimo, la riconciliazione e che so ancora (le parole sono pronunciate a stento), al dia…, al diav…, al diavolo tutto questo, perché è la vostra rovina. è per la rovina di molti, perché quando vedono che gli stessi loro preti non seguono la via della virtù, corrono verso il piacere,  anche vescovi sono arrivati a questo punto oggi, che si occupano sempre meno delle anime, pregano, praticano la virtù e la rinuncia sempre meno, allora non vi è più l’esempio che mostra ai laici come dovrebbero vivere.

Quando il prete inoltre annuncia che Dio è misericordioso, che perdona e ama gli uomini cosi come sono, sicché sembra ai laici di vivere seguendo la retta via e di essere malgrado tutto nella grazia di Dio, mentre sono da molto nel peccato mortale; come potrebbe la grazia dello Spirito Santo ancora agire, se essa non è più predicata e vissuta dal prete nella sua totalità? Ah! (lamenti) io devo essere a dirlo!

E: Parla, Verdi Garandieu, di quanto devi ancora dire sul sacerdozio, solo questo, solo la verità, soltanto la verità!

V: Si dovrebbe gridare sui tetti e dall’alto di tutti i pulpiti che il Cielo esige la via della Croce e che la vera carità verso il prossimo è là dove è la virtù. Voglio dire che la vera carità verso il prossimo è nell’imitazione della Croce e che nel1’imitazione della Croce è inclusa 1’espiazione per gli altri. è la più grande e più vera carità verso il prossimo e la si può praticare solo quando si pratica il primo e più grande comandamento, quello dell’amore di Dio, il più perfettamente e il più totalmente possibile, o almeno tanto quanto lo si può. Dov’e dunque 1’amore di Dio nei preti attuali, se non hanno più rispetto, se celebrano la messa più rivolti verso il popolo che verso QUELLO DI LASSù? (Gesto verso l’alto).

E: La verità e solo la verità, Verdi!

Le anime cadono oggi nell’inferno come fiocchi di neve perché manca loro 1’esempio dei preti

V: Essi dovrebbero predicare e dire la messa solo per onorare e lodare unicamente QUELLO DI  LASSù (gesto verso 1’alto). Il resto sarebbe loro dato per di più. Essi predicano molto, troppo sulla vita di tutti i giorni e le piccole cose senza importanza, il che non dovrebbero fare, ma dimenticano la prima e più grande cosa: 1’imitazione di Cristo, nella quale, come ho già detto, si trovano anche 1’espiazione e la rinuncia, e in primissimo luogo 1’espiazione per gli altri. Allora non vi sarebbero migliaia di anime a perdersi, come ora si perdono in massa e cadono da noi nell’inferno come fiocchi di neve, cadono nell’inferno come L’ALTISSIMA LASSù (gesto verso 1’alto) ha già fatto dire mediante talune anime privilegiate.

E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità, di quanto la Madre di Dio deve dirci sul sacerdozio!

V: Se i preti e gli organi ecclesiastici superiori non aprono gli occhi, migliaia di chiese non saranno più chiese e già non lo sono più. Per migliaia di anime, le prediche fatte dai loro preti sono già adesso più occasioni di caduta e di perdita della virtù che di ascesa verso il Cielo e il Bene… E di solito perché il prete stesso non pratica più il principale comandamento, perché il prete stesso è tarlato interiormente e non ha più la condotta che dovrebbe avere. Non voglio parlare.

E: Di la verità, Verdi Garandieu, e solo la verità, solo la verità, in nome di Gesù Cristo!

V: Se i preti, i vescovi e i superiori avessero condotto una vita corretta, adesso non avreste questo caos a Roma. DIO NON AVREBBE PERMESSO CHE PIù DI UN SOLO PAPA AVESSE IL DIRITTO DI GOVERNARVI. Cio si è potuto infiltrare… ed è venuto dalla Massoneria. Questa è la causa. Essi ne sono la causa. Ma se migliaia e migliaia di fedeli guidati dai loro preti, con prediche e buone messe, avessero pregato e fatto vie Crucis di riparazione, notti di espiazione, ma almeno ore di preghiere e di adorazioni notturne, soprattutto la domenica, Roma non sarebbe quello che è. Roma sarebbe almeno ancora Roma. Io, Verdi Garandieu, sono costretto a dirlo.

E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità, di quanto la Madre di Dio ordina ancora di dire, solo la verità in nome di Gesù Cristo!

La recita quotidiana del Breviario salva i preti

V: Devo dire che le donne costituiscono oggi la disgrazia di migliaia di preti. Non accadrebbe se essi pregassero ancora come dovrebbero pregare, se prendessero in mano ogni giorno il loro Breviario e se credessero quello che i nostri padri della Chiesa ci insegnavano una volta e che essi di sicuro non hanno inventato. Quanto dicevano una volta era provato e si è avverato essere nella vita cio che vi è di meglio, e che dev’essere mantenuto. Se fosse stato mantenuto, lo fosse ancora, non avreste questo caos, perché migliaia di preti, più di un milione… vivono, non vivono, non vivono, non vivono, …

E: La verità e solo la verità!

V: …nella grazia, devo dirlo. Migliaia non vivono nella grazia, perché non dicono più il loro Breviario… Come io facevo e smisi di fare. Se avessi pregato (grida di disperazione, pianto, urla), se avessi pregato, sarei rimasto sulla via della virtù. Sarebbe venuto il mio angelo e mi avrebbe aiutato, ma non ho più pregato neanche lui, ho trascurato e lasciato andare tutto. Ho trascurato anche la gioventù che mi era allora stata affidata da tanti anni, come lo fanno i preti attuali. Posso ben dire di non aver trascurato allora la gioventù cosi come lo fanno oggi molti preti. Non 1′ ho trascurata tanto.

Senza le anime espiatrici moltissimi preti andrebbero nell’inferno

Cio vi serva di avvertimento, voi che ancora vivete sulla terra. Serva di terribile avvertimento ai preti attuali ricordando loro che non prendono assolutamente la buona via, che non 1′ hanno presa, perché tra loro erano ancora, poco tempo fa o relativamente poco tempo fa, come me, buoni preti o almeno ancora in un certo modo buoni preti, e ora sono già sulla via larga, sulla via che conduce alla perdizione. Se non ricevono una grazia particolare spingendo un laico o un’anima espiatrice, ai quali lo si avrà predicato, ad espiare e pregare per loro, essi si perderanno.

Questa situazione è terribilmente, spaventosamente tragica. Non posso niente. Devo dire le cose tali e quali sono, tali e quali sono successe a me stesso. Non si può niente. Dio non è un personaggio all’acqua di rosa che cambia in una sola volta tutte le leggi secondo il desiderio degli uomini d’oggi. Non mette loro, in una sola volta, zucchero sulla lingua quando hanno voglia di zucchero. Egli resta sempre lo stesso. Fin da principio Egli era lo stesso. Da sempre e finora è stato lo stesso e resterà sempre lo stesso.

è terribilmente tragico. Cio non può essere cambiato, malgrado il grande desiderio degli uomini d’oggi, e soprattutto del clero, di cambiarlo. è terribilmente tragico che non possa essere cambiato, che 1’uomo stesso debba cambiarsi, subito, convertirsi senza indugio e cominciare in sé stesso, nel più intimo di sé stesso. Cristo non ha detto: “Se il tuo occhio è un’occasione di caduta, strappalo e gettalo lontano da te (piangendo)”?

E: In nome di Gesù di la verità e solo la verità!

V: Non erano parole vane. è completamente, totalmente vero. Ha costituito la disgrazia di molti preti. Gli occhi… essi vedono troppe cose e inalano troppe cose che non dovrebbero vedere né accogliere, Comincia con la televisione e continua fino alle…

E: Di la verità e solo la verità, Verdi Garandieu!

V: …fino alle donne, che purtroppo ora hanno il diritto di stare anche nel coro. Questo riguarda tutto cio che può servire alla tentazione. E particolarmente valido oggi.

Giuda è stato costretto a dirlo: una volta le donne portavano un velo, soprattutto durante la messa; ora non lo portano più. Ma dovrebbero portarlo d i nuovo e se non lo fanno, 1’altare non dovrebbe essere rivolto verso il popolo, perché io, Verdi Garandieu, celebravo ancora la messa rivolto verso l’altare e non verso il popolo. Ma tuttavia ho ceduto alla tentazione. Quanto più i preti attuali, che… il cui…

E: Di la verità, Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo!

Se la tua mano è per te occasione di caduta, tagliala!

V: …il cui occhio e alla merce di tutto, che accoglie tutto cio che non dovrebbe accogliere. Cristo ha detto anche: “Se la tua mano è per te un’occasione di caduta, tagliala e gettala lontano da te, perché è meglio entrare nella vita eterna con una mano o anche senza tutt’e due anziché essere gettato nell’orribile fuoco che non finisce mai (con disperazione) con le tue due mani, i tuoi due occhi e i tuoi due piedi”.

E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!

V: Devo dirlo. I preti attuali credono dunque che il Vangelo non esiste più oggi; che il Vangelo può essere interpretato e cambiato come loro conviene! Credono dunque che Cristo abbia parlato solo per il suo tempo e per i suoi apostoli, e per quelli che vivevano in quel tempo.

Allora portavano ancora vestiti lunghi. Non credete che egli abbia parlato molto di più per il tempo attuale, che è in cosi grande pericolo di perdersi, dove tutto è reso insipido dalla tecnica e il modo di vivere dell’epoca, dove tutto è la preda di cosi terribili tentazioni e dove non vi è nessuno per por fine a tutto cio? è come un tremendo fuoco, si potrebbe dire, come bombe che scoppiano spaventosamente e spargono intorno a loro mari di fuoco, un fuoco che non può essere più spento dalla poca acqua, ancora versata dai buoni preti, e dai fiumi di grazia da essi diffusi.

E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità in nome della Santissima Trinità!

V: Il diavolo stesso dovrebbe apparire perché essi credano. LUI LASSù (gesto verso 1’alto) permette certe cose, ma tutti ricevono la grazia, a tutti sono concesse certe ore di grazia, ma se non si vuole… ognuno ha la sua volontà libera. Si devono leggere di più, in nome di Dio, la Bibbia e il Vangelo. Cio che si deve ancora dire: nel tempo attuale vi sono date molte rivelazioni che si possono ritenere provenire da Lassù (gesto verso 1’alto). Ma se non si prendono affatto in considerazione, e si deforma e interpreta anche il Vangelo come si ritiene essere meglio, allora il Cielo non può… allora… (respiro faticoso).

E: Verdi, solo la verità, solo la verità! Continua a parlare in nome di Gesù Cristo, di la verità e solo la verità!

V: …allora il Cielo non può nemmeno aiutarci. Ha fatto tutto il suo possibile e ha fatto scendere la sua misericordia sull’umanità. Ma se essa non tiene conto già a priori di queste grazie di misericordia e di questi tentativi di misericordia, che Dio nella sua grande clemenza desidera offrirvi, come si può… come…

E: Di la verità, Verdi Garandieu, di la verità in nome di Gesù Cristo, in nome della Santa Croce! Di la verità e solo la verità sul sacerdozio!

Dio vuole il sì alla Croce, anche nel matrimonio difficile

V: …Come può allora la grazia ancora agire, se non si leggono più i libri dei Santi, per esempio di un curato d’Ars, di un’Anna Caterina Emmerich? Anche Padre Pia ha condotto un’ottima vita. Essi si somigliano tutti alla lettera nella misura in cui si sono consumati nella espiazione per gli altri come veri olocausti per LUI  LASSù (gesto verso 1’alto). Le loro sofferenze e le loro espiazioni furono accettate. Sarebbe accettato anche da parte di ogni uomo se fosse pronto a espiare. Spesso Dio attende solo che un uomo gli dica: “Io voglio… Tu puoi mandarmi sofferenze, se lo credi opportuno. Voglio sopportarle per il tale e tal’altro uomo, dammi solo la grazia a questo fine”. Ma è, ahimè!, un tristissimo fatto che quando Dio (gesto verso 1’alto) vuole provare e manda sofferenze, 1’uomo vuole respingerle con tutte le fibre del suo essere. Egli vi resiste e fa tutto cio che è in suo potere per non soffrire, e se egli… Non voglio più parlare.

E: Parla, Verdi Garandieu, di la verità sul sacerdozio, per la gloria di Dio e la salvezza delle anime, solo la verità, solo la verità!

V: Ovviamente i preti, in primissimo luogo, dovrebbero darne l’esempio e predicarlo, sarebbe la prima condizione. Quando 1’uomo si dibatte nelle sue sofferenze di cui ho appena parlato, queste sofferenze che Dio gli ha imposto, e vuole respingerle con tutte le sue fibre, allora non è più la sofferenza perfetta secondo il primo e il più grande comandamento, la sofferenza perfetta secondo la volontà del Padre. Si dovrebbe dire: “Non la mia volontà ma la tua”, come Cristo nell’Orto degli Ulivi, Si dovrebbe unirla alla volontà di Dio, allora avrebbe un grande valore.

Ma quando non si può fare diversamente che portare la sofferenza, e solo con ripugnanza e una estrema… Certo vi sono sofferenze che possono causare una paura e una ripugnanza terribili, ma anche allora occorre unirsi alla volontà di Dio il più possibile. Quando pero parlo di resistenza, penso a questi uomini che con tutti i mezzi vogliono sottrarsi a questa sofferenza. Cio si applica anche alle coppie che non sopportano più il loro coniuge e vogliono cavarsela con tutti i mezzi. Essi devono sopportare la sofferenza e cosi potrebbero effettuare una grande espiazione.

Migliaia di uomini potrebbero soffrire per altre migliaia di uomini e ottenere cosi che costoro non si perdano. Sembra che lo si sia completamente dimenticato nella vostra Chiesa cattolica. Molto raramente si predica su questo fatto. è una grande cosa, una cosa predominante, perché è 1’imitazione di Cristo. Quando Cristo ha detto: “…e il prossimo tuo come te stesso”, Egli in tal modo non intendeva tanto il bene del corpo in primo luogo, benché ne faccia parte, ma in primo luogo lo spirito, 1’anima, affinché questa sia salvata (con disperazione e piangendo).

E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità, solo la verità in nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima Vergine Maria, in nome di san Vincenzo Ferrier, solo la verità, per la gloria di Dio e per i preti!

Anche oggi Cristo sarebbe respinto come agitatore pubblico

V: Se Cristo ritornasse su questa terra e predicasse la stessa cosa, vi sarebbero anche oggi migliaia e migliaia di persone che lo riterrebbero un agitatore e un pazzo, come ora migliaia e migliaia di persone considerano i buoni preti, le vere anime privilegiate, gli uomini che ancora hanno buone intenzioni, come pazzi, smarriti su false strade, o venuti dalla gavetta. Invece di salire verso 1’alto, si scende verso il basso perché è più facile. Molti preti, come ho già detto, non predicano più in profondità, non vanno più a fondo nelle cose, solo perché sarebbe un rimprovero per loro stessi, poiché dovrebbero allora cominciare da loro stessi, che non lo vogliono e credono di non poterlo fare.

Se essi stessi seguissero la via della virtù, potrebbero approfondire perfettamente le cose nelle loro prediche, ma cio che io stesso non vivo e non voglio, penso che neanche gli altri lo possano e lo vogliano. Non posso, in quanto prete, esigere più dai miei laici cio che io stesso non vivo e non faccio. è terribilmente tragico quanto avviene oggi nelle vostre chiese cattoliche. Questo si estende dai preti fino ai cardinali a Roma. Se vivessero ancora come Cristo e gli apostoli hanno dato 1’esempio, mostrerebbero anche ai fedeli ben altra via, una via assai diversa, molto più profonda, più chiara, più stretta, una via che conduce al Cielo. Questa ne è la causa. è la cosa più tragica, perché essi stessi non fanno penitenza e non vogliono convertirsi, come già lo predicava Giovanni Battista, e come Gesù stesso 1′ ha detto una volta alla gente e agli apostoli nei suoi ripetuti discorsi, allora… (respiro faticoso).

E: Di la verità, solo la verità, Garandieu, in nome di Gesù Cristo, solo la verità!

V: (respiro faticoso).

E: In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità sul sacerdozio, per quanto è nella volontà di Dio!

Illuminare i preti con tatto

V: La maggior parte dei preti che combattono ai giorni nostri cio che è profondo, vero e buono, lo fanno perché essi stessi non lo vivono più, perché il loro cuore è già diventato un luogo malfamato o perché già seguono la via larga della massa. Si dovrebbe avere il coraggio (a bassa voce)… Non voglio parlare.

E: Di la verità, per la sola gloria di Dio, in nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima Vergine Maria, dell’ Immacolata, la verità sul sacerdozio!

V: …Per molti sarebbe bene avere il coraggio, quando demoliscono la tale o la tal’altra cosa e proferiscono critiche, di scagliare le cose in pieno loro volto, non in un modo che forse sarebbe offensivo, ma in un modo che li edificherà, mostrando loro che si desidera solo aiutarli. Si dovrebbe ancora imparare la psicologia.

E: Di la verità, solo la verità!

V: Cioè la psicologia attuale non è più buona, certo, perché precipita molti nella perdizione, ma quando parlo di psicologia, intendo una sana psicologia dove non si dice direttamente: “Tu sei cattivo. Sei orribile, per questo non vuoi”. Ma si dovrebbe dirlo con parole.

Si dovrebbe poter dire: “Non vivendolo più nel più profondo di se stessi, non lo predicano più, non osano più predicarlo? La grazia li ha già abbandonati? Sappiamo che i demoni sono ora terribilmente scatenati sulla terra.

Forse hanno bisogno di preghiera… e essi stessi pregano? Devono ritornare alla vera profondità non falsificata per poter condurre conformemente anche il loro gregge”. Per uomini che potrebbero sopportarlo e sono essi stessi di una natura decisa e dura si potrebbero usare mezzi ancor più energici. Gli uomini sono tutti diversi, come già diceva Padre Pio. Egli ha preso gli uomini in diversi modi. Ma in ogni caso si dovrebbe avere il coraggio di prenderli su quei punti, perché la maggior parte… ve ne sono pochi che possono agire per ignoranza, ma la maggior parte predicherebbe diversamente e condurrebbe diversamente il loro gregge, se fossero essi stessi disposti a vivere meglio e a seguire la via della rinuncia. è una grande verità che, benché sia ora già perso e nell’inferno, non ho il diritto di tacere, perché LORO (con voce afflitta) LASSù (gesto verso l’alto) 1’ordinano, e perché è accaduto a me stesso cio che… (le parole vengono meno).

E: Di la verità, Verdi Garandieu!

Migliaia di preti seguono la via facile della perdizione

V: …cio che (con disperazione, piangendo e urlando) non avrei mai pensato mi sarebbe successo. Come vivrei diversamente se potessi ritornare! Come mi trascinerei sulle ginocchia, giorno e notte, come pregherei LORO LASSù (gesto verso 1’alto) per il mio gregge! Nulla sarebbe troppo per me, anche se fossi martirizzato per questa ragione, martirizzato più di una volta, anche se dovessi morire martire! Lo farei (piangendo di disperazione) …lo farei volentieri se lo potessi ancora! L’accetterei volentieri, acconsentendo al sacrificio se LUI LASSù lo volesse, se fosse la Sua volontà. Aspirerei soprattutto alla prima virtù: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore”. Cercherei come amarlo. Che cosa posso fare per lui? Che cosa Egli aspetta da me adesso, in quest’ora? Che cosa direbbe di questa cosa? Quale comportamento mi consiglierebbe? Vi è un proverbio che dice: Nel dubbio, scegliere il più difficile. I preti e i laici vivono secondo questo proverbio? è solo un semplice proverbio che non è stato detto da Dio stesso, ma dice vero. Dev’essere anche utilizzato ampiamente nel Regno LASSù (gesto verso 1’alto), perché migliaia di preti… Non voglio parlare.

E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità per la gloria di Dio, solo la verità in nome di Gesù Cristo, della Santissima Vergine Maria, solo la verità e solo la verità sul sacerdozio!

V: …migliaia di preti seguono la via della perdizione perché non scelgono cio che è difficile, perché seguono la via della minore resistenza e perché scelgono cio che sembra loro meglio e più adatto a se stessi. Ma non sempre cio che sembra meglio è più adatto al laico e al prete e buono anche ai Suoi occhi, dinanzi a LUI LASSù! Bisogna esaminarsi continuamente. Già san Paolo diceva: “Esaminate e mantenete quanto è buono”. è valido anche nelle questioni di fede e di stati d’anima. Si deve, si deve…

E: La verità, e sola la verità, Verdi Garandieu!

Il prete non deve familiarizzare troppo con la gente

V: …si deve, come già lo dicevano prima di me Giuda, Belzebù e altri demoni, si deve pregare molto lo Spirito Santo, insistentemente, ma che non sia una preghiera superficiale. Si deve esaminare il proprio cuore e si riconoscerà  la via che Dio vuole per ciascuno e che LUI (gesto verso l’alto) ha stabilito per ciascuno.

Ogni uomo ha la sua via stabilita e la sua missione stabilita, in particolare ogni prete che ricopre altissime funzioni, soprattutto agli occhi di QUELLO LASSù. Egli dovrebbe già essere rivestito di dignità agli occhi degli uomini. Non dovrebbe cercare di avvicinarsi agli uomini e di familiarizzare con loro, ma deve seguire, la via che gli conviene, la via che deve seguire, perché altrimenti si rovinerà.

I fedeli non hanno più stima, se egli cerca di mostrarsi familiare con loro e vuol fare tutto con loro. Deve regnare una certa, e anche una grande distanza tra il laico e il prete. Lo vuole Dio. L’ ha sempre voluto e stabilito cosi, perché il prete rappresenta grandi poteri divini e cammina sulle orme di Cristo. Se li rappresenta, deve anche mostrare ai laici il Sommo Sacerdote, il meglio, il più perfettamente possibile e deve soprattutto… Non potrà mai predicare abbastanza il rispetto, non potrà mai mostrare abbastanza cio che è la maestà di Dio e a che punto è tragico non chinarsi continuamente dinanzi a questa maestà.

Bisogna radicare nel cuore dei bambini il rispetto verso il Santissimo Sacramento

Lo si deve già inculcare ai bambini più piccoli, avessero due o tre anni. Si devono portarli dinanzi al S. Sacramento con un grande rispetto. Si deve andare con loro in chiesa. Quando vi si va, si deve dire loro di pregare ad ogni genuflessione, almeno: “Sia lodato e adorato in ogni momento il Santissimo Sacramento dell’Altare”.

Devono poi invocare tutti gli Angeli e lodare con loro la maestà di Dio (gesto verso l’alto), la sublimità del Cielo e la grandezza della Trinità. Che rappresenta dunque questa Chiesa che non può più lodare questa trinità! Che rappresenta dunque questa Chiesa che non pone Dio lontano, lontano, molto lontano al di sopra dell’uomo e non ricorda continuamente la grandezza e la santità di questa Trinità, non ricorda che tutto dipende da una cosa: piacere a Dio, che trionferà LASSù (gesto verso 1’alto) in una grande potenza e una grande magnificenza.

Se i preti non lo fanno più oggi in chiesa, almeno i genitori di questi bambini dovrebbero farlo continuamente. Non si potrà mai ricordare loro abbastanza a che punto bisogna lodare e benedire Dio, anche quando non va e quando sembra che LUI (gesto verso 1’alto) non vi voglia bene. Proprio nella sofferenza, infatti, quando le conseguenze di questa sofferenza o la gloria e il trionfo che ne derivano… si dovrebbe ringraziare Dio e adorarLo in ginocchio per questa sofferenza che Egli ha mandato, perché la sofferenza purifica 1’anima e porta sulla via della virtù.

Quando si vuole evitare ogni sofferenza e allontanare tutti i sassi dalla via, anche la via della virtù scompare prestissimo. Guardate i preti dei tempi passati e alcuni rari preti attuali, guardate come vivono, spesso nelle più modeste condizioni, ma portano nello stesso tempo in sé la pace di Dio che supera di gran lunga, molto di gran lunga, tutto il resto, tutta la magnificenza di questo mondo. Cristo ha detto: “Che cosa serve all’uomo guadagnare 1’universo se arriva a perdere la sua anima?”.

Il vero amore del prossimo comincia dall’anima

E così io, Verdi, devo dire che il vostro tempo attuale manca davvero di luci; la vostra Chiesa attuale che predica al popolo di praticare la carità verso il prossimo, mentre in realtà non vi è carità verso il prossimo. La vera carità verso il prossimo comincia nell’anima, non nel corpo. Non è meglio che gli uomini muoiano di tisi, di peste, di guerra o di qualsiasi malattia e debbano sopportare grandi, grandissime sofferenze, ma conquistino la gloria di Dio, e non perdano la loro anima?

Invece gli uomini che vivono in un gran lusso, sono troppo schiavi del mondo e adocchiano troppo i beni terreni, sono in grande, grandissimo pericolo di perdere la loro anima. Quanto alla Massoneria ha qui imbastito, devo dirlo; e completamente a scapito della vostra Chiesa e degli uomini. In verità non è la carità verso il prossimo. è ipocrisia e marciume. è la rovina delle anime (respiro faticoso).

E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità!

V: Se sapessero a quale perdizione portano i loro subalterni con questa cosiddetta carità verso il prossimo, si asterrebbero da tali discorsi, parlerebbero in tutt’altro modo. Certo bisogna aiutare gli altri, servirli, aiutarli con denaro quando sono nel bisogno, ma non è tutto e non è 1’essenziale. L’essenziale è restare sempre fedeli a se stessi e non vendere la propria anima. L’amore del prossimo è riportare l’altro sulla buona via e su una via migliore, di sapervelo condurre, su questa buona via e condurlo LASSù (gesto verso 1’alto). Cosi migliaia, è un tristissimo fatto, migliaia di preti, di vescovi e di cardinali tendono oggi… Non voglio parlare.

E: Di la verità e solo la verità, Verdi Garandieu, in nome di Gesù Cristo, della Santa Croce!

V: …tendono a predicare 1’amore del prossimo col pretesto dell'”Amore del prossimo” e a predicarlo in modo che sembri provenire dalla Chiesa e da Dio. Ma in realtà è l’inizio della caduta e della perdita della virtù, perché non è mai il vero amore del prossimo quello che non aiuta gli altri a conseguire la salvezza della loro anima (lamenti).

E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità, di quanto la Madre di Dio ti ordina di dire sul sacerdozio!

Bisogna essere severi per amore del prossimo perché l’inferno esiste

V: L’amore del prossimo e anche quando a volte si deve far male all’altro; quando si presume che si farà del male a chi bisogna parlare. Egli si renderà conto, presto o tardi, che quanto li per li gli è sembrato un colpo di frusta era, in realtà, il rimedio. I preti dovrebbero usare molto di più sul pulpito la frusta e le parole decise, perché vi è realmente la giustizia e 1’eternità (a voce forte) ed esiste 1’inferno.

Ma molti non lo fanno più perché essi stessi non credono più all’inferno, e neanche al Cielo in tutta la sua profondità e la sua verità. Se credessero ancora, come potrebbero sviare migliaia di uomini che dovrebbero invece essere condotti verso LASSù? (gesto verso 1’alto). Che cosa sono questi preti? Io stesso non posso certo vantarmi, ma non ho mai fatto cio che fanno oggi molti preti, mai ho parlato con tanta viltà! Essi si rovinano con le proprie mani. Per molti, devo dirlo, anche se molti non lo credono, per molti, giù (nell’inferno) è preparato fin d’ora (grida, pianto d’immensa disperazione) il posto verso il quale vanno…

E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità, di quanto la Madre di Dio…

V: (interrompendolo) …questo vale altrettanto per i vescovi, i cardinali e i laici. Se vedessero, se vedessero solo il centesimo di questo tremendo caos verso il quale vanno, direbbero mille e mille volte “mea culpa”, si afferrerebbero per il bavero e da se stessi estirperebbero il verme che rode la loro anima corrosa.

Non smetterebbero di estirpare questo verme prima che non deponga più uova. Strapperebbero tutti i bacilli uno dopo 1’altro con pinze da fuoco se vedessero cio che produce in loro col tempo. Praticherebbero di nuovo, soprattutto, prima 1’amore di Dio, il primo comandamento, e poi il vero amore del prossimo, dove è detto: “…il prossimo tuo come te stesso”. Il vero amore del prossimo, che non dice: “Da all’altro tutto cio di cui ha bisogno, e andrà bene”. Non si puo mica “avere”, quando un altro vive nella povertà. Deve vivere meglio ecc. ecc.

Ma spesso così non gli si porta nessun aiuto. Spesso non si fa che pavimentare la strada che conduce alla perdizione (grida di disperazione e pianto). Io, Verdi Garandieu, oggi ho dovuto dirlo. Non volevo parlare.

Per questo mi sono a lungo rifiutato di dire il mio nome, ma LORO LASSù (gesto verso 1’alto) mi hanno ordinato di parlare, perché è quanto è accaduto a me stesso, perché io stesso non ho esercitato il mio sacerdozio come avrei dovuto esercitarlo. E per finire devo dire: Il sesto comandamento e il lusso costituiscono oggi la disgrazia di molti preti (con voce disperata, piangendo).

Se vedessero come è spaventosamente tragico! Farebbero tutto… si sacrificherebbero fino all’ultima fibra, si ricrederebbero e farebbero tutto il possibile. Ricomincerebbero tutto, aspirerebbero a un nuovo inizio nella perfezione e supplicherebbero tutti gli angeli, la potenza di tutti i santi angeli affinché ottengano loro di convertirsi, PERCHé IL REGNO DELLA MORTE E DELLE TENEBRE è VICINISSIMO! IL SUO VERME NON SI ESTINGUE MAI E IL SUO TRAGICO E TREMENDO TORMENTO DURA ETERNAMENTE (con disperazione), DURA ETERNAMENTE! Io devo dirlo! Ho finito di parlare, ho finito di parlare!

Satana confessa in un esorcismo che la Santissima Vergine è Immacolata!

Immacolata Concezione di Maria

Una singolare esperienza negli Esorcismi: il Diavolo costretto a tessere gli elogi della Vergine Immacolata, persino componendo per lei un sonetto di alta ‘mariologia’.
Tutti gli esorcisti sanno quanto sia efficace, durante gli Esorcismi, invocare la Vergine, per ragioni ben note che il Demonio stesso è stato costretto a rivelare. Infatti, talvolta (ogni volta che un esorcista gli comanda in nome di Gesù – NdR), Dio obbliga il Diavolo a dire la verità.
Vediamo come in qualche occasione questi sia diventato un ottimo apologista della Madonna.
Un giorno Padre Candido, il famoso esorcista della “Scala Santa” a Roma, interrogò il Demonio: “Come mai reagisci di più quando invoco la Madonna che quando invoco Gesù?”. Ecco la risposta: “Perché sono più umiliato ad esser vinto da una semplice creatura”.
Un’altra volta un esorcista bresciano, don Faustino Negrini, impose al Demonio di dire che cosa lo spaventa di più in Maria. Il Diavolo rispose: “Perché è la più umile di tutte le creature, mentre io sono il più superbo. È la più ubbidiente e io sono il più ribelle. È la più pura e io sono il più sozzo”.
A mia volta, dopo aver ricordato a Satana questa sua ultima risposta, in cui la Vergine veniva esaltata come la più umile, la più ubbidiente e la più pura di tutte le creature, gli comandai che mi dicesse quale è la quarta virtù per cui ha tanta paura della Madonna. Subito mi rispose: “È la sola creatura che mi vince sempre, perché non è mai stata sfiorata dalla più piccola ombra di peccato”.
La forza di Maria contro Satana, dovuta alle quattro virtù elencate, è un modello anche per noi. Non sappiamo i piani di Dio su Maria, per preparare la ‘parusia’; ma sappiamo l’aiuto che ella ci dà ora, come madre nostra in ordine alla salvezza; quindi, in particolare, in ordine alla lotta contro il peccato.
L’inimicizia tra la Donna dell’Apocalisse e il Drago perdura sempre e la lotta è senza tregua. Paolo è molto chiaro al riguardo: “Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del Diavolo. La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6, 11-13).
L’opposizione inconciliabile della Vergine Immacolata al Diavolo tentatore ci dice come il ricorso a lei nelle tentazioni del Male e nelle prove della vita ci invita a confidare nel potere d’intercessione di Maria.
Un sonetto mariano composto dal Diavolo
Nel 1823, ad Ariano Irpino (Avellino), due celebri predicatori domenicani – p. Cassiti e p. Pignataro – furono invitati ad esorcizzare un ragazzo. Allora si discuteva ancora fra i teologi sulla verità dell’Immacolata Concezione, che fu poi proclamata dogma di fede trentun anni dopo, nel 1854. Ebbene, i due frati imposero al Demonio di dimostrare che Maria era Immacolata; e per di più – prendendosi beffe di lui – gli ingiunsero di farlo mediante un sonetto, una poesia di quattordici versi endecasillabi, a rima obbligata. [E si noti che l’indemoniato era un ragazzino di appena dodici anni, per di più analfabeta]. Subito Satana pronunciò questi versi:
“Vera Madre son io di un Dio che è Figlio
e son figlia di Lui benché sua Madre.
Ab aeterno nacque Egli ed è mio Figlio,
nel tempo io nacqui eppur gli sono Madre.
Egli è il mio Creator ed è mio Figlio,
son io sua creatura e gli son Madre.
Fu prodigio divin l’esser mio Figlio
un Dio eterno, e me aver per Madre.
L’esser quasi è comun, tra Madre e Figlio,
perché l’esser dal Figlio ebbe la Madre
e l’esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.
Or se l’esser dal Figlio ebbe la Madre,
o s’ha da dir che fu macchiato il Figlio
o senza macchia s’ha da dir la Madre”.
Pio IX si commosse quando lesse questo sonetto, che gli fu presentato in occasione della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria.

di Padre Gabriele Amorth

IL DIAVOLO E’ CON LA FALSA VEGGENTE MDM (MARIA DELLA DIVINA MISERICORDIA)

MDM 1

Un esorcista e la sua esperienza con una “ex seguace dei messaggi di MDM posseduta dal demone delle false profezie”

SEGUIRE I MESSAGGI FALSI DI MDM PORTA ALLA POSSESSIONE DIABOLICA!!!!!!!!!!!!

Fonte:
http://reginapacis-reginapacis.blogspot.it/2015/04/i-falsi-messaggi-di-maria-divina.html

Maria Divina Misericordia: un inganno diabolico pericoloso
Di Padre John Abberton

Fr. John Abberton
“Sono un esorcista sacerdote con 15 anni di esperienza. Ho il permesso di condividere queste cose.

Ora ho il permesso di dire queste cose. Ultimamente ho cercato di aiutare una signora che ha fatto lettura di questi falsi messaggi. Questa signora è stata posseduta da molti demoni. Non posso dire quanti. Ho avuto molti incontri con lei, in presenza di un altro sacerdote e una laica che sono testimoni di quello che ho da dire.

Questa persona mi è venuta da me subito dopo che aveva smesso di leggere quei falsi messaggi. Il motivo affermava era che si sentiva ” spiritualmente morta “nonostante dicesse le preghiere raccomandate dai messaggi, tra cui il Rosario, e si rese conto che non stava crescendo nella fede ecc Si sentiva infelice di questo ed era stranamente a disagio. Non appena ha smesso è stata attaccata da un demone.Sentiva la sua presenza e poi si rese conto che aveva bisogno di aiuto.

Quando venne da me, sembrava che ci fossero altri problemi – problemi che erano stati lì prima che lei cominciò a leggere questi messaggi. Non abbiamo ancora avuto modo di approfondire quegli altri .

In una sessione ho pregato in particolare contro gli spiriti che erano entrati in lei attraverso Maria Divina Misericordia . Ha cominciato a masturbarsi furiosamente sulla sedia ed è stata gettata sul pavimento, dove si girò intorno e ha iniziato a gridare. Come mi inginocchiai accanto a lei ho pregato contro lo spirito Jezebel – uno spirito associato con falsa profezia . Quando ho fatto questo, gli occhi della donna lampeggiavano e mi guardavano dritto negli occhi con uno sguardo definito di rabbia. Avevamo bisogno di più sessioni. In quella che è stata consegnata di qualcosa di abbastanza “grande” e, come lei andò a casa disse: “Ora sono felice di Papa Francesco”.

Quando stava leggendo i messaggi lei ha dipinto un quadro religioso che credeva che era stato ispirato a dipingere. Lo appese in camera da letto di suo figlio. Dopo questo il ragazzo è stato disturbato ogni notte. I disturbi si fermarono dopo aver strappato la foto e la bruciò. Dopo di che il bambino ha ripreso a dormire tranquillamente.

Queste e altre cose sono la prova conclusiva per me che i “messaggi” di Maria Divina Misericordia sono ispirati dal demonio.

Questa signora è una delle quattro persone che mi hanno contattato perché avevano problemi spirituali attraverso la lettura di questi cosiddetti messaggi. Un’altra persona mi ha detto che aveva bisogno del mio aiuto perché “si sentiva male “, un altro mi ha detto che era stato “attaccato” quando ha deciso di smettere di leggere i messaggi.

Queste e altre cose sono la prova conclusiva per me che i “messaggi” di Maria Divina Misericordia sono ispirati dal demonio.

Il Piano Diabolico di Satana Rivelato in un Esorcismo per Distruggere la Chiesa

Durante un esorcismo il Sacerdote chiede alla santissima vergine di obbligare il demonio a dire la verità sui suoi piani. L’esorcismo è stato condotto l’11 Febbraio 2013.

Esorcista: Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di dire la verità su quanto sta accadendo alla Chiesa di Cristo.

Lucifero: Noooooo, quella là nooooo! Il solo sentir pronunciare il Suo Nome è per me e per noi demòni un tormento infinito. Non voglio parlareeeeeeeeee, ma l’Alta Dama mi obbliga a risponderti, prete schifoso!
La Chiesa Cattolica è sotto attacco! Le potenze delle tenebre sono scatenate contro la Sposa di quello che abbiamo appeso alla Croce. È l’ultimo assalto che stiamo portando alla sua Chiesa. Le dimissioni del Pontefice, prese in piena libertà e coscienza, aprono la strada al nostro ultimo attacco frontale.
Quello lassù sta per ritornare sulla terra, non so né il dove né il quando, ma sento che quel giorno è molto, molto, molto vicino. Le mie stesse forze vanno sempre più affievolendosi, pertanto devo concentrarmi e ricuperare tutte le energie per convogliare i miei miliardi di demòni contro la Sede Apostolica.
Non basta la corruzione, non basta l’avidità di denaro, non basta suscitare gli scandali, bisogna condurre una battaglia che abbia come esito finale la distruzione della cosiddetta Chiesa di Roma.

Esorcista: Nel nome di Cristo, dimmi cosa vuoi fare contro la dolce Sposa di Dio.

Lucifero: Sono duemila anni che noi angeli decaduti, con l’aiuto di uomini di Chiesa e di politicanti da strapazzo, cerchiamo di colpire mortalmente quella tremenda invenzione del Nazareno. Purtroppo non ci siamo ancora riusciti, perché essa appartiene all’Onnipotente.
Tutti i nostri sforzi risultano vani, perché le porte dell’Inferno, come quel Crocifisso disse, non prevarranno. Ma noi non ci arrendiamo. Continueremo a colpirla, a ferirla, a farla sanguinare, anche grazie a chi, dall’interno di essa, si è consegnato nelle nostre mani.
Dobbiamo arrivare ad occupare il trono del Vicario di quello inchiodato alla Croce. Con le buone o con le cattive. Costi quel che costi.
Stiamo lavorando a spopolare i seminari, a far chiudere i conventi, ma non riusciamo a far smettere quelle donne e quegli uomini, rinchiusi dietro una grata, di pregare. Ancora ci sono giovani che si dedicano alla preghiera nel silenzio di quei monasteri. Maledetti! Quanto ci fanno male quelle vite donate all’Altissimo.

Esorcista: In nome di Dio Onnipotente, ti ordino di dirmi cosa stai cercando di fare e di organizzare.

Lucifero: Nooooooo! Non te lo dicooooooo!

Esorcista: Ti ordino per il Sangue Preziosissimo di Cristo di dirmi quanto ti ho chiesto.
Lucifero: Quello lassù è stanco dei vostri peccati, è disgustato dell’azione degli uomini, è deluso dall’agire delle donne. Siete affogati nel peccato. La maggior parte dell’umanità è mia, morta spiritualmente, e non riesce a risollevarsi. Ormai molti Cardinali, Vescovi, Sacerdoti sono in totale dissenso rispetto alla Tradizione della vostra Chiesa, sono in disaccordo sul conservatorismo papista. E dietro il progressismo, dietro certe aperture post-conciliari ci siamo noiiiiiiiii! Perché vogliamo la confusione, la dissociazione, la divisione dentro e fuori la Sede petrina, come la chiamate voi.
Continuate pure a credere che tutto sia una favola pretigna, così il numero di quelli che precipitano qui all’Inferno aumenterà sempre più. Ormai non si contano più.

Esorcista: Nel nome dei Santi Martiri, di san Pio, di santa Bernadette, di’ la verità sul futuro della Chiesa di Roma.

Lucifero: Non conosco il domani. Questo lo conosce solo Lui. Non so cosa accadrà tra un istante, perché lo sa solo Lui. Non prevedo eventi, ma solo il presente.
Sono un perdente, uno che si è ribellato e ha perso tutto. Ho perso il Paradiso. Per sempre. Ma ho un obiettivo: trascinare quante più anime possibile nel mio regno di tormento. Voglio vendicarmi della mia cacciata dal Paradiso con lo strappargli anime. È questa la mia eterna vendetta.
Io non sono eterno, sono creatura proprio come voi, ma molto più forte di voi, molto più potente, più abile, più astuto. Sfrutto la mia astuzia per rovinarvi.
Posso dirti, brutto pretaccio, che provocheremo un attacco terribile contro la Chiesa romana, faremo tremare le sue mura, ma non scalfiremo la sua stabilità.
Abbiamo fatto nascere la crisi economica per impoverire la popolazione mondiale, scoraggiare chi prega e infondere il veleno dell’allontanamento da Lui.
Non lasciamo nulla di intentato pur di separare la creatura dal suo Creatore. Tutto ciò che può rovinarvi eternamente lo attuiamo.
Ma ora ci stiamo concentrando sulla Chiesa e, sino a quando il nostro lavoro distruttore non sarà compiuto, non le daremo pace.
Ho chiesto degli anni a Quello lassù. Ora è il nostro tempo, quindi siamo scatenati, ben sapendo che il periodo concesso sta per terminare.
Sento il tuono dell’Onnipotente che mi ricorda il mio nulla e l’obbedienza che, anche contro la mia volontà, gli devo.
Quel papa della Rerum Novarum vide, mentre celebrava la Messa, i demòni fuoriuscire dalle viscere della terra e diffondersi dappertutto. Così scrisse quell’odiosa preghiera al Principe delle Milizie celesti, che noi, però, abbiamo fatto abolire al termine della celebrazione.
Oggi la terra è completamente invasa dai miei angeli decaduti e, se riusciste a vedere con gli occhi dello spirito, vi accorgereste che è tutto buio. Totalmente buio. Se vedeste i mostri infernali aggirarsi per il mondo, morireste di paura per la forma orribile che hanno. Eppure non ci credete.

Esorcista: Nel nome della Santissima Trinità, dimmi cosa hai in mente di fare contro l’umanità.

Lucifero: Distruggerla con tutte le mie forze. Ridurla in schiavitù. In una parola: dannarla.
Devo provocare guerre, devastazioni, catastrofi, portandovi all’esasperazione e alla bestemmia. La crisi devo aggravarla, ridurre in miseria sempre più persone, conducendole alla disperazione di non potersi liberare.
Poi devo trasformare radicalmente la vostra cosiddetta società civile in una grossa rolla per porci. Vi ci faccio sguazzare dentro, per poi perdervi all’Inferno.
I miei servi sono già all’opera, molti devono fare il lavoro sporco che io ho comandato loro di fare, sino alla fine.
La terra deve essere un enorme cimitero, dove i pochi sopravvissuti saranno costretti ad adorarmi e servirmi come un dio. È questo il mio fine: essere dio al posto di Lui. Molti mi celebrano il culto, altri mi invocano, altri ancora mi adorano. Ma non sanno che sono già dannati. Per una manciata di euro e qualche piacere si concedono a me, finendo per consegnarsi ai miei artigli.
Vedrete cosa farò alla vostra Chiesa, che scisma provocherò, peggiore di quelli passati. Vedremo quanti sono dalla Sua parte e quanti dalla mia.
Il tempo sta per finire e io sono tutto preso dall’aumentare il numero di coloro che passano dalla nostra parte. Tutti devono riconoscermi come unico signore, anche se sono un nulla.

Esorcista: Nel nome di santa Gemma Galgani, di santa Teresa di Gesù Bambino, di santa Maria Goretti, cosa dobbiamo fare per vincerti e salvarci l’anima?

Lucifero: Noooooo! Non voglio parlareeeeeee!
Quello lassù mi costringe a risponderti.
La preghiera del Rosario, quella corona maledetta che tante anime ci strappa, è potentissima contro di noi, è un martello che ci schiaccia.
Ritornate in Chiesa, confessatevi settimanalmente e comunicatevi spesso. Controllatevi, sopportatevi reciprocamente i difetti. Amatevi e fate risplendere in voi la luce della Fede. La pace l’otterrete solo con la corona tra le mani, solo con la comunione frequente. Andate a Messa, con devozione e rispetto, a costo di qualunque avversità. Essa e solo essa può salvarvi dalla dannazione eterna. È uno scudo potente contro l’Inferno, contro le tentazioni, contro le seduzioni del Male.
Pregate per papa Benedetto: ha sofferto molto per i peccati compiuti nella Chiesa; il peso degli stessi lo ha indebolito nel fisico e nell’anima, ma non l’ho vinto.
Pregate per i Cardinali, molti dei quali sono miei, pregate per i Vescovi, che ormai vanno per conto loro. Pregate per i Sacerdoti: hanno bisogno del sostegno delle vostre preghiere. Pregate per i nemici, gli amici, gli sconosciuti, i lontani, e Lui si ricorderà di voi.
Quella lassù è triste perché vede ogni giorno molti suoi figli precipitare all’Inferno, nonostante le sue continue apparizioni, a cui non crede quasi nessuno.
Le sue lacrime, versate per lo stato pietoso in cui molte anime vivono, stanno per terminare e lasceranno spazio ai castighi del Cielo

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“IL TEMPO STA’ PER FINIRE”: LUCIFERO COSTRETTO A DIRE LA VERITA’ IN UN ESORCISMO

Esorcismo Lucifero costretto a dire la verità sui suoi piani diabolici
Nel periodo difficile che sta attraversando la Chiesa e l’umanità intera, a causa di guerre divisioni ingiustizie, prevaricazioni, omicidi , aborti, divorzi, matrimoni e adozioni  gay, domandiamoci chi è l’artefice di tanto male, chi è che tira le fila? Se non il divisore, l’omicida , il menzoniero per natura, cioè il demonio.
A tal proposito riportiamo la confessione fatta da Lucifero, durante un esorcismo, che lascia sbigottiti e sgomenti, qualora le sue parole risultassero confermate nel prossimo futuro. L’esorcismo ha avuto luogo subito dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI.
Ecco il testo integrale:

ESORCISTA: Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di dire la verità su quanto sta accadendo alla Chiesa di Cristo?

LUCIFERO: ” Noooooo, Quella là nooooo!
Il solo sentire pronunciare il Suo Nome è per me e per noi demoni, un tormento infinito.

Non voglio parlareeeeeeeeee, ma l’Alta Dama mi obbliga a risponderti Prete schifoso!
La Chiesa Cattolica è sotto attacco! Le potenze delle tenebre sono scatenate contro la Sposa di quello che abbiamo appeso alla Croce. E’ l’ultimo assalto che stiamo portando alla sua Chiesa. Le dimissioni del Pontefice, prese in piena libertà e coscienza, aprono la strada al nostro ultimo attacco frontale.

Quello lassù sta per ritornare sulla terra, non so né il dove e né il quando, ma sento che quel giorno è molto, molto, molto vicino. Le mie stesse forze vanno sempre più affievolendosi, pertanto, devo concentrarmi e recuperare tutte le energie per convogliare i miei miliardi di demoni contro la Sede Apostolica.

Non basta la corruzione, non basta l’avidità di denaro, non basta suscitare gli scandali, bisogna condurre una battaglia che abbia come esito finale la distruzione della cosiddetta Chiesa di Roma.

ESORCISTA: Nel nome di Cristo, dimmi cosa vuoi fare contro la dolce Sposa di Dio?

LUCIFERO: Sono duemila anni che noi angeli decaduti con l’aiuto di uomini di Chiesa e di politicanti da strapazzo, cerchiamo di colpire mortalmente Quella tremenda Invenzione del Nazareno. Purtroppo non ci siamo ancora riusciti, perchè essa appartiene all’Onnipotente.

Tutti i nostri sforzi risultano vani, perchè le porte dell’inferno, come Quel crocefisso disse, non prevarranno. Ma noi non ci arrendiamo. Continueremo a colpirla, a ferirla, a farla sanguinare, anche grazie a chi, dall’interno di essa, si è consegnato nelle nostre mani.

Dobbiamo arrivare ad occupare il trono del Vicario di Quello inchiodato alla croce. Con le buone o con le cattive. Costi quel che costi.

Stiamo lavorando a spopolare i seminari, a far chiudere i conventi, ma non riusciamo a far smettere quelle donne e quegli uomini, rinchiusi dietro una grata, di pregare. Ancora ci sono giovani che si dedicano alla preghiera nel silenzio di quei monasteri. Maledetti! quanto ci fanno male quelle vite donate all’Altissimo.

ESORCISTA: In nome di Dio Onnipotente, ti ordino di dirmi cosa stai cercando di fare e di organizzare?

LUCIFERO: Nooooooo! Non te lo dicooooooo!

ESORCISTA: Ti ordino per il Sangue Preziosissimo di Cristo, di dirmi quanto ti ho chiesto?

LUCIFERO: Quello lassù è stanco dei vostri peccati, è disgustato dell’azione degli uomini, è deluso dall’agire delle donne. Siete affogati nel peccato. La maggior parte dell’umanità è mia, morta spiritualmente e non riesce a risollevarsi.

Alcuni uomini di Chiesa sono in totale dissenso rispetto alla Tradizione della vostra Chiesa, sono in disaccordo sul conservatorismo papista.

E dietro il progressismo, dietro certe aperture post conciliari ci siamo noiiiiiiiii! Perchè vogliamo la confusione, la dissociazione, la divisione dentro e fuori la Sede petrina, come la chiamate voi.

Continuate pure a credere che tutto è una favola pietrina, cosi il numero di quelli che precipitano qui all’inferno aumenterà sempre più. Ormai non si contano più.

ESORCISTA: Nel nome dei Santi Martiri, di San Pio, di Santa Bernadette, di la verità sul futuro della Chiesa di Roma?

LUCIFERO: Non conosco il domani. Questo lo conosce solo Lui. Non so cosa accadrà tra un istante, perchè lo sa solo Lui. Non prevedo eventi, ma solo il presente.

Sono un perdente, uno che si è ribellato ed ha perso tutto. Ho perso il paradiso. Per sempre. Ma ho un obiettivo: trascinare quante più anime possibili nel mio regno di tormento. Voglio vendicarmi della mia cacciata dal paradiso, con lo strappargli anime. E’ questa la mia eterna vendetta.

Io non sono eterno, sono creatura proprio come voi, ma molto più forte di voi, molto più potente, più abile, più astuto. Sfrutto la mia astuzia per rovinarvi.

Posso dirti, brutto pretaccio, che provocheremo un attacco terribile contro la Chiesa romana, faremo tremare le sue mura, ma non scalfiremo la sua Stabilità.

Abbiamo fatto nascere la crisi economica per impoverire la popolazione mondiale, scoraggiare chi prega e infondere il veleno dell’allontanamento da Lui.

Non lasciamo nulla di intentato pur di separare la creatura dal Suo Creatore. Tutto ciò che può rovinarvi eternamente lo attuiamo.

Ma ora ci stiamo concentrando sulla Chiesa e sino a quando il nostro lavoro distruttore non sarà compiuto non le daremo pace.

Ho chiesto degli anni a Quello lassù. Ora è il nostro tempo, quindi siamo scatenati, ben sapendo che il periodo concesso sta per terminare.

Sento il tuono dell’Onnipotente che mi ricorda il mio nulla e l’obbedienza che, anche contro la mia volontà, gli devo.

Quel papa della “Rerum Novarum”, vide, mentre celebrava la Messa, i demoni fuoriuscire dalle viscere della terra e diffondersi dappertutto. Cosi scrisse quell’odiosa preghiera al Principe delle Milizie celesti, che noi, però, abbiamo fatto abolire al termine della celebrazione.

Oggi la terra è completamente invasa dai miei angeli decaduti, e se riusciste a vedere con gli occhi dello spirito, vi accorgereste che è tutto buio. Totalmente buio.

Se vedeste i mostri infernali agirarsi per il mondo morireste di paura per la forma orribile che hanno. Eppure non ci credete.

ESORCISTA: Nel nome della Santissima Trinità dimmi cosa hai in mente di fare contro l’umanità?

Lucifero: Distruggerla con tutte le mie forze. Ridurla in schiavitù. In una parola : Dannarla.
Devo provocare guerre, devastazioni, catastrofi, portandovi all’esasperazione e alla bestemmia.
La crisi devo aggravarla, ridurre in miseria sempre più persone, conducendole alla disperazione di non potersi liberare.

Poi devo trasformare radicalmente la vostra cosiddetta società civile in una grossa rolla per porci. Vi ci faccio sguazzare dentro, per poi perdervi all’inferno.

I miei servi sono già all’opera, molti devono fare il lavoro sporco che io ho comandato loro di fare, sino alla fine.

La terra deve essere un enorme cimitero, dove i pochi sopravvissuti saranno costretti ad adorarmi e servirmi come un dio. E’ questo il mio fine: essere dio al posto di Lui.

Molti mi celebrano il culto, altri mi invocano, altri ancora mi adorano. Ma non sanno che sono già dannati. Per una manciata di euro e qualche piacere si concedono a me, finendo per consegnarsi ai miei artigli.

Vedrete cosa farò alla vostra Chiesa, che scisma provocherò, peggiore di quelli passati. Vedremo quanti sono dalla Sua parte e quanti dalla mia.

Il tempo sta per finire ed Io sono tutto preso dall’aumentare il numero di coloro che passano dalla nostra parte. Tutti devono riconoscermi come unico signore, anche se sono un nulla.

ESORCISTA: Nel nome di Santa Gemma Galgani, di Santa Teresa di Gesù Bambino, di Santa Maria Goretti, cosa dobbiamo fare per vincerti e salvarci l’anima?

LUCIFERO: Noooooo! Non voglio parlareeeeeee!
Quello lassù mi costringe a risponderti.
La preghiera del Rosario, quella corona maledetta che tante anime ci strappa, è potentissima contro di noi, è un martello che ci schiaccia.

Ritornate in Chiesa, confessatevi settimanalmente e comunicatevi spesso. Controllatevi, sopportatevi reciprocamente i difetti. Amatevi e fate risplendere in voi la luce della Fede. La pace l’otterrete solo con la corona tra le mani, solo con la comunione sovente.

Andate a Messa, con devozione e rispetto, a costo di qualunque avversità. Essa e solo essa può salvarvi dalla dannazione eterna. E’ uno scudo potente contro l’inferno, contro le tentazioni, contro le seduzioni del Male.

Pregate per Papa Benedetto, ha sofferto molto per i peccati compiuti nella Chiesa, il peso degli stessi lo ha indebolito nel fisico e nell’anima, ma non l’ho vinto.

Pregate per i Cardinali,  pregate per i Vescovi, ormai alcuni vanno per conto loro.

Pregate per i sacerdoti hanno bisogno del sostegno delle vostre preghiere. Pregate per i nemici, gli amici, gli sconosciuti, i lontani, e Lui si ricorderà di voi.

Quella lassù è triste perchè vede ogni giorno molti suoi figli precipitare all’inferno, nonostante le sue continue apparizioni, a cui non crede quasi nessuno.

Le sue lacrime versate per lo stato pietoso in cui molte anime vivono, stanno per terminare e lasceranno spazio ai castighi del Cielo”.

FONTE: gloria.tv/media,

Esorcismo 11/02/2013

Quel sonetto mariano composto dal diavolo!

Quel sonetto mariano composto dal diavolo…!

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Una singolare esperienza negli Esorcismi: il Diavolo costretto a tessere gli elogi della Vergine Immacolata, persino componendo per lei un sonetto di alta ‘mariologia’.
Tutti gli esorcisti sanno quanto sia efficace, durante gli Esorcismi, invocare la Vergine, per ragioni ben note che il Demonio stesso è stato costretto a rivelare. Infatti, talvolta Dio obbliga il Diavolo a dire la verità.
Vediamo come in qualche occasione questi sia diventato un ottimo apologista della Madonna.
Un giorno Padre Candido, il famoso esorcista della “Scala Santa” a Roma, interrogò il Demonio: “Come mai reagisci di più quando invoco la Madonna che quando invoco Gesù?”. Ecco la risposta: “Perché sono più umiliato ad esser vinto da una semplice creatura”.
Un’altra volta un esorcista bresciano, don Faustino Negrini, impose al Demonio di dire che cosa lo spaventa di più in Maria. Il Diavolo rispose: “Perché è la più umile di tutte le creature, mentre io sono il più superbo. È la più ubbidiente e io sono il più ribelle. È la più pura e io sono il più sozzo”.
A mia volta, dopo aver ricordato a Satana questa sua ultima risposta, in cui la Vergine veniva esaltata come la più umile, la più ubbidiente e la più pura di tutte le creature, gli comandai che mi dicesse quale è la quarta virtù per cui ha tanta paura della Madonna. Subito mi rispose: “È la sola creatura che mi vince sempre, perché non è mai stata sfiorata dalla più piccola ombra di peccato”.
La forza di Maria contro Satana, dovuta alle quattro virtù elencate, è un modello anche per noi. Non sappiamo i piani di Dio su Maria, per preparare la ‘parusia’; ma sappiamo l’aiuto che ella ci dà ora, come madre nostra in ordine alla salvezza; quindi, in particolare, in ordine alla lotta contro il peccato.
L’inimicizia tra la Donna dell’Apocalisse e il Drago perdura sempre e la lotta è senza tregua. Paolo è molto chiaro al riguardo: “Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del Diavolo. La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6, 11-13).
L’opposizione inconciliabile della Vergine Immacolata al Diavolo tentatore ci dice come il ricorso a lei nelle tentazioni del Male e nelle prove della vita ci invita a confidare nel potere d’intercessione di Maria.
Un sonetto mariano composto dal Diavolo
Nel 1823, ad Ariano Irpino (Avellino), due celebri predicatori domenicani – p. Cassiti e p. Pignataro – furono invitati ad esorcizzare un ragazzo. Allora si discuteva ancora fra i teologi sulla verità dell’Immacolata Concezione, che fu poi proclamata dogma di fede trentun anni dopo, nel 1854. Ebbene, i due frati imposero al Demonio di dimostrare che Maria era Immacolata; e per di più – da bravi ‘buffoni’ napoletani – gli ingiunsero di farlo mediante un sonetto, una poesia di quattordici versi endecasillabi, a rima obbligata. [E si noti che l’indemoniato era un ragazzino di appena dodici anni, per di più analfabeta]. Subito Satana pronunciò questi versi:
“Vera Madre son io di un Dio che è Figlio
e son figlia di Lui benché sua Madre.
Ab aeterno nacque Egli ed è mio Figlio,
nel tempo io nacqui eppur gli sono Madre.
Egli è il mio Creator ed è mio Figlio,
son io sua creatura e gli son Madre.
Fu prodigio divin l’esser mio Figlio
un Dio eterno, e me aver per Madre.
L’esser quasi è comun, tra Madre e Figlio,
perché l’esser dal Figlio ebbe la Madre
e l’esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.
Or se l’esser dal Figlio ebbe la Madre,
o s’ha da dir che fu macchiato il Figlio
o senza macchia s’ha da dir la Madre”.
Pio IX si commosse quando lesse questo sonetto, che gli fu presentato in occasione della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria.

di Padre Gabriele Amorth

UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L’INFERNO

esorcismo

ESTRATTI DELL’ESORCISMO DEL 7 AGOSTO 1979
E = ESORCISTA
V = VERDI GARANDIEU
E: In nome della Madre della Chiesa, in nome di tutti i Papi e soprattutto del Santo Padre, il Papa Paolo VI, e di tutti i preti esorcisti, dì la verità e solo la verità, di quanto la Madre di Dio vuol dirci oggi tramite te, Verdi Garandieu!
V: (respiro faticoso) Ebbene! è la volontà dell’Altissima e della Trinità che sia pubblicato questo libretto di Verdi. Ora è già pubblicato in lingua tedesca. Ma come abbiamo detto, dev’essere tradotto anche nelle altre lingue nelle quali il primo libro “AVVISI” esce o è stato pubblicato, senza indugio… VERDI È IMPORTANTE; SEMBRA ESSERE UN LIBRETTO INSIGNIFICANTE, PESANTISSIMO, INVECE CONTIENE MOLTO ED È VERAMENTE VOLUTO DAL CIELO! Su di esso è la benedizione del Cielo, sia sul libretto sia sull’editore, come pure su tutti i collaboratori di questo lavoro, compreso il tipografo. Ecco!
Potrete ora raccogliere critiche a questo proposito, essere criticati fino a sanguinare e ad essere completamente straziati e calpestati. MA QUESTO LIBRETTO HA UN VALORE IMPAREGGIABILE! ESSO SALVERÀ MOLTE ANIME, anche se non doveste vederlo. È molto utile anche per anime che non si convertono immediatamente, perché Verdi, ossia le sue dichiarazioni, penetrano nell’anima. Esse vi entrano, anche se il lettore non vuole, o non vorrebbe rendersene conto. Inquietano. Penetrano in profondità e in un certo senso tormentano, anche quando costui fa di tutto per difendersi, supponendo che non lo getti nel primo cestino, prima di leggerlo. Ma comunque la presentazione è tale che anche quelli che sulle prime vorrebbero non aver niente a che fare con tutto questo, finiscono lo stesso per ficcarvi il naso, al momento opportuno…
E: In nome di tutti i vescovi e preti!
V: Devi dire: e della Chiesa! Perché è prima per la Chiesa e per i preti. LEI (indica in alto) c’incarica oggi di dire, poiché ci incitate a farlo, che dev’essere detto ancora qualcosa, e che qui vi è la potenza del vescovo: anche se non doveste vedere nessun frutto coi vostri occhi e se raccoglieste solo cose negative, ha nondimeno per il Cielo un valore di un’incredibile, di un’incomparabile ricchezza, più di quanto possiate prevederlo e supporlo. ESSI (indica in alto) hanno un tempo voluto e programmato che questo VERDI potesse abitare nell’ossessa per parecchi anni, perché è stato sempre nel loro piano che fosse pubblicato questo libretto. Certo, e pubblicato anche nel libro “AVVISI” (edizione francese), ma questo libretto a parte è una buona edizione perché costa meno, si legge correntemente e si deve leggere meno a lungo. Eppure si ha cio che si merita quando lo si legge. È stupido pero… Ah! Non voglio dirlo!
E: Continua a parlare! Che cosa è stupido? Continua a parlare in nome dell’Altissima, Madre della Chiesa…!
V: È stupido pero che non sia stato dieci o vent’anni prima. Un libretto simile avrebbe allora infiammato più d’oggi. Ma anche oggi deve avere la missione di produrre i suoi frutti nei cuori, di trasformarli e di scuoterli. Per questo… Non voglio parlare!
E: Continua a dire la verità, in nome della Chiesa, della Madre della Chiesa!
V: Per questo dev’essere pubblicato appunto nelle stesse lingue dell’altro libro “AVVISI” che si pubblica ora o è stato già pubblicato.
E: Continua a parlare in nome dell’Altissima!
V: Sarebbe meglio con 1’Imprimatur, ma non 1’avete ottenuto.
E: Di la verità e solo la verità! La Madre di Dio vuole che dica chiaramente al vescovo dove egli va, dove vanno i preti i quali dicono ora che li abbiamo diffamati con questo libretto, e che abbiamo in realtà reso cosi un cattivo servizio alla Chiesa, che gli dica che ci combattono? Dobbiamo dire la verità, dir loro dove vanno? Devo scrivere ad ogni vescovo per parlargli di questa distruzione oggi nella Chiesa?
V: Avresti fatto bene a scrivere questa frase: ” Tutti coloro che sono della luce e dello Spirito Santo riconosceranno la verità”.
E: Sara inserito nella prossima ristampa. Abbiamo lasciato ancora incompiute molte cose che forse non sono buone. Ma ringraziamo la Madre di Dio di questa indicazione. Di la verità e solo la verità! La Madre di Dio vuole ancora dirci altro su questo argomento?
V: È terribile vedere che anche i vostri vescovi abbiano preso vie cosi cattive. ESSI (indica in alto) sono addolorati e afflitti nel vedere che i vostri vescovi fanno successivamente, diciamo noi, marcia indietro, sempre più, e non hanno coraggio (grida), non hanno una goccia di coraggio, non hanno più verità ne assolutamente niente.
E: È la volontà di Dio, di la verità e solo la verità, che avverta ancora una volta i vescovi, molto fermamente? È la volontà della Madre di Dio?
V; È meglio che tu invii malgrado tutto il libretto a ciascuno e che li avverta ancora una volta, in nome di Cristo e della Croce, di far marcia indietro. Di loro che siamo in un pericolo gravissimo e che fra poco vedranno cio che si gioca…
PREGHIERA A SAN MICHELE ARCANGELO
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, vieni in nostro aiuto contro la malizia e le insidie del demonio; fa’, te ne preghiamo, che Dio eserciti su di lui il suo impero; e tu, Principe della milizia celeste, col divino potere incatena nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che vagano nel mondo per la rovina delle anime. Così sia!

Confessioni di un Prete Dannato all’Inferno
Verdi Garandieu

UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L’INFERNO

Per ordine della Santissima Vergine durante l’esorcismo fatto il giorno dell’Annunciazione
Numerosi preti hanno eseguito un esorcismo sull’ossessa svizzera continuamente tormentata dai demoni. Le testimonianze di dodici preti, tra cui tre dottori in teologia e in diritto canonico, esprimono la convinzione che i demoni, al momento degli esorcismi, sono costretti a mettere in guardia l’umanità in nome della Madre di Dio.
Chi nega 1’esistenza del diavolo e la possibilità della possessione, si mette in contraddizione con la dottrina formale de11a Chiesa e contesta fatti inconfutabili.

ESORCISMO DEL 5 APRILE 1978
CONFESSIONI DEL PRETE
DANNATO VERDI GARANDIEU

E = ESORCISTA
V = VERDI GARANDIEU (1)
Dopo 1’esorcismo di Leone XIII e numerose preghiere, il demonio si annunciò senza equivoco sicché fu scongiurato di dire solo cio che Dio gli ordinava di dire per mezzo di Maria, nel giorno della sua Annunciazione.

Verdi Garandieu, un prete dannato, é costretto a parlare
E: Devi parlare per la gloria di Dio e la salvezza delle anime, te 1’ordina San Vincenzo Ferrier, questo grande cacciatore d’anime, che tante anime ti ha strappato!
V: Non a me, non a me, ma al Vecchio (= Lucifero) (beffarda risata), non a me, non…
E: Le ha strappate all’inferno. Ha strappato le anime all’inferno col suo zelo.
(1) Dal 1975, dopo la prima constatazione della possessione nell’ossessa espiatrice, Verdi Garandieu si presenta come un prete dannato del XVII secolo, dei Pirenei. Nel testo dell’esorcismo sono annotate tra parentesi le reazioni del demonio VERDI (pianto, urla, ecc.), che si manifestano attraverso 1’ossessa.
V: Sono solo uno tra molti (risata); sono un disgraziato tra molti. Che sciocchezza (con voce forte), che sciocchezza ho dunque fatto! Ho condotto una vita veloce come il lampo! Perché non sono vissuto meglio? Perché non sono stato prete secondo la volontà di Dio, di LUI LASSÙ (gesto verso l’alto)? Perché non ho corrisposto alla sua grazia? Perché (con voce forte e piangendo) ho abbracciato il sacerdozio, se non ne ero capace, o se non mi sono mostrato pienamente capace di esercitare una funzione pesante, piena di responsabilità, di esercitarla come avrei dovuto esercitarla (piangendo…)?
E: Di la verità, Verdi Garandieu, in nome di Gesù Cristo, tutto per la sola gloria di Dio!
V: Ho peccato dando il cattivo esempio. Ho dato il cattivo esempio come anche oggi migliaia, decine di migliaia di preti danno il cattivo esempio. Non ho (respiro faticoso) impartito un buon insegnamento religioso.
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità, in nome di Gesù Cristo!
Dannato per la sua tiepidezza
V: Ho osservato più le gonnelle che i comandamenti di Dio. Sono stato condannato perché ero troppo tiepido. QUELLO DI LASSÙ (gesto verso l’alto) mi ha letteralmente detto: “Io ti vomiterò dalla mia bocca perché non sei né freddo né caldo”.
E: Parla, Verdi Garandieu, per la gloria di Dio, di quanto devi dire sulla tua vita!
V: La mia vita fu… Nella mia gioventù ero ancora buono (quasi piangendo). Ho (gridando amaramente) ancora corrisposto alla grazia in quel momento (piangendo di disperazione). Nella mia gioventù ho ancora corrisposto alla grazia, ma poi sono diventato tiepido. Mi sono inoltrato sempre più nella via larga. Ho abbandonato la via della virtù e non ho più corrisposto alla grazia. Allora sono caduto sempre più in basso. Forse, all’inizio, mi sono di nuovo confessato. Volevo ancora convertirmi; più d’una volta ho voluto ritornare indietro e combattere i miei difetti (con voce forte), ma…
E: Di la verità in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità!
V: …ma non vi riuscivo più, perché pregavo troppo poco… Ho pregato poco e troppo poco ho corrisposto alla grazia. Ero, come si dice, tiepido. Tiepido è già essere freddo, da tiepido a freddo il passo è brevissimo. Si dovrebbe essere caldi, caldi, ardenti, allora non accadrebbe ai preti cio che è avvenuto di me. Ma voi avete adesso migliaia, decine di migliaia, più di un milione di preti che sono come me, tiepidi e non… non (grida).
E: Di la verità!
V: …e non corrispondono più alla grazia, è quanto loro accadrà se non si convertono, non accolgono totalmente in loro il fuoco dello Spirito Santo e non lo lasciano agire, non sarà meglio di quanto è accaduto a me, Verdi. Sono molto infelice nell’inferno. Vorrei non essere mai vissuto. Soprattutto vorrei, se dovessi vivere, poter ritornare indietro e poter far meglio. Come vorrei far meglio! Come vorrei restare in ginocchio giorno e notte, pregando LUI LASSÙ (gesto verso 1’alto) e chiedere perdono; chiamerei in mio aiuto tutti gli angeli e tutti i Santi per non seguire di nuovo la via della perdizione. Ma (con voce forte), io, io (lamenti) NON POSSO PIÙ RITORNARE INDIETRO… NON POSSO PIÙ RITORNARE INDIETRO (gridando con voce sconvolgente) SONO DANNATO!
Gesù Cristo ha dato l’esempio della temperanza
I preti non sanno che vuol dire essere dannato. Essi (con disperazione) non sanno cio che è 1’inferno! Quasi tutti attualmente seguono la via della minore resistenza. Credono di dover vivere felici, di dover godere quanto si può godere nella vita. Credono comunque che oggi non si possono più cambiare 1’umanizzazione e il modernismo e che si deve camminare col proprio tempo; i superiori, i vescovi, i cardinali e i preti non danno esempio migliore. Prendono ancora magari cibi a una povera tavola, come Cristo stesso ha dato loro 1’esempio? Certo, Cristo, come lo si constata nella Bibbia, si è seduto a tavola e ha mangiato in cerimonie come matrimoni e talune feste. Ma 1’ ha fatto solo perché…
E: Di la verità e solo la verità, Verdi, di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!
V: Egli 1’ ha fatto, per cosi dire, per carità verso il prossimo, ma non ha mai mangiato molto. Ha sempre mangiato piuttosto frugalmente, e non parleremo dei momenti in cui non assisteva a feste. CRISTO HA SOFFERTO MOLTO LA FAME , PIÙ DI QUANTO SI PENSA. La Sacra Famiglia e gli Apostoli hanno sofferto molto la fame e digiunato, altrimenti non avrebbero ricevuto le grazie che sono state loro concesse.
Certo Cristo aveva già in Sé tutta la pienezza della grazia; non aveva più bisogno della grazia, in particolare non sarebbe stato necessario implorarla con la preghiera. Egli era la grazia e la luce in persona. Ma doveva dare 1’esempio agli apostoli e a tutta 1’umanità, in particolare (con voce forte) ai preti, vescovi, superiori, cardinali e al Papa.
Egli ha dato 1’esempio nel grado più completo, il migliore e il più perfetto, ma a che cosa è servito?
Ora i preti mangiano alle tavole più riccamente servite con “dessert”, vino e tutti i condimenti. A volte fanno anche bisboccia più di quanto lo consenta la loro salute, e credono addirittura che è del tutto normale quando si è vescovo o si ha un posto elevato.
Le cuoche che fanno da mangiare per i vescovi e queste autorità religiose, ed anche per certi preti, credono con la massima buona fede, che si deve portare in tavola questo e quello. “E un gran signore; è rivestito di alte dignità! Dovremmo vergognarci se non gli si servisse questo e quello”. Ma esse dimenticano che non è 1’imitazione di Cristo.
Sarebbe meglio per queste cuoche che facessero notare ai vescovi, preti, superiori o cardinali che Cristo ha dato 1’esempio della povertà, della povertà e della virtù. LUI LASSÙ (gesto verso 1’alto) vuole che si pratichi 1’imitazione di Cristo (con voce forte) e quanto è praticato oggi è tutt’altra cosa dell’imitazione.
È lo sfarzo, la bisboccia, la bella vita è il lusso fino al peccato. Il peccato non comincia solo quando comincia realmente. Il peccato comincia già quando non si insegna più la rinuncia e quando non la si pratica più. II peccato comincia già quando 1’uomo potrebbe rinunciare, ma non lo fa.
Certo, non comincia qui il peccato completo, nel suo vero senso. Ma la via che vi conduce comincia già quando si smette di praticare la rinuncia, quando non ci si vuol più sacrificare e quando si segue la via della minore resistenza. Allora la via che conduce al primo peccato, che sia veniale o che arrivi fino al peccato mortale, non è più molto lunga, perché noi giù (gesto verso il basso) abbiamo un immenso potere e facciamo sempre quanto possiamo. Ci si istruisce cosi bene, e anche noi, demoni umani, veniamo istruiti e guidati cosi bene che prendiamo sempre 1’uomo in tal modo o lo si può prendere meglio. Ma quando qualcuno non ha mai veramente bene…
E: Di la verità in nome di Gesù Cristo e solo la verità, Verdi Garandieu, solo la verità!
Le tappe della caduta
V: …quando qualcuno non ha mai veramente bene, perfettamente seguita la via di Cristo con la sua povertà e la sua virtù, la via della preghiera, della Croce, della rinuncia, del sacrificio, della virtù, quando omette solo una di queste cose o la trascura totalmente, noi cerchiamo allora di prenderlo da quel punto. Se è solo una fibra del suo abito, è pero già una fibra e col tempo possiamo avvelenare tutto il suo abito (lamenti). Non voglio più parlare.
E: Di la verità, Verdi Garandieu, per la gloria di Dio, sulla tua vita, sulla vita del prete come dev’essere! Di la verità per la gloria di Dio!
V: Il mio sacerdozio, 1’ ho… Forse, credevo allora di avere la vocazione, e volevo… Certo, intendevo diventare un buon prete, ma un prete, non bisogna mai dimenticarlo, un prete è in pericolo più di un laico di essere sedotto da noi giù (dall’inferno). Forse anche i laici corrono questo pericolo, soprattutto le anime privilegiate o quelli che ricoprono una carica importante. Ma un prete ha un’altissima consacrazione. E perché ha un’altissima consacrazione, e con essa può nuocere a noi giù (gesto verso il basso) nella maniera più devastatrice, ci scateniamo di più contro i preti che contro gli altri uomini. È quanto successe (piangendo), è quanto successe anche per me. Io pensavo…
E: Di la verità, Verdi, solo la verità in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità sulla tua vita!

Abbandono della preghiera
V: …Io pensavo: adesso sono prete. Ho raggiunto la mia meta. All’inizio ho esercitato ancora abbastanza bene il mio ministero, ma poi, poi, a un tratto trovavo ciò troppo monotono. Ho cominciato a trascurare la preghiera del Breviario. Prima non ho più recitato tutta la preghiera. Poi a poco a poco ho cominciato a non recitare più la preghiera, quando era una giornata faticosa o quando mi sembrava essere una giornata faticosa. Proprio all’inizio, la rimandavo e poi, tutt’a un tratto, arrivai a… Non voglio parlare.
E: Di la verità, Verdi, in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio! Di la verità sulla tua vita per avvertire i preti! Di la verità, solo la verità!
V: …e poi, tutt’a un tratto, arrivai a pensare: “Ah! queste noiose preghiere del Breviario! Queste preghiere sono lunghissime e prendono un tempo incredibile”, pensavo. Ma sarebbe stato meglio non pensarlo, perché questa sospensione della preghiera del Breviario mi fu fatale.
Quando smisi di recitarlo, caddi a poco a poco nel peccato. Ma quando sono caduto nel peccato, il peccato d’impurità, ho ovviamente smesso di dire la mia messa con raccoglimento, già non ero più in stato di grazia. La Bibbia , e tutto cio che vi si trova, era per me un rimprovero; i dieci comandamenti e il Nuovo Testamento erano per me un richiamo all’ordine, perché non li vivevo più nel loro senso più vero. Poiché tutto questo era per me un richiamo all’ordine, io non volevo più istruire i bambini come si deve e in profondità; infatti come avrei potuto inculcare loro il bene mentre già io stesso non lo vivevo più, e per questo devo dire… Non voglio parlare.
E: In nome di Gesù Cristo, in nome del Santissimo Sacramento dell’Altare di la verità e solo la verità sulla vita e la condotta del prete!
V: …per questo devo dire che come per me succede per la maggior parte dei modernisti e umanisti, e quali che siano i nomi che portano oggi. Come vogliono predicare ai bambini e ai laici qualcosa che essi stessi non vivono più? Come vogliono ridare al mondo cio che essi stessi non hanno più, cio che non è nel più intimo di loro stessi? Dovrebbero mentire (lamenti). Non voglio…
E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, del Santissimo Sacramento dell’altare, solo la verità per la gloria di Dio e per la guida dei preti!
V: i loro cuori sono diventati luoghi malfamati, in molti, in molti più di quanto lo si pensi. E, quando non sono ancora diventati luoghi malfamati, sono in ogni caso già tarlati. Ma come mela in cui abita già un verme, può rimanere col tempo una mela intera, succosa, intatta e diffondere il suo migliore profumo!
Lo può solo un prete che vive egli stesso la virtù e ne dà 1’esempio agli altri. Se i preti attuali, come lo dovrebbero, dessero ancora 1’esempio della virtù alla gioventù e al mondo, avreste un mondo mille volte migliore di quello che avete. Come diffondere il bene se non 1’ ho in me? Come parlerò dello Spirito Santo, se io stesso sono contento di non ascoltarlo, perché ho già lasciato la via che…
E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo, Verdi Garandieu!
Indifferenza verso il Santo Sacrificio della Messa
V: …perché ho già lasciato la via che lo Spirito Santo mi ha tracciata e mi prescriveva! È terribilmente tragico, molto più di quanto voi uomini possiate pensarlo. È tanto più tragico in quanto un prete (piangendo) che non da più il buon esempio ed è sul punto di lasciare la via della virtù trascina con sé una massa di gente o in ogni caso parecchi, e questo comincia anche alla Santa Messa. Dall’inizio alla fine un prete non celebrerà la S. Messa con profondità e pietà se la sua condotta sacerdotale non vi è conforme. Egli arriverà anche, in ogni caso capitò a me… (quasi piangendo).
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo e della Santissima Vergine…!
V: …egli arriverà fino a provare ripugnanza per la Messa , fino a preferire che essa non esista. E tuttavia, perché è prete, la dice, deve celebrarla dinanzi alla gente. Forse, nel mio caso, la Santa Ostia era ancora consacrata, e lo è ancora con migliaia e migliaia di preti che vi credono ancora, perché Dio è misericordioso, perché i fedeli vengono con pietà nel cuore, e non possono sapere cio che sono i cuori dei preti, ma, ma (con voce esortante) guai, guai…
E: Di la verità e solo la verità, Verdi Garandieu, in nome di Gesù Cristo, solo la verità!
Adattamento della Dottrina a una vita facile
V: …Guai (con voce seria), guai ai preti che non dicono cio che dovrebbero dire, che non vivono più cio che dovrebbero vivere e insegnano ai fedeli a seguire false vie. Sarebbe meglio… sarebbe meglio che ciascuno di loro dicesse pubblicamente sul pulpito dinanzi a tutti i fedeli: “Perdonatemi, ho peccato! Non sono sulla via della virtù! Pregate per me affinché mi riprenda e di nuovo possa insegnarvi il buon modo di vivere nel senso più vivo”.
Ecco quanto farebbe meglio a dire. Sarebbe un atto di umiltà e noi non avremmo più questo potere su di loro, anche se una parte di gente li disprezzasse. Essa avrebbe malgrado tutto, infine, nel più profondo di se stessa, un’alta stima per questo prete. Sarebbe, comunque, una via migliore della via dell’ipocrisia e della perfidia (proferendo a stento le parole).
Ha un senso stare in piedi, avanti, celebrare la messa di fronte al popolo e dire: “Dio perdonerà (respiro faticoso), andate da Lui. Egli vi comprende, andate dal Padre. Egli è il Padre di Luce : se siete nelle tenebre, comprenderà e vi accoglierà di nuovo nella grazia e nell’amore”.
Tutti questi preti dimenticano che sono necessarie certe cose perché questo Padre di Luce prenda di nuovo nelle sue braccia questi preti o questi fedeli che sono caduti. Certo, li prende di nuovo, ma è necessario il pentimento e non solo è necessario il pentimento, perché la riparazione fa anche parte del pentimento e della confessione. Se voglio migliorarmi, devo prima estirpare queste vie che conducono al peccato e mi sono fatali.
Devo prima cominciare nel più intimo di me stesso, e solo dopo posso essere un modello per gli altri, in tutta la profondità voluta. Si potrebbe dire in poche parole, predicare alla luce dello Spirito Santo cio che devo predicare, cio che sono incaricato di predicare e che sarebbe dinanzi a QUELLO DI LASSÙ… (gesto verso 1’alto)… (respiro faticoso).
Si parla solo dell’amore del prossimo ma non si parla più dell’amore di Dio
Si parla troppo dell’amore del prossimo e si dimentica che 1’amore del prossimo deriva solo dal perfetto amore di Dio. Perché parlare sempre di amore del prossimo, di riconciliazione e di reciproca comprensione se si dimentica il principale comandamento a questo proposito? Il primo è il più grande comandamento è: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze”…
E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!
V: (lamenti) …e solo dopo viene “e il prossimo tuo come te stesso”. Se questi preti, ognuno di loro, facessero la pace con QUELLO DI LASSÙ (gesto verso 1’alto), il che dovrebbero peraltro fare, se volessero amarLo, 1’amore del prossimo verrebbe da sé stesso e ne deriverebbe. È, è una… Non voglio parlare!
E: Di la verità, Verdi Garandieu, in nome… per la gloria di Dio, in nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nient’altro che la verità e solo la verità!
V: …è una messinscena, completamente riuscita, della Massoneria il dire sempre: amore del prossimo, vivere nella carità, riappacificarsi 1’un 1’altro, perdonarsi e sostenersi a vicenda. E dove arrivano? Dove si arriva con questo sostegno e questa riconciliazione? Guardate la quotazione dei suicidi!
Se questi uomini vedessero dov’e davvero il principale comandamento!
Certo, è detto nel primo e più grande comandamento: “E il prossimo tuo come te stesso”, ma cio viene dopo: “Amerai il Signore Dio tuo”. Non si può davvero chiamare amore quello che questi preti vivono da anni, questi preti che non sono mai ancora vissuti cosi male come adesso. Si deve cominciare soltanto qui. Si deve praticare di nuovo il principale comandamento e le prime frasi totalmente, senza limiti.
E allora questo “il prossimo tuo come te stesso” sarà incluso da sé stesso. Tutti i comandamenti in modo generale sono inclusi in questo principale comandamento. Se lo si osservasse, non si sarebbe costretti a parlare sempre di carità, d’amore del prossimo, di tentativi di riconciliazione e non so che cosa. Tutto questo sarebbe compreso nella sola visione di un’erba o di un ramo verdi, ma nulla di simile accade. Si discute solo e si parla sempre di assemblee ecclesiastiche e di conferenze episcopali.
Perfino al vertice, a Roma, non si fa che parlare, dibattere, discutere, esaminare, fare adottare e ancora blaterare, sopprimere ancora qualcosa e lasciarla ancora passare, sicché infine sono state soppresse e lasciate passare tante cose che cio non può assolutamente più durare, dinanzi a LUI LASSÙ (gesto verso l’alto). Perché LUI LASSÙ non è soltanto misericordia, ma è anche giustizia infinita quanto misericordia. Questo, io l’ ho visto, io (piangendo), io, Verdi, Verdi. Ho dovuto farne 1’esperienza io stesso. Se avessi solo…
E: Garandieu, di la verità, solo la verità in nome di Gesù Cristo e della Santissima Vergine Maria!
Il vero amore del prossimo è strappare le anime dall’inferno col sacrificio
V: …se solo fossi vissuto meglio! Se avessi praticato la virtù! Se solo avessi pregato di più! Se solo avessi fatto penitenza! Se solo avessi cercato di amarlo, LUI LASSÙ! se solo avessi detto: “Io ti seguo in croce. Dammi croci per le mie pecore, per quanto posso sopportarle, affinché ti segua”. Tutto questo, ho dimenticato di dirlo. Tutto questo ho dimenticato di dirlo quando ho smesso di volerlo dire! E anche la maggior parte dei preti d’oggi dimentica di parlare dell’imitazione di Cristo, della via della Croce, e di dire che si deve fare penitenza ed espiare per gli altri affinché non si perdano. Questo non è detto. Dovrebbero gridare dall’alto del pulpito: “Voi laici, fate penitenza, sacrificatevi per gli altri quando vedete che affondano nel fango del peccato”. Sarebbe il più grande amore del prossimo. Ogni altro amore del prossimo come: portare da mangiare, procurare vestiti, cercare case…
E: Di la verità e solo la verità, Garandieu! Di la verità in nome di Gesù Cristo!
V: …tutto questo cade in rovina. Certo è necessario al sostentamento della vita, ma normalmente è Dio stesso che lo da, soprattutto nel nostro tempo, e in Europa, dove la maggior parte della gente ha abbastanza da mangiare, e dove i salari e il tenore di vita sono cosi alti che tutti se la cavano in qualche modo.
Non si deve vantare come la cosa essenziale che bisogna aiutarsi a vicenda e sostenersi e assistersi, visitarsi reciprocamente e venire in aiuto gli uni gli altri. Certo bisogna aiutare chi e nel bisogno, ma lo si mette troppo in rilievo, Si dovrebbe gridare dall’alto del pulpito: “Laici, sacrificatevi per tale e tal’altra anima, perché è in pericolo di peccare. Pregate per lei, accendete candele benedette. Fate il segno della croce su quest’anima”.
I laici possono anche questo. Non hanno 1’alta potenza della benedizione del prete, ma fare un segno di croce sugli altri, qualsiasi laico può farlo. Meglio è che prendano per farlo un Crocifisso o il rosario e che gettino anche da lontano acqua benedetta su queste anime. Non è esagerazione. Ogni laico può farlo. E questo porta inoltre certe benedizioni. Egli non deve dire: “Sono potente, posso benedire” e che so ancora. Può farlo in silenzio, ma porta comunque sia benedizioni, e noi giù (in inferno) dobbiamo ritirarci. Si dovrebbe predicare (con voce forte)… Non voglio parlare.
E: In nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità per la gloria di Dio!
V: Si dovrebbe predicare dall’alto del pulpito: “Voi uomini, che volete chiamarvi figli di Dio, che venite nella nostra chiesa, prendete le cose sul serio, prendetele sul serio, fate penitenza e sacrificatevi per il prossimo. Esso è in pericolo. Pregate gli uni per gli altri, per non perdervi, per perseverare fino alla fine e seguire la via della virtù. Voi, laici, pregate il più possibile per i preti e le personalità ecclesiastiche, affinché il Maligno non possa vincerli assalendoli, e possano condurvi molto diritto, perché anche voi, preti, io non sono più, non sono più sulla terra adesso, ma mi è rimasto il sacerdozio. E per questo devo soffrire terribilmente (respiro faticoso)…
E: Parla, Garandieu, di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!
Bisogna pregare e sacrificarsi per i preti
V: …perché anche voi, preti, avete bisogno della preghiera. Per ogni prete sul pulpito, dove dovete predicare, Giuda e già stato costretto a dirlo: sarebbe meglio predicare sul pulpito….
I preti non dovrebbero vergognarsi di dire ai laici: “Pregate, pregate anche per me, affinché vi conduca sulla retta via. Pregate abitualmente per noi preti, perché noi siamo attaccati dall’inferno più di quanto lo crediate. Pregate affinché perseveriamo fino all’ora della nostra morte, e pregate per voi stessi, gli uni per gli altri, affinché seguiate la via della virtù fino alla morte e non solo per qualche settimana o qualche anno o proprio in una cosa momentanea”. È una terribile malizia del destino, devo dirlo io, Verdi Garandieu…
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo, della Santa Croce…
V: …che vi sono tanti preti e tanti laici che seguono certo la via della virtù e sono stati buoni preti e buoni laici finche, si potrebbe dire in un certo senso, siano avanzati e abbiano raggiunto il punto di cui parla Gesù a proposito del grano: un seminatore usci per spargere la sua semente.
Granelli caddero tra le spine e furono soffocati, e granelli spuntarono. Si credette che essi fossero ben spuntati. Si potrebbe dire la stessa cosa di quelli che hanno seguito fino a quel punto la via della virtù, ma quando vengono le tentazioni, e quando tutto il clero della Chiesa strombazza loro: adesso si deve seguire tale e tal’altra via, adesso è valida 1’altra…, e non la via di Dio. Ma essi non dicono la via di Dio, ma è in un certo senso la stessa cosa agli occhi del Cielo, perché è la via sempre seguita che non è più valida oggi. Allora cadono nel dubbio. Al momento della tentazione cadono… e venne il sole, li brucio e seccarono. Questo vale oggi per migliaia e decine di migliaia di preti e di laici che non possono resistere. Essi non hanno potuto praticare grandi virtù prima e perciò cadono e non sono forti quando si tratta di praticare veramente la virtù di forza.
Pregare per ottenere la perseveranza
Per questo oggi si dovrebbe pregare molto, e la perseveranza, per reggere fino alla fine. Adesso sarebbe proprio d’attualità che ogni prete gridasse dal pulpito almeno due o tre volte al mese: “Perseverate, seguite la via fino in fondo, seguite la via della Croce! Vedete, Cristo ha avuto la parte più bella di voi?”.
Dovrebbe anche gridare: “Voi che siete poveri e poco possedete nella vita, sopportatelo con pazienza, perché il vostro salario sarà nel Cielo”. E tuttavia non è come molti Santi 1’ hanno praticato, per esempio un santo curato d’Ars, che pregava e digiunava fino all’estremo. Si dovrebbe dire a questi laici che vivono nella povertà:
“Ringraziate il Signore e lodatelo, perché vi ha fatto dono della povertà come imitazione di Cristo, come anche gli apostoli hanno dovuto praticarla. Ringraziate il Signore, perché se siete nella povertà avete molto meno tempo per l’ozio. Perché dovete lavorare di più e badare a procacciarvi il pane quotidiano”. A costoro resta molto meno tempo per 1’ozio. L’ozio è sempre la madre di tutti i vizi.

La povertà delle famiglie numerose è una grande benedizione
A quanti sono nel bisogno, che hanno molti figli e devono lavorare molto, sicché non hanno tempo da dedicare al lusso, agli eccessi o ai piaceri, si dovrebbe dire: “Lodate il Signore tre volte al giorno, in ginocchio, e ringraziatelo di avervi dato, con i vostri figli, del lavoro, e di avervi offerto i vostri figli affinché li alleviate e ne facciate i prossimi cittadini del cielo, perché per ognuno dei vostri figli acquisterete più grazia”. Invece di cio, essi dicono, a volte dicono anche, ed anche preti, che si… Non voglio parlare!
E: In nome di Gesù Cristo, di la verità, solo la verità, Verdi Garandieu, per la gloria di Dio, sul sacerdozio!
V: …Invece di cio, quando una donna o un uomo vengono a dir loro: “non va bene per noi; abbiamo avuto un terzo o un quarto figlio o solo un secondo, dipende. Abbiamo problemi di alloggio. Abbiamo questo problema qui o un altro…”. Allora il prete, invece di dire loro: “Resistete, vivete in questo vecchio appartamento e in queste stanze con la grazia di Dio (piangendo); pregate tutti i giorni e ringraziateLo di quanto avete!”, invece di cio (piangendo)… Non voglio parlare!
E: In nome di Gesù Cristo continua, Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità per la gloria di Dio!
La pillola trascina l’aborto
V: …Invece di cio questi preti diventano realmente seduttori e danno a questi poveri, ma in fondo questa gente non è povera, non è tanto nella miseria, non è cosi terribilmente miserabile…
Quando dico “poveri” voglio dire che essi lo sono perché sono caduti nel peccato, perché il prete da loro il cattivo consiglio di non comportarsi proprio secondo i comandamenti di Dio in questo caso particolare; in questo caso, essi devono prendere la pillola o ci che vi e d’altro in questo campo. Egli consiglia loro questo o quello, o la tale o tal’altra medicina, e questa medicina ovviamente… la maggioranza dei medici la prescrive senza battere ciglio.
Gli uomini non notano di sprofondare nella sventura, perché dalla pillola e dai preservativi fino all’aborto non è più molto grande la via, e l’aborto è già un omicidio (grida) è un peccato mortale. Forse questi preti lo dimenticano o forse certi lo sanno, ma in questo tempo di modernismo e di defezione in massa non vogliono più ammettere che è ancora valido oggi cio che lo e stato da sempre, da migliaia e migliaia di anni.
È chiaro che l’umanità si è accresciuta e che non è più come una volta quando Dio punì immediatamente ONAN con la morte, ma punirebbe ancora ciascuno di quelli che, ahimé, devo dirlo, prendono contraccettivi e li richiamerebbe all’ordine, perché questo non è più 1’ordine, e l’aborto ancor meno. Non è nel piano di Dio, nel suo piano di salvezza. E io devo…
E: Di la verità, Verdi Garandieu, e solo la verità, per la gloria di Dio e in nome di Gesù Cristo!
V: …e io devo dire, io, Verdi, che sono stato prete, che i preti, e non solo i preti ma anche i vescovi, i cardinali, è evidente, dovrebbero gridare al loro popolo dall’alto del pulpito, si, gridarlo: “Sopportate le vostre sofferenze con pazienza, perché la vita terrena non è fatta per vivere nella dissolutezza e il lusso, per mangiare e bere, ma per camminare dietro al Signore e praticare l’imitazione di Cristo”.
Perché la dove sono ancora la rinuncia e il sacrificio, ecco quanto dovrebbero dire, e anche la grazia, e la dove non sono più né rinuncia né sacrificio, né preghiera, scompare anche la grazia. La dove non è più la grazia, noi vi osserviamo, e se possiamo penetrare solo attraverso una fessura, se possiamo soltanto far passare un corno, siamo pero già penetrati in questi laici o questo clero, e cio poi continua. Se è aperta una fessura, essa presto si allarga, poi è aperta tutta la porta e non solo questa. Non è solo tutta la porta ad essere aperta. È infine tutta la casa a crollare come adesso accade nelle vostre chiese. Si…
E: Di la verità, Verdi, solo la verità, solo la verità!
V: …Si dovrebbe ricominciare. Si dovrebbero fare missioni… Si dovrebbe soprattutto… Giuda e stato costretto a dirlo: dall’alto del pulpito, non dal davanti su lastre… non da qui dove si starà presto a un livello inferiore. Perché vi sono chiese dove si scendono, si scendono i gradini verso 1’altare anziché salirli… Che ne pensate, quando si deve scendere e si deve quasi… non in tutte le chiese, ma ve ne sono, si deve quasi guardare in basso verso il prete, quanta dispersione allora nei laici! Non credete che sarebbe meglio alzare gli occhi? Il pulpito simboleggia già in un certo senso il Cielo e vi sono gradini per salirvi…
E: Di la verità, Verdi, e solo la verità in nome di Gesù!
Il prete deve dare 1’esempio della virtù
V: …Ma ora tutto scende. Adesso non è più necessario alzare gli occhi. Ora si guarda tutto tutt’al più diritto o in basso, verso di noi (1’inferno) che vi tiriamo verso il basso e cerchiamo di tirarvi verso il basso. Si dovrebbero fare missioni e il fascino di un buon prete che agisce sul popolo dovrebbe essere cosi grande, sarebbe cosi grande, se seguisse ancora la via della virtù, che masse intere di popolo ne sarebbero trascinate.
Come credete che avveniva con un Santo curato d’Ars?
La sua parrocchia era molto depravata e in uno stato molto pietoso. Quante cose ha realizzate questo curato, da solo! Come 1’ ha realizzato? L’ ha fatto per caso facendo bisboccia, o dinanzi alla televisione o con viaggi o con interessanti conferenze (parola appena pronunciata) e parole?
No. L’ ha fatto nel silenzio della sua stanza o dinanzi al Tabernacolo della Chiesa, cio che io, Verdi, avrei dovuto fare; invece di cio ho trascurato la mia parrocchia e non ho fatto che trascinarla con me nella sciagura. Dovrebbero esserci migliaia di curati d’Ars ora nel vostro mondo, ma non ve ne sono, si dovrebbe almeno imitarlo il più possibile. Devo dire anche questo, perché io, Verdi, sono caduto in questa colpa: si devono evitare le donne (piangendo) e dire ogni giorno tutto il Breviario, perché altrimenti non si possono evitarle.
Infatti quando un prete, e anche un prete che deve combattere molto la sua natura, dice ogni giorno il suo breviario e cerca di fare del suo meglio, LUI LASSÙ (gesto verso l’alto) gli darà davvero la grazia di non soccombere alla tentazione. Se malgrado tutto soccombesse, ma se egli continua a dire ogni giorno il suo Breviario, LUI LASSÙ non sarà cosi duro da non trarlo fuori di la, con la grazia dello Spirito Santo, dei Santi Angeli, della Trinità, della Santissima Vergine che non si deve nemmeno dimenticare mai nella vita, affinché egli possa malgrado tutto esercitare il suo ministero secondo la loro volontà, di QUELLI LASSÙ (gesto verso 1’alto), come dovrebbe essere esercitato.
Come ho dovuto già dirlo, si dovrebbe in primo luogo dire a tutti quelli che sono nella miseria e che sono provati nella sofferenza: “Sopportate la vostra sofferenza con spirito d’espiazione, avrete allora molte grazie e molti meriti. Dio sarà sempre più vicino e vi guiderà!”, e: “Colui che Egli ama molto, lo castiga”.
Dovrebbero dirlo dall’alto del pulpito. Sarebbe meglio che molti non fossero soccorsi con questo o quello, che non vi fosse la tale o la tal’altra associazione, e che non si desse loro denaro. Cio ha causato già la rovina di molti, ed anche di tutto il clero. Se qualcuno è davvero nella miseria e muore di fame, il Buon Dio deve intervenire ed Egli interverrà sicuramente (se è necessario alla salvezza della sua anima) affinché riceva aiuto da una parte o dall’altra.
Altrimenti pero, e questa è opera della Massoneria per la caduta della Chiesa, altrimenti non vi è bisogno di predicare sempre 1’amore del prossimo, la riconciliazione e che so ancora (le parole sono pronunciate a stento), al dia…, al diav…, al diavolo tutto questo, perché è la vostra rovina. È per la rovina di molti, perché quando vedono che gli stessi loro preti non seguono la via della virtù, corrono verso il piacere, anche vescovi sono arrivati a questo punto oggi, che si occupano sempre meno delle anime, pregano, praticano la virtù e la rinuncia sempre meno, allora non vi è più l’esempio che mostra ai laici come dovrebbero vivere.
Quando il prete inoltre annuncia che Dio è misericordioso, che perdona e ama gli uomini cosi come sono, sicché sembra ai laici di vivere seguendo la retta via e di essere malgrado tutto nella grazia di Dio, mentre sono da molto nel peccato mortale; come potrebbe la grazia dello Spirito Santo ancora agire, se essa non è più predicata e vissuta dal prete nella sua totalità? Ah! (lamenti) io devo essere a dirlo!
E: Parla, Verdi Garandieu, di quanto devi ancora dire sul sacerdozio, solo questo, solo la verità, soltanto la verità!
V: Si dovrebbe gridare sui tetti e dall’alto di tutti i pulpiti che il Cielo esige la via della Croce e che la vera carità verso il prossimo è là dove è la virtù. Voglio dire che la vera carità verso il prossimo è nell’imitazione della Croce e che nel1’imitazione della Croce è inclusa 1’espiazione per gli altri. È la più grande e più vera carità verso il prossimo e la si può praticare solo quando si pratica il primo e più grande comandamento, quello dell’amore di Dio, il più perfettamente e il più totalmente possibile, o almeno tanto quanto lo si può. Dov’e dunque 1’amore di Dio nei preti attuali, se non hanno più rispetto, se celebrano la messa più rivolti verso il popolo che verso QUELLO DI LASSÙ? (Gesto verso l’alto).
E: La verità e solo la verità, Verdi!

Le anime cadono oggi nell’inferno come fiocchi di neve perché manca loro 1’esempio dei preti
V: Essi dovrebbero predicare e dire la messa solo per onorare e lodare unicamente QUELLO DI LASSÙ (gesto verso 1’alto). Il resto sarebbe loro dato per di più. Essi predicano molto, troppo sulla vita di tutti i giorni e le piccole cose senza importanza, il che non dovrebbero fare, ma dimenticano la prima e più grande cosa: 1’imitazione di Cristo, nella quale, come ho già detto, si trovano anche 1’espiazione e la rinuncia, e in primissimo luogo 1’espiazione per gli altri. Allora non vi sarebbero migliaia di anime a perdersi, come ora si perdono in massa e cadono da noi nell’inferno come fiocchi di neve, cadono nell’inferno come L’ALTISSIMA LASSÙ (gesto verso 1’alto) ha già fatto dire mediante talune anime privilegiate.
E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità, di quanto la Madre di Dio deve dirci sul sacerdozio!
V: Se i preti e gli organi ecclesiastici superiori non aprono gli occhi, migliaia di chiese non saranno più chiese e già non lo sono più. Per migliaia di anime, le prediche fatte dai loro preti sono già adesso più occasioni di caduta e di perdita della virtù che di ascesa verso il Cielo e il Bene… E di solito perché il prete stesso non pratica più il principale comandamento, perché il prete stesso è tarlato interiormente e non ha più la condotta che dovrebbe avere. Non voglio parlare.
E: Di la verità, Verdi Garandieu, e solo la verità, solo la verità, in nome di Gesù Cristo!
V: Se i preti, i vescovi e i superiori avessero condotto una vita corretta, adesso non avreste questo caos a Roma. DIO NON AVREBBE PERMESSO CHE PIÙ DI UN SOLO PAPA AVESSE IL DIRITTO DI GOVERNARVI. Cio si è potuto infiltrare… ed è venuto dalla Massoneria. Questa è la causa. Essi ne sono la causa. Ma se migliaia e migliaia di fedeli guidati dai loro preti, con prediche e buone messe, avessero pregato e fatto vie Crucis di riparazione, notti di espiazione, ma almeno ore di preghiere e di adorazioni notturne, soprattutto la domenica, Roma non sarebbe quello che è. Roma sarebbe almeno ancora Roma. Io, Verdi Garandieu, sono costretto a dirlo.
E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità, di quanto la Madre di Dio ordina ancora di dire, solo la verità in nome di Gesù Cristo!
La recita quotidiana del Breviario salva i preti
V: Devo dire che le donne costituiscono oggi la disgrazia di migliaia di preti. Non accadrebbe se essi pregassero ancora come dovrebbero pregare, se prendessero in mano ogni giorno il loro Breviario e se credessero quello che i nostri padri della Chiesa ci insegnavano una volta e che essi di sicuro non hanno inventato. Quanto dicevano una volta era provato e si è avverato essere nella vita cio che vi è di meglio, e che dev’essere mantenuto. Se fosse stato mantenuto, lo fosse ancora, non avreste questo caos, perché migliaia di preti, più di un milione… vivono, non vivono, non vivono, non vivono, …
E: La verità e solo la verità!
V: …nella grazia, devo dirlo. Migliaia non vivono nella grazia, perché non dicono più il loro Breviario… Come io facevo e smisi di fare. Se avessi pregato (grida di disperazione, pianto, urla), se avessi pregato, sarei rimasto sulla via della virtù. Sarebbe venuto il mio angelo e mi avrebbe aiutato, ma non ho più pregato neanche lui, ho trascurato e lasciato andare tutto. Ho trascurato anche la gioventù che mi era allora stata affidata da tanti anni, come lo fanno i preti attuali. Posso ben dire di non aver trascurato allora la gioventù cosi come lo fanno oggi molti preti. Non 1’ ho trascurata tanto.
Senza le anime espiatrici moltissimi preti andrebbero nell’inferno
Cio vi serva di avvertimento, voi che ancora vivete sulla terra. Serva di terribile avvertimento ai preti attuali ricordando loro che non prendono assolutamente la buona via, che non 1’ hanno presa, perché tra loro erano ancora, poco tempo fa o relativamente poco tempo fa, come me, buoni preti o almeno ancora in un certo modo buoni preti, e ora sono già sulla via larga, sulla via che conduce alla perdizione. Se non ricevono una grazia particolare spingendo un laico o un’anima espiatrice, ai quali lo si avrà predicato, ad espiare e pregare per loro, essi si perderanno.
Questa situazione è terribilmente, spaventosamente tragica. Non posso niente. Devo dire le cose tali e quali sono, tali e quali sono successe a me stesso. Non si può niente. Dio non è un personaggio all’acqua di rosa che cambia in una sola volta tutte le leggi secondo il desiderio degli uomini d’oggi. Non mette loro, in una sola volta, zucchero sulla lingua quando hanno voglia di zucchero. Egli resta sempre lo stesso. Fin da principio Egli era lo stesso. Da sempre e finora è stato lo stesso e resterà sempre lo stesso.
È terribilmente tragico. Cio non può essere cambiato, malgrado il grande desiderio degli uomini d’oggi, e soprattutto del clero, di cambiarlo. È terribilmente tragico che non possa essere cambiato, che 1’uomo stesso debba cambiarsi, subito, convertirsi senza indugio e cominciare in sé stesso, nel più intimo di sé stesso. Cristo non ha detto: “Se il tuo occhio è un’occasione di caduta, strappalo e gettalo lontano da te (piangendo)”?
E: In nome di Gesù di la verità e solo la verità!
V: Non erano parole vane. È completamente, totalmente vero. Ha costituito la disgrazia di molti preti. Gli occhi… essi vedono troppe cose e inalano troppe cose che non dovrebbero vedere né accogliere, Comincia con la televisione e continua fino alle…
E: Di la verità e solo la verità, Verdi Garandieu!
V: …fino alle donne, che purtroppo ora hanno il diritto di stare anche nel coro. Questo riguarda tutto cio che può servire alla tentazione. E particolarmente valido oggi.
Giuda è stato costretto a dirlo: una volta le donne portavano un velo, soprattutto durante la messa; ora non lo portano più. Ma dovrebbero portarlo d i nuovo e se non lo fanno, 1’altare non dovrebbe essere rivolto verso il popolo, perché io, Verdi Garandieu, celebravo ancora la messa rivolto verso l’altare e non verso il popolo. Ma tuttavia ho ceduto alla tentazione. Quanto più i preti attuali, che… il cui…
E: Di la verità, Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo!

Se la tua mano è per te occasione di caduta, tagliala!
V: …il cui occhio e alla merce di tutto, che accoglie tutto cio che non dovrebbe accogliere. Cristo ha detto anche: “Se la tua mano è per te un’occasione di caduta, tagliala e gettala lontano da te, perché è meglio entrare nella vita eterna con una mano o anche senza tutt’e due anziché essere gettato nell’orribile fuoco che non finisce mai (con disperazione) con le tue due mani, i tuoi due occhi e i tuoi due piedi”.
E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!
V: Devo dirlo. I preti attuali credono dunque che il Vangelo non esiste più oggi; che il Vangelo può essere interpretato e cambiato come loro conviene! Credono dunque che Cristo abbia parlato solo per il suo tempo e per i suoi apostoli, e per quelli che vivevano in quel tempo.
Allora portavano ancora vestiti lunghi. Non credete che egli abbia parlato molto di più per il tempo attuale, che è in cosi grande pericolo di perdersi, dove tutto è reso insipido dalla tecnica e il modo di vivere dell’epoca, dove tutto è la preda di cosi terribili tentazioni e dove non vi è nessuno per por fine a tutto cio? È come un tremendo fuoco, si potrebbe dire, come bombe che scoppiano spaventosamente e spargono intorno a loro mari di fuoco, un fuoco che non può essere più spento dalla poca acqua, ancora versata dai buoni preti, e dai fiumi di grazia da essi diffusi.
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità in nome della Santissima Trinità!
V: Il diavolo stesso dovrebbe apparire perché essi credano. LUI LASSÙ (gesto verso 1’alto) permette certe cose, ma tutti ricevono la grazia, a tutti sono concesse certe ore di grazia, ma se non si vuole… ognuno ha la sua volontà libera. Si devono leggere di più, in nome di Dio, la Bibbia e il Vangelo. Cio che si deve ancora dire: nel tempo attuale vi sono date molte rivelazioni che si possono ritenere provenire da Lassù (gesto verso 1’alto). Ma se non si prendono affatto in considerazione, e si deforma e interpreta anche il Vangelo come si ritiene essere meglio, allora il Cielo non può… allora… (respiro faticoso).
E: Verdi, solo la verità, solo la verità! Continua a parlare in nome di Gesù Cristo, di la verità e solo la verità!
V: …allora il Cielo non può nemmeno aiutarci. Ha fatto tutto il suo possibile e ha fatto scendere la sua misericordia sull’umanità. Ma se essa non tiene conto già a priori di queste grazie di misericordia e di questi tentativi di misericordia, che Dio nella sua grande clemenza desidera offrirvi, come si può… come…
E: Di la verità, Verdi Garandieu, di la verità in nome di Gesù Cristo, in nome della Santa Croce! Di la verità e solo la verità sul sacerdozio!
Dio vuole il sì alla Croce, anche nel matrimonio difficile
V: …Come può allora la grazia ancora agire, se non si leggono più i libri dei Santi, per esempio di un curato d’Ars, di un’Anna Caterina Emmerich? Anche Padre Pia ha condotto un’ottima vita. Essi si somigliano tutti alla lettera nella misura in cui si sono consumati nella espiazione per gli altri come veri olocausti per LUI LASSÙ (gesto verso 1’alto). Le loro sofferenze e le loro espiazioni furono accettate. Sarebbe accettato anche da parte di ogni uomo se fosse pronto a espiare. Spesso Dio attende solo che un uomo gli dica: “Io voglio… Tu puoi mandarmi sofferenze, se lo credi opportuno. Voglio sopportarle per il tale e tal’altro uomo, dammi solo la grazia a questo fine”. Ma è, ahimè!, un tristissimo fatto che quando Dio (gesto verso 1’alto) vuole provare e manda sofferenze, 1’uomo vuole respingerle con tutte le fibre del suo essere. Egli vi resiste e fa tutto cio che è in suo potere per non soffrire, e se egli… Non voglio più parlare.
E: Parla, Verdi Garandieu, di la verità sul sacerdozio, per la gloria di Dio e la salvezza delle anime, solo la verità, solo la verità!
V: Ovviamente i preti, in primissimo luogo, dovrebbero darne l’esempio e predicarlo, sarebbe la prima condizione. Quando 1’uomo si dibatte nelle sue sofferenze di cui ho appena parlato, queste sofferenze che Dio gli ha imposto, e vuole respingerle con tutte le sue fibre, allora non è più la sofferenza perfetta secondo il primo e il più grande comandamento, la sofferenza perfetta secondo la volontà del Padre. Si dovrebbe dire: “Non la mia volontà ma la tua”, come Cristo nell’Orto degli Ulivi, Si dovrebbe unirla alla volontà di Dio, allora avrebbe un grande valore.
Ma quando non si può fare diversamente che portare la sofferenza, e solo con ripugnanza e una estrema… Certo vi sono sofferenze che possono causare una paura e una ripugnanza terribili, ma anche allora occorre unirsi alla volontà di Dio il più possibile. Quando pero parlo di resistenza, penso a questi uomini che con tutti i mezzi vogliono sottrarsi a questa sofferenza. Cio si applica anche alle coppie che non sopportano più il loro coniuge e vogliono cavarsela con tutti i mezzi. Essi devono sopportare la sofferenza e cosi potrebbero effettuare una grande espiazione.
Migliaia di uomini potrebbero soffrire per altre migliaia di uomini e ottenere cosi che costoro non si perdano. Sembra che lo si sia completamente dimenticato nella vostra Chiesa cattolica. Molto raramente si predica su questo fatto. È una grande cosa, una cosa predominante, perché è 1’imitazione di Cristo. Quando Cristo ha detto: “…e il prossimo tuo come te stesso”, Egli in tal modo non intendeva tanto il bene del corpo in primo luogo, benché ne faccia parte, ma in primo luogo lo spirito, 1’anima, affinché questa sia salvata (con disperazione e piangendo).
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità, solo la verità in nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima Vergine Maria, in nome di san Vincenzo Ferrier, solo la verità, per la gloria di Dio e per i preti!
Anche oggi Cristo sarebbe respinto come agitatore pubblico
V: Se Cristo ritornasse su questa terra e predicasse la stessa cosa, vi sarebbero anche oggi migliaia e migliaia di persone che lo riterrebbero un agitatore e un pazzo, come ora migliaia e migliaia di persone considerano i buoni preti, le vere anime privilegiate, gli uomini che ancora hanno buone intenzioni, come pazzi, smarriti su false strade, o venuti dalla gavetta. Invece di salire verso 1’alto, si scende verso il basso perché è più facile. Molti preti, come ho già detto, non predicano più in profondità, non vanno più a fondo nelle cose, solo perché sarebbe un rimprovero per loro stessi, poiché dovrebbero allora cominciare da loro stessi, che non lo vogliono e credono di non poterlo fare.
Se essi stessi seguissero la via della virtù, potrebbero approfondire perfettamente le cose nelle loro prediche, ma cio che io stesso non vivo e non voglio, penso che neanche gli altri lo possano e lo vogliano. Non posso, in quanto prete, esigere più dai miei laici cio che io stesso non vivo e non faccio. È terribilmente tragico quanto avviene oggi nelle vostre chiese cattoliche. Questo si estende dai preti fino ai cardinali a Roma. Se vivessero ancora come Cristo e gli apostoli hanno dato 1’esempio, mostrerebbero anche ai fedeli ben altra via, una via assai diversa, molto più profonda, più chiara, più stretta, una via che conduce al Cielo. Questa ne è la causa. È la cosa più tragica, perché essi stessi non fanno penitenza e non vogliono convertirsi, come già lo predicava Giovanni Battista, e come Gesù stesso 1’ ha detto una volta alla gente e agli apostoli nei suoi ripetuti discorsi, allora… (respiro faticoso).
E: Di la verità, solo la verità, Garandieu, in nome di Gesù Cristo, solo la verità!
V: (respiro faticoso).
E: In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità sul sacerdozio, per quanto è nella volontà di Dio!
Illuminare i preti con tatto
V: La maggior parte dei preti che combattono ai giorni nostri cio che è profondo, vero e buono, lo fanno perché essi stessi non lo vivono più, perché il loro cuore è già diventato un luogo malfamato o perché già seguono la via larga della massa. Si dovrebbe avere il coraggio (a bassa voce)… Non voglio parlare.
E: Di la verità, per la sola gloria di Dio, in nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima Vergine Maria, dell’ Immacolata, la verità sul sacerdozio!
V: …Per molti sarebbe bene avere il coraggio, quando demoliscono la tale o la tal’altra cosa e proferiscono critiche, di scagliare le cose in pieno loro volto, non in un modo che forse sarebbe offensivo, ma in un modo che li edificherà, mostrando loro che si desidera solo aiutarli. Si dovrebbe ancora imparare la psicologia.
E: Di la verità, solo la verità!
V: Cioè la psicologia attuale non è più buona, certo, perché precipita molti nella perdizione, ma quando parlo di psicologia, intendo una sana psicologia dove non si dice direttamente: “Tu sei cattivo. Sei orribile, per questo non vuoi”. Ma si dovrebbe dirlo con parole.
Si dovrebbe poter dire: “Non vivendolo più nel più profondo di se stessi, non lo predicano più, non osano più predicarlo? La grazia li ha già abbandonati? Sappiamo che i demoni sono ora terribilmente scatenati sulla terra.
Forse hanno bisogno di preghiera… e essi stessi pregano? Devono ritornare alla vera profondità non falsificata per poter condurre conformemente anche il loro gregge”. Per uomini che potrebbero sopportarlo e sono essi stessi di una natura decisa e dura si potrebbero usare mezzi ancor più energici. Gli uomini sono tutti diversi, come già diceva Padre Pio. Egli ha preso gli uomini in diversi modi. Ma in ogni caso si dovrebbe avere il coraggio di prenderli su quei punti, perché la maggior parte… ve ne sono pochi che possono agire per ignoranza, ma la maggior parte predicherebbe diversamente e condurrebbe diversamente il loro gregge, se fossero essi stessi disposti a vivere meglio e a seguire la via della rinuncia. È una grande verità che, benché sia ora già perso e nell’inferno, non ho il diritto di tacere, perché LORO (con voce afflitta) LASSÙ (gesto verso l’alto) 1’ordinano, e perché è accaduto a me stesso cio che… (le parole vengono meno).
E: Di la verità, Verdi Garandieu!
Migliaia di preti seguono la via facile della perdizione
V: …cio che (con disperazione, piangendo e urlando) non avrei mai pensato mi sarebbe successo. Come vivrei diversamente se potessi ritornare! Come mi trascinerei sulle ginocchia, giorno e notte, come pregherei LORO LASSÙ (gesto verso 1’alto) per il mio gregge! Nulla sarebbe troppo per me, anche se fossi martirizzato per questa ragione, martirizzato più di una volta, anche se dovessi morire martire! Lo farei (piangendo di disperazione) …lo farei volentieri se lo potessi ancora! L’accetterei volentieri, acconsentendo al sacrificio se LUI LASSÙ lo volesse, se fosse la Sua volontà. Aspirerei soprattutto alla prima virtù: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore”. Cercherei come amarlo. Che cosa posso fare per lui? Che cosa Egli aspetta da me adesso, in quest’ora? Che cosa direbbe di questa cosa? Quale comportamento mi consiglierebbe? Vi è un proverbio che dice: Nel dubbio, scegliere il più difficile. I preti e i laici vivono secondo questo proverbio? È solo un semplice proverbio che non è stato detto da Dio stesso, ma dice vero. Dev’essere anche utilizzato ampiamente nel Regno LASSÙ (gesto verso 1’alto), perché migliaia di preti… Non voglio parlare.
E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità per la gloria di Dio, solo la verità in nome di Gesù Cristo, della Santissima Vergine Maria, solo la verità e solo la verità sul sacerdozio!
V: …migliaia di preti seguono la via della perdizione perché non scelgono cio che è difficile, perché seguono la via della minore resistenza e perché scelgono cio che sembra loro meglio e più adatto a se stessi. Ma non sempre cio che sembra meglio è più adatto al laico e al prete e buono anche ai Suoi occhi, dinanzi a LUI LASSÙ! Bisogna esaminarsi continuamente. Già san Paolo diceva: “Esaminate e mantenete quanto è buono”. È valido anche nelle questioni di fede e di stati d’anima. Si deve, si deve…
E: La verità, e sola la verità, Verdi Garandieu!
Il prete non deve familiarizzare troppo con la gente
V: …si deve, come già lo dicevano prima di me Giuda, Belzebù e altri demoni, si deve pregare molto lo Spirito Santo, insistentemente, ma che non sia una preghiera superficiale. Si deve esaminare il proprio cuore e si riconoscerà la via che Dio vuole per ciascuno e che LUI (gesto verso l’alto) ha stabilito per ciascuno.
Ogni uomo ha la sua via stabilita e la sua missione stabilita, in particolare ogni prete che ricopre altissime funzioni, soprattutto agli occhi di QUELLO LASSÙ. Egli dovrebbe già essere rivestito di dignità agli occhi degli uomini. Non dovrebbe cercare di avvicinarsi agli uomini e di familiarizzare con loro, ma deve seguire, la via che gli conviene, la via che deve seguire, perché altrimenti si rovinerà.
I fedeli non hanno più stima, se egli cerca di mostrarsi familiare con loro e vuol fare tutto con loro. Deve regnare una certa, e anche una grande distanza tra il laico e il prete. Lo vuole Dio. L’ ha sempre voluto e stabilito cosi, perché il prete rappresenta grandi poteri divini e cammina sulle orme di Cristo. Se li rappresenta, deve anche mostrare ai laici il Sommo Sacerdote, il meglio, il più perfettamente possibile e deve soprattutto… Non potrà mai predicare abbastanza il rispetto, non potrà mai mostrare abbastanza cio che è la maestà di Dio e a che punto è tragico non chinarsi continuamente dinanzi a questa maestà.
Bisogna radicare nel cuore dei bambini il rispetto verso il Santissimo Sacramento
Lo si deve già inculcare ai bambini più piccoli, avessero due o tre anni. Si devono portarli dinanzi al S. Sacramento con un grande rispetto. Si deve andare con loro in chiesa. Quando vi si va, si deve dire loro di pregare ad ogni genuflessione, almeno: “Sia lodato e adorato in ogni momento il Santissimo Sacramento dell’Altare”.
Devono poi invocare tutti gli Angeli e lodare con loro la maestà di Dio (gesto verso l’alto), la sublimità del Cielo e la grandezza della Trinità. Che rappresenta dunque questa Chiesa che non può più lodare questa trinità! Che rappresenta dunque questa Chiesa che non pone Dio lontano, lontano, molto lontano al di sopra dell’uomo e non ricorda continuamente la grandezza e la santità di questa Trinità, non ricorda che tutto dipende da una cosa: piacere a Dio, che trionferà LASSÙ (gesto verso 1’alto) in una grande potenza e una grande magnificenza.
Se i preti non lo fanno più oggi in chiesa, almeno i genitori di questi bambini dovrebbero farlo continuamente. Non si potrà mai ricordare loro abbastanza a che punto bisogna lodare e benedire Dio, anche quando non va e quando sembra che LUI (gesto verso 1’alto) non vi voglia bene. Proprio nella sofferenza, infatti, quando le conseguenze di questa sofferenza o la gloria e il trionfo che ne derivano… si dovrebbe ringraziare Dio e adorarLo in ginocchio per questa sofferenza che Egli ha mandato, perché la sofferenza purifica 1’anima e porta sulla via della virtù.
Quando si vuole evitare ogni sofferenza e allontanare tutti i sassi dalla via, anche la via della virtù scompare prestissimo. Guardate i preti dei tempi passati e alcuni rari preti attuali, guardate come vivono, spesso nelle più modeste condizioni, ma portano nello stesso tempo in sé la pace di Dio che supera di gran lunga, molto di gran lunga, tutto il resto, tutta la magnificenza di questo mondo. Cristo ha detto: “Che cosa serve all’uomo guadagnare 1’universo se arriva a perdere la sua anima?”.
Il vero amore del prossimo comincia dall’anima
E così io, Verdi, devo dire che il vostro tempo attuale manca davvero di luci; la vostra Chiesa attuale che predica al popolo di praticare la carità verso il prossimo, mentre in realtà non vi è carità verso il prossimo. La vera carità verso il prossimo comincia nell’anima, non nel corpo. Non è meglio che gli uomini muoiano di tisi, di peste, di guerra o di qualsiasi malattia e debbano sopportare grandi, grandissime sofferenze, ma conquistino la gloria di Dio, e non perdano la loro anima?
Invece gli uomini che vivono in un gran lusso, sono troppo schiavi del mondo e adocchiano troppo i beni terreni, sono in grande, grandissimo pericolo di perdere la loro anima. Quanto alla Massoneria ha qui imbastito, devo dirlo; e completamente a scapito della vostra Chiesa e degli uomini. In verità non è la carità verso il prossimo. È ipocrisia e marciume. È la rovina delle anime (respiro faticoso).
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità!
V: Se sapessero a quale perdizione portano i loro subalterni con questa cosiddetta carità verso il prossimo, si asterrebbero da tali discorsi, parlerebbero in tutt’altro modo. Certo bisogna aiutare gli altri, servirli, aiutarli con denaro quando sono nel bisogno, ma non è tutto e non è 1’essenziale. L’essenziale è restare sempre fedeli a se stessi e non vendere la propria anima. L’amore del prossimo è riportare l’altro sulla buona via e su una via migliore, di sapervelo condurre, su questa buona via e condurlo LASSÙ (gesto verso 1’alto). Cosi migliaia, è un tristissimo fatto, migliaia di preti, di vescovi e di cardinali tendono oggi… Non voglio parlare.
E: Di la verità e solo la verità, Verdi Garandieu, in nome di Gesù Cristo, della Santa Croce!
V: …tendono a predicare 1’amore del prossimo col pretesto dell’”Amore del prossimo” e a predicarlo in modo che sembri provenire dalla Chiesa e da Dio. Ma in realtà è l’inizio della caduta e della perdita della virtù, perché non è mai il vero amore del prossimo quello che non aiuta gli altri a conseguire la salvezza della loro anima (lamenti).
E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità, di quanto la Madre di Dio ti ordina di dire sul sacerdozio!
Bisogna essere severi per amore del prossimo perché l’inferno esiste
V: L’amore del prossimo e anche quando a volte si deve far male all’altro; quando si presume che si farà del male a chi bisogna parlare. Egli si renderà conto, presto o tardi, che quanto li per li gli è sembrato un colpo di frusta era, in realtà, il rimedio. I preti dovrebbero usare molto di più sul pulpito la frusta e le parole decise, perché vi è realmente la giustizia e 1’eternità (a voce forte) ed esiste 1’inferno.
Ma molti non lo fanno più perché essi stessi non credono più all’inferno, e neanche al Cielo in tutta la sua profondità e la sua verità. Se credessero ancora, come potrebbero sviare migliaia di uomini che dovrebbero invece essere condotti verso LASSÙ? (gesto verso 1’alto). Che cosa sono questi preti? Io stesso non posso certo vantarmi, ma non ho mai fatto cio che fanno oggi molti preti, mai ho parlato con tanta viltà! Essi si rovinano con le proprie mani. Per molti, devo dirlo, anche se molti non lo credono, per molti, giù (nell’inferno) è preparato fin d’ora (grida, pianto d’immensa disperazione) il posto verso il quale vanno…
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità, di quanto la Madre di Dio…
V: (interrompendolo) …questo vale altrettanto per i vescovi, i cardinali e i laici. Se vedessero, se vedessero solo il centesimo di questo tremendo caos verso il quale vanno, direbbero mille e mille volte “mea culpa”, si afferrerebbero per il bavero e da se stessi estirperebbero il verme che rode la loro anima corrosa.
Non smetterebbero di estirpare questo verme prima che non deponga più uova. Strapperebbero tutti i bacilli uno dopo 1’altro con pinze da fuoco se vedessero cio che produce in loro col tempo. Praticherebbero di nuovo, soprattutto, prima 1’amore di Dio, il primo comandamento, e poi il vero amore del prossimo, dove è detto: “…il prossimo tuo come te stesso”. Il vero amore del prossimo, che non dice: “Da all’altro tutto cio di cui ha bisogno, e andrà bene”. Non si puo mica “avere”, quando un altro vive nella povertà. Deve vivere meglio ecc. ecc.
Ma spesso così non gli si porta nessun aiuto. Spesso non si fa che pavimentare la strada che conduce alla perdizione (grida di disperazione e pianto). Io, Verdi Garandieu, oggi ho dovuto dirlo. Non volevo parlare.
Per questo mi sono a lungo rifiutato di dire il mio nome, ma LORO LASSÙ (gesto verso 1’alto) mi hanno ordinato di parlare, perché è quanto è accaduto a me stesso, perché io stesso non ho esercitato il mio sacerdozio come avrei dovuto esercitarlo. E per finire devo dire: Il sesto comandamento e il lusso costituiscono oggi la disgrazia di molti preti (con voce disperata, piangendo).

Se vedessero come è spaventosamente tragico! Farebbero tutto… si sacrificherebbero fino all’ultima fibra, si ricrederebbero e farebbero tutto il possibile. Ricomincerebbero tutto, aspirerebbero a un nuovo inizio nella perfezione e supplicherebbero tutti gli angeli, la potenza di tutti i santi angeli affinché ottengano loro di convertirsi, PERCHÉ IL REGNO DELLA MORTE E DELLE TENEBRE È VICINISSIMO! IL SUO VERME NON SI ESTINGUE MAI E IL SUO TRAGICO E TREMENDO TORMENTO DURA ETERNAMENTE (con disperazione), DURA ETERNAMENTE! Io devo dirlo! Ho finito di parlare, ho finito di parlare!

Nota finale
L’infelice ossessa è vittima di una lucida possessione che, al contrario del sonnambulismo, aggrava notevolmente le sue sofferenze. L’ossessa lucida deve vivere coscientemente tutte le peripezie dell’esorcismo. Per tutta la durata dell’esorcismo contro il prete dannato Verdi Garandieu, 1’ossessa si identifica con lui, e soffre i suoi tormenti infernali e la sua orribile disperazione. Due ore dopo la fine de]l’esorcismo, continuava a scorrere il fiume delle sue lacrime, e per quindici giorni 1’ossessa fu traumatizzata da questa terribile prova. Questi fatti, incredibilmente tragici, dovrebbero spingere gli uomini d’oggi a pensare all’orrore dell’inferno, affinché usino tutti i mezzi per sfuggirvi e raggiungere il Cielo.
Combattimento contro l’inferno. Scongiuro dello spirito cattivo
Il 15 novembre 1972, il Papa Paolo VI rivolgeva ai fedeli presenti all’Udienza Generale questo commovente appello: “Quali sono oggi i bisogni maggiori della Chiesa? Non vi stupisca come semplicistica o addirittura come superstiziosa e irreale la nostra risposta: uno dei bisogni maggiori è la difesa da quel male che chiamiamo il Demonio”. Il Santo Padre parlò poi espressamente dell’esistenza del demonio, della sua azione, dei mezzi per difendersene. Quale potenza potremmo avere contro il Maligno! Basterebbe utilizzarla in cio che si chiama 1’Esorcismo.

Breve ed efficace formula d’esorcismo

Fuggite, spiriti maledetti, in nome della Santa Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo! Non vedete, non ascoltate, non disturbate, non nuocete, non ostacolate, allentate i vostri legami! Il Signore, Dio nostro, vostro Padrone, vi comanda: Andatevene e non tornate più, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Cosi sia. In nome di Gesù si allontani tutto cio che viene dal nemico maledetto!

“NESSUNO DI VOI PUÒ FINIRE ALL’INFERNO SENZA SAPERLO”… In che senso?

esorcismo


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Il demonio, obbligato a dire la Verità da un Ministro della Chiesa Cattolica Esorcista, per Volere di Dio, parla del Giorno del Giudizio riservato ad ogni essere umano, quando, appena finito l’esistenza terrena, viene Chiamato al Cospetto dell’Altissimo per essere Giudicato. Una delle orribili Verità che il demonio sotto Obbligo Divino deve riferire è la quasi totale assenza odierna del Sacro-Santo Timore di Dio. Credendo che Dio è Infinitamente Misericordioso, l’essere umano, deviato dal proprio giudizio e consigliato dagli spiriti dannati, non Rende Rispetto a Dio negando la Sua Infinita Giustizia. Infatti come Dio è Misericordioso è Giusto, quindi è GIUDICE VERO. Tutte le anime del Purgatorio, del Paradiso e perfino dell’Inferno TEMONO LA GIUSTIZIA DI DIO e il demonio, costretto a dire la Verità dal Comando in Nome di Dio dell’Esorcista, mette in guardia le anime che ancora non sono state giudicate a Credere nell’Esistenza dell’Inferno e nella infida trappola malefica che viene sottoposta ad ogni anima moribonda per dannarla in eterno, Chiedendo a Dio, come unica Ancora di Salvezza la Sua Pietà e Misericordia con vero sentimento di contrizione e dolore.

ESORCISMO DELL’11/08/1983

IL SANTO TIMORE DI DIO
Demonio – È un grande successo per noi che la Chiesa oggi parli sempre meno del santo e salutare timore dell’Altissimo. Grazie alla nostra subdola opera, alcuni preti non ne parlano affatto; o perché non ci credono più nemmeno loro, o perché se ne vergognano, temendo di apparire ingenui e superati. Al contrario si coltiva il timore delle leggi, il timore dell’uomo, il timore delle umiliazioni, ma del timore dell’Altissimo va sparendo perfino l’ombra. Noi demoni siamo diventati i più grandi predicatori della Misericordia del Cielo, ma la predichiamo disgiunta dalla giustizia e così vi portiamo fuori strada, vi facciamo credere che i vostri peccati non solo non vi porteranno all’inferno, ma resteranno del tutto impuniti. Sibilando nelle vostre anime che l’Altissimo è misericordioso e non ricordandovi che è anche giusto (come se la giustizia fosse la negazione della Misericordia) vi portiamo a non ricambiare il suo amore, ma a calpestarlo, a offenderlo senza ritegno. Ed è quello che sempre più spesso fate, visto che, credendo a noi, voi vi illudete che si possa calpestarlo senza poi pagarne le conseguenze.
Se volete bene a voi stessi, se volete trovare delle ragioni convincenti per non peccare, imparate a valutare le cose, soprattutto il tempo e l’eternità, alla luce del santo timore dell’Altissimo. Con lui non si scherza.
Vi ama, ma vuole che anche voi lo amiate. Vi invita a credere fermamente nella sua Misericordia, ma senza sottovalutare anche minimamente, la sua giustizia.
Conservate sempre il santo e salutare timore dell’Altissimo, che si traduce nella paura dell’eterna dannazione, del fuoco eterno, con cui saranno torturati per sempre corpi e anime all’inferno. Ora basta! Io non volevo dire queste cose!
SIETE AVVERTITI CHE L’INFERNO ESISTE
Esorcista – Ti ordino di continuare nel nome di Dio.
Demonio – Nessuno di voi può finire all’inferno senza saperlo. Che esiste la possibilità e il serio rischio della condanna eterna vi è stato detto e vi viene ricordato in molte occasioni dall’Altissimo. Con particolare frequenza ne sono avvertiti i Sacerdoti, che hanno un più stretto contatto con la Sacra Scrittura. Ma oltre che con la sua parola scritta, l’Altissimo, vi ricorda la realtà dell’inferno, e la possibilità per tutti di finirci dentro, parlando nell’intimo della vostra coscienza, o nel sonno, o con la morte di persone buone o cattive. Quando assistete un moribondo o uno che sia appena spirato e pregate per lui dicendo: “Signore, donagli il riposo eterno, splenda a lui la luce perpetua. Riposi in pace. Amen”, come è possibile che non vi ricordiate dell’inferno? Forse in quell’attimo ci pensate, ma poi vi rituffate nella vita frenetica di tutti i giorni e il pensiero del Giudizio dell’Altissimo e dell’inferno si dilegua, così come all’alba le deboli luci delle stelle spariscono quando il sole vi abbaglia della sua luce.
Quando qualcuno sta morendo dovreste pensare che si sta giocando per quell’anima l’ultima carta: lì attorno ci sono anche, presenti come avvoltoi pronti alla rapina, molti spiriti cattivi che tutto fanno per trascinare quell’anima con loro all’inferno.
(N.dR. Un tempo, quando veniva suonata la campana dell’agonia, la gente, ovunque si trovasse, si sentiva invitata alla preghiera epensava: “Qualcuno in questo momento sta morendo, bisogna pregare per quell’anima”; e molte invocazioni salivano al Cielo per la salvezza eterna di quel moribondo. Ora invece, la campana suona quando uno è già morto, quando è già giudicato, quando non c’è più per lui alcuna possibilità di salvezza).
E vedendo un uomo che muore, dovreste pensare che un giorno toccherà a voi… morire… subire il Giudizio… e vedervi ancora accolti o rifiutati dal Cielo.
LA MISERICORDIA DI DIO CONTINUA A RICHIAMARE
Demonio – l’Altissimo non smette mai di richiamarvi, come farebbe ogni buona madre per distogliere i suoi figli da un pericolo. Nella sua Misericordia è disposto a perdonarvi tutti i vostri peccati, perché vuole che nessuno di voi vada perduto.
Che cosa non ha fatto durante la sua vita terrena e con la sua passione e la sua morte spaventosa? Nulla ha tralasciato allora e nulla tralascia anche oggi per la vostra salvezza. Se l’Altissimo ha fatto e fa così tanto per salvarvi ciò è una conferma in più che anche per voi c’è il rischio di perdersi. E se l’Altissimo non sottovaluta questo rischio che correte, non dovete sottovalutarlo nemmeno voi, nel vostro interesse. Ma voi non avete ancora imparto a volere bene a voi stessi!
Ricordatele voi per primi queste verità e non trascurate di ricordarle anche agli altri: non lo farete mai abbastanza. (Urla furiosamente).
IL TIMORE DELLA MORTE
Demonio – Fino a che uno è ancora vivo ha la possibilità di salvarsi, purché dica: “Pietà, Signore, pietà di me”. Ma quando l’anima si separa dal corpo non c’è più nessuna possibilità; in quello stesso istante avviene il Giudizio: in un lampo vedrà tutta la sua vita e dovrà risponderne all’Altissimo.
E guai a quell’anima se non si sarà purificata in tempo, con un sincero pentimento, di tutti i suoi peccati: sperimenterà da quel momento e per tutta l’eternità l’ira tremenda di un Giudice giusto, ma severo.
L’unica pietà che il supremo Giudice potrà offrire a quell’anima è di farla finire all’inferno, lontana da Lui.
Sarebbe infatti un castigo più tremendo per quell’anima se, in quelle condizioni di ostinato peccato, finisse in Paradiso: la vista dell’Altissimo, dei suoi Angeli dei suoi Santi, ricolmi di Grazia, rivestiti di gloria e pieni di gioia, sarebbe una tortura più grave di tutte le pene che dovrà subire all’inferno.
NESSUNO È AL SICURO
Demonio – Per tutti dovrete pregare molto, anche per chi è considerato un santo. Noi non lasciamo in pace nessuno, né in vita, né tanto meno nel momento della morte. Anche chi per tutta la vita ha camminato per la strada stretta può trovarsi nel momento della morte in grandi tentazioni: noi cerchiamo di creargli nell’anima una spaventosa oscurità e di portarlo alla disperazione.
Dovete pregare molto e per tutti non solo perché sia evitato l’inferno, ma anche perché sia evitato o almeno ridotto il tempo della purificazione in Purgatorio.
È cosa tremenda anche il Purgatorio.
È tremendo quando l’anima si separa dal corpo con la morte non vedersi accolti dall’Altissimo perché non ancora del tutto purificati dalle colpe commesse nella vita.
Certo, ci sono persone che eviteranno il fuoco purificatore del Purgatorio perché la Misericordia dell’Altissimo terrà conto delle molte sofferenze che hanno patito nella vita, ma anche per queste la morte sarà tremenda.
Solo in pochi casi, per volontà del Cielo la morte non si presenta con un volto orrendo.
Parlate della morte nelle vostre prediche, ora ne parlate troppo poco e la vostra gente continua a vivere nell’incoscienza e nel peccato.
Pregate e fate pregare per i moribondi e per le anime del Purgatorio. Basta, basta farmi parlare!
IL TIMORE Dl DIO DEVE ESSERE ANNUNZIATO A TUTTI
Esorcista – Prosegui e dì quanto il Cielo ti ordina di dire.
Demonio – Io, Belzebù, sono stato costretto a dirvi queste cose e sono costretto a raccomandarvi ancora: curate questo santo e salutare timore dell’Altissimo. Dovete parlarne tutti: gli educatori ai giovani loro affidati, i maestri ai loro bambini e i genitori ai loro figli. Deve parlarne il Papa a tutta la Chiesa, i Vescovi ai loro Sacerdoti e i Superiori religiosi alle anime consacrate.
Soprattutto ne parlino i Sacerdoti nelle loro omelie, molto più di quanto non facciano ora.
Se non viene predicato il timore dell’Altissimo in questa vita, non resterà che il terrore nell’altra, il terrore di un Giudice che di là non perdona, il terrore dell’inferno, un terrore tremendo, eterna assenza di rimedio.
Meglio per voi il timore in questa vita che le angosce del Purgatorio nell’altra o il timore eterno che trovereste all’inferno. (Grida paurosamente).
Io sono costretto a dirvi che questa è la verità. Non credete a chi vi inganna dicendo che l’Altissimo è Misericordia infinita e tralascia di dirvi che è anche Giustizia infinita.

Tratto da: “Grande Opera Mariana Gesù e Maria” – ottobre-dicembre 2005 n.4.