Novena alla Madonna di Fatima: preghiere per le Famiglie.

Madonna di Fatima

NOVENA alla B.V. MARIA di FATIMA 

Vergine Santissima che a Fatima hai rivelato al mondo i tesori di grazie nascosti nella pratica del Santo Rosario, infondi nei nostri cuori un grande amore a questa santa devozione, affinché, meditando i misteri in esso contenuti, ne raccogliamo i frutti e otteniamo la grazia che con questa preghiera ti chiediamo, a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime nostre. Così sia.

– 7 Ave Maria

– Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

(ripetere per 9 giorni)

CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO

della B.V. MARIA di FATIMA

O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio.

Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell’amore di Dio e dei fratelli, sull’esempio della tua vita.

In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l’impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore.

Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita.

Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore. Così sia.

– 7 Ave Maria

– Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

PREGHIERA ALLA MADONNA di FATIMA 

Maria, Madre di Gesù e della Chiesa, noi abbiamo bisogno di Te. Desideriamo la luce che si irradia dalla tua bontà, il conforto che ci proviene dal tuo Cuore Immacolato, la carità e la pace di cui Tu sei Regina.

Ti affidiamo con fiducia le nostre necessità perché Tu le soccorra, i nostri dolori perché Tu li lenisca, i nostri mali perché Tu li guarisca, i nostri corpi perché Tu li renda puri, i nostri cuori perché siano colmi di amore e di contrizione, e le nostre anime perché con il tuo aiuto si salvino.
Ricorda, Madre di bontà, che alle tue preghiere Gesù nulla rifiuta.
Concedi sollievo alle anime dei defunti, guarigione agli ammalati, prezza ai giovani, fede e concordia alle famiglie, pace all’umanità. Richiama gli erranti sul retto sentiero, donaci molte vocazioni e santi Sacerdoti, proteggi il Papa, i Vescovi e la santa Chiesa di Dio.

Maria, ascoltaci e abbi pietà di noi. Volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi. Dopo questo esilio mostra a noi Gesù, frutto benedetto del tuo grembo, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen

SETTE INVOCAZIONI ALLA MADONNA di FATIMA 

1 – O Vergine SS.ma del Rosario di Fatima, per dare al travaglio nostro secolo ancora un segno delle vostre tenerezze e premure materne, vi sceglieste tre innocenti pastorelli dell’ignorato villaggio di Fatima in Portogallo, perché vi compiaceste scegliere le cose deboli del mondo per confondere le forti, e li faceste disporre da angeliche apparizioni alla eletta missione. O Madre buona, fateci comprendere e gustare la parola di Gesù: «Se non divenite come bambini, non potrete entrare nel regno dei cieli»; sicché con cuore puro ed umile, ed ani*mo docile e semplice, meritiamo di accogliere il vostro materno Messaggio d’amore. Mater amabilis, ora pro nobis. 

Ave Maria

2 – O Vergine SS.ma del Rosario di Fatima, spinta dall’amor che ci portate, vi degnaste scendere dal Cielo, dove siete gloriosa col vostro Divin Figlio, come Figlia dell’Eterno Padre e Immacolata Sposa dello Spirito Santo; e servendovi dei tre innocenti pastorelli della Cova d’Iria, veniste ad esortarci a far penitenza dei nostri peccati, a cambiar vita ed a mirare ai godimenti eterni del Cielo per cui Dio ci ha creati e che è vera patria nostra. O Madre buona, Vi ringraziamo di tanta materna condiscendenza e Vi preghiamo a tenerci stretti sotto il Vostro Manto, per non farci sedurre dalla tentazione, ed otteneteci la santa perseveranza finale, che ci assicura il Cielo. Janua coeli, ora pro nobis. 

Ave Maria


3 – O Vergine SS.ma del Rosario di Fatima, nella seconda apparizione assicuraste la salvezza eterna ai piccoli vostri confidenti, tranquillizzaste Lucia con la solenne promessa che non l’avreste mai abbandonata durante il terreno pellegrinaggio, perché il vostro Cuore Immacolato sarebbe stato il suo rifugio e la via che l’avrebbe condotta a Dio; e mostraste loro questo Cuore circondato di spine. O Madre buona, concedete anche a noi, vostri indegni figli, la medesima assicurazione, sicché rifugiati quaggiù nel vostro Cuore Immacolato, lo possiamo consolare col nostro amore e la nostra fedeltà avvenire, distruggendo le acute spine che Gli abbiamo procurato con tante nostre mancanze. Dolce cuore di Maria, siate la salvezza mia. 

Ave Maria

4 – O Vergine SS.ma del Rosario di Fatima, nella terza apparizione veniste a ricordarci che nei tristi frangenti dei Divini castighi, come la guerra e le sue tristi conseguenze, siete Voi sola che potete venire in nostro aiuto; ma ci avete insieme mostrato che i castighi temporali son ben poca cosa di fronte al tremendo castigo della perdizione eterna, nell’inferno. O Madre buona, riempiteci del santo timor filiale dei castighi di Dio, fateci concepire un odio sommo al peccato, che li provoca, così da farci accettare con cuore umiliato e compunto i castighi temporali ed evitare le pene eterne dell’inferno; mentre ripetiamo la preghiera insegnata da voi: «O Gesù, perdonate le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell’inferno, portate in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della vostra misericordia». 

Ave Maria

5 – O Vergine SS.ma del Rosario di Fatima, la persecuzione spietata contro i vostri piccoli prediletti e la loro prigionia; faceste servire a confondere l’orgoglio dei perversi, a perfezionare la immolazione dei tre innocenti ed affinare la loro virtù, ed a rendere più vasta ed efficace la risonanza della vostra materna esortazione alla preghiera e al sacrificio per la conversione dei peccatori. Noi accogliamo, o Madre, nel nostro così misero e freddo, l’eco ineffabile del vostro Cuore ardente, per la conversione dei nostri fratelli erranti; ed offriamo i nostri piccoli sacrifici e croci quotidiane in spirito di riparazione. Che tutti si convertano, o Madre, e trionfi di tutte le resistenze alla grazia il vostro Cuore Immacolato, mentre ripetiamo l’invocazione insegnata da Voi: «O Gesù, è per vostro amore e per la conversione dei peccatori e in riparazione delle offese che si fanno contro l’Immacolato Cuore di Maria». 

Ave Maria

6 – O Vergine SS.ma del Rosario di Fatima, nella quinta apparizione non vi contentaste di ripetere ai vostri prediletti fanciulli la esortazione alla recita del Santo Rosario e la promessa del prodigio del prossimo tredici ottobre; ma voleste dare anche alle folle, che sempre più numerose partecipavano alla scena della celeste conversazione, un segno della vostra presenza più impressionante del solito. Sotto la forma d’un globo luminoso tutti vi videro discendere dal Cielo, e dopo il materno colloquio con i tre bimbi, risalire per le vie del sole, mentre dal cielo piovevano candidi aerei fiori evanescenti. Così Vi compiacete di incoraggiare la nostra debole fede! O Madre buona, Vi ringraziamo del dono ineffabile della S. Fede, oggi da tanti errori e da tante seduzioni insidiato. Fate che sempre conserviamo sottomessa la nostra mente alle verità da Dio rivelate e che la Chiesa ci propone a credere, senza bisogno d’attendere prodigi; così da meritar l’elogio di Gesù: «Beati quelli che crederanno senza bisogno di vedere». E per questo ripetiamo la preghiera dell’Angelo della Pace: «Mio Dio, io credo, adoro, spero, Vi amo, Vi domando perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano, non Vi amano». 

Ave Maria

7 – O dolce Madre nostra Maria, Voi apparendo per l’ultima volta alla Cova da Iria ai tre fortunati bambini di Fatima, voleste rivelarvi sotto il titolo di Madonna del Rosario.

In questo titolo, Voi avete voluto racchiudere tutto il segreto di nostra salvezza, e tutte le risorse di nostra forza nelle prove terribili che si sarebbero abbattute sul nostro capo. Siate, dunque la nostra guida, la nostra luce, la nostra speranza. Noi, o Madonna del Rosario di Fatima, invocandovi con questo bel nome troviamo dolcezza per il nostro cuore, nel tempo di amarezza; forza per la nostra debolezza nei momenti pericolosi e difficili; speranza di salute e di salvezza nel turbinio periglioso della vita; conforto durante l’abbattimento e il terrore; luce nei dubbi e nelle perplessità; trionfo nelle lotte contro la carne, il Mondo, Satana. Noi, o Madonna del Rosario di Fatima, non ci stancheremo di chiamarvi con questo bel Nome. Esso sarà sempre sulle nostre labbra in cima ai nostri pensieri qual pernio della nostra vita. Il Santo Rosario, tanto da Voi raccomandato, sarà la nostra preghiera quotidiana e sovrana. Noi o Maria, col Vostro Rosario in mano, stretti a Voi d’intorno, non ci allontaneremo un solo istante da Voi. Ripetendovi con sempre crescente affetto Madonna del Rosario di Fatima, pregate per noi!… 

Ave Maria

Tratta da: “Opera Madonna di Fatima” – PP. Rogazionisti – 70059 Trani (Bari) 

NOVENA AI PASTORELLI di FATIMA

Primo giorno
O Francesco e Giacinta, che tanto avete pregato gli angeli e che avete avuto la gioia di ricevere la visita dell’angelo della Pace, insegnateci a pregare come voi. Mostrateci come vivere in loro compagnia e aiutateci a vedere in loro gli adoratori dell’Altissimo, i servitori della Madonna, i nostri fedeli protettori e messaggeri di pace.

Pater, Ave e Gloria

Secondo giorno
O Pastorelli, che avete visto la Madonna tanto bella, più splendente del sole, e con prontezza avete accettato di offrirvi totalmente a Dio, insegnate anche a noi ad offrirci con generosità. Infondeteci coraggio, ricordandoci in tutti i momenti della vita, anche nei più dolorosi, la grazia di Dio sarà il nostro conforto. Fateci scoprire nella Madonna, Colei che è la Tutta Bella, la Tutta Santa e la Tutta Immacolata.
Pater, Ave e Gloria

Terzo giorno
O Francesco e Giacinta, voi ai quali la Madonna ha promesso di portarvi con sé in cielo e ha mostrato il suo cuore trafitto di spine, rendeteci sensibili al dolore che le causano le bestemmie e le ingratitudini degli uomini. Ottenete anche a noi la grazia di poterla confortare con le nostre preghiere e sacrifici; aumentate in noi il desiderio del cielo, laddove insieme potremmo ancor meglio consolarla con il nostro amore.
Pater, Ave e Gloria

Quarto giorno
O Pastorelli, voi che siete rimasti terrorizzati alla vista dell’inferno e così profondamente segnati dalle sofferenze del santo Padre, insegnateci ad usare i due grandi mezzi che la Madonna vi ha indicato per salvare le anime: la consacrazione al suo Cuore Immacolato e la comunione riparatrice dei primi cinque sabati del mese. Pregare con noi per la pace nel mondo,per il santo Padre e per la Chiesa. Chiedete insieme con noi, a Dio che ci liberi dall’inferno e che porti in cielo tutte le anime.
Pater, Ave e Gloria

Quinto giorno
O Francesco e Giacinta, a cui la Madonna ha chiesto di pregare e fare sacrifici per i peccatori abbandonati, perchè non vi era chi si sacrificasse e pregasse per loro,fate che sentiamo la stessa chiamata per tutte queste anime afflitte e tormentate. Aiutateci a intercedere per la conversione del mondo. Otteneteci la vostra fiducia incrollabile nella bontà della Madonna, che trabocca di amore per tutti i suoi figli, infatti è nella misericordia di Dio che vuole che tutti gli uomini si salvino.
Pater, Ave e Gloria

Sesto giorno

O Pastorelli, voi che avete visto la Madonna nella sua smagliante e incomparabile bellezza e che sapete che noi non l’abbiamo vista, mostrateci come possiamo contemplarla sin d’ora con gli occhi del nostro cuore. Fateci comprendere il messaggio meraviglioso che Lei vi ha affidato. Aiutateci a viverlo pienamente e a farlo conoscere attorno a noi e nel mondo.
Pater, Ave e Gloria

Settimo giorno
O Francesco e Giacinta, a cui la Madonna ha detto di volere una cappella in suo onore e a cui rivelò di essere “la Madonna del Rosario”, insegnateci a pregare il Rosario meditando i misteri della vita di suo Figlio Gesù. Infiammateci del vostro amore, affinché possiamo amare, insieme a voi, la Madonna del Rosario e adorare “Gesù nascosto”, realmente presente nei tabernacoli delle nostre cappelle e delle nostre chiese.
Pater, Ave e Gloria

Ottavo giorno
O Bambini tanto amati dalla Madonna, che avete sperimentato grandi sofferenze durante la vostra malattia e che serenamente le avete accettate fino all’offerta conclusiva della vostra vita, insegnate anche a noi ad offrire le nostre prove e tribolazioni. Mostrateci come la sofferenza ci configura a Gesù, a Lui che ha voluto redimere il mondo attraverso la croce. Fateci scoprire che la sofferenza non è mai inutile bensì è fonte di purificazione per noi stessi, di salvezza per gli altri e di amore per Dio.
Pater, Ave e Gloria

Nono giorno
O Francesco e Giacinta,voi a cui la morte non ha fatto paura e che la Madonna venne a prendere per portarvi in cielo, insegnateci a guardare alla morte non come una disgrazia o ad un’assurdità, ma come all’unico mezzo per passare da questo mondo a Dio, per entrare nella luce eterna, dove incontreremo coloro che abbiamo amato. Infondete in noi la certezza che questo passaggio non avrà nulla di pauroso, perchè non lo affronteremo da soli, ma con voi e con la Madonna.
Pater, Ave e Gloria

Una Vita in Stato di Grazia: i Consigli Spirituali di Padre Pio

I CONSIGLI SPIRITUALI DI PADRE PIO PER UNA VITA DI GRAZIA

padre-Pio

 

“O Dio, che a san Pio da Pietrelcina, sacerdote cappuccino, hai donato l’insigne privilegio di partecipare, in modo mirabile, alla passione del tuo Figlio, concedimi, per sua intercessione, la grazia… che ardentemente desidero; e soprattutto donami di essere conforme alla morte di Gesù per giungere poi alla gloria della risurrezione.”

Tre Gloria

 

1) Il tempo più ben speso è quello che si spende nella santificazione dell’anima altrui.

2) Il tempo speso per la gloria di Dio e per la salute dell’anima, non è mai malamente speso.

3) O quanto è bello il volto del nostro dol­cissimo Sposo Gesù! O quanto sono dolci i di Lui occhi! O che felicità è lo stare vicino a Lui nel monte della Sua gloria! Là dobbiamo collocare i nostri desideri, le nostre affezioni, non già nelle creature, nelle quali o non vi è bellezza, o se vi è, discende dall’alto.

4) Non ti affaticare intorno a cose che gene­rano sollecitudine, perturbazioni ed affanni. Una sola cosa è necessaria: sollevare lo spirito ed amare Dio.

5) Il perno della perfezione è la carità: colui che vive di carità, vive in Dio, perché Dio è carità, come disse l’Apostolo. Mancare di carità è come ferire Iddio nella pupilla del Suo occhio. Che cosa è più delicata della pupilla dell’occhio? Mancare di carità è come mancare contro natura. Chi offende la carità offende la pupilla déll’occhio di Dio.La carità che non ha per base la verità e la giustizia, è carità colposa.

6) La Divina Bontà non solo non rigetta le anime pentite, ma va in cerca anche delle anime ostinate. Il Cuore del nostro Divin Maestro non ha legge più amabile di quella della dolcezza, dell’umiltà e della carità… Ponete spesso la vostra confidenza nella Divina Provvidenza, e siate certi che passeran­no più presto il cielo e la terra che il Signore mancherà di proteggervi.

7) La carità è la regina delle virtù. Come le perle sono tenute insieme dal filo, così le virtù dalla carità. E come se si rompe il filo le perle cadono, così, se viene meno la carità, le virtù si disperdono.

8) La beneficenza da qualsiasi parte essa venga è sempre figlia della stessa madre, cioè la provvidenza.

9) Siamo noi sufficienti a formare un desi­derio santo senza la grazia? Certo che no. Questo ce lo insegna la fede.

10) Se in un’anima non ci fosse altro che la brama di amare il suo Dio, già c’è tutto, perché Dio non è dove non è il desiderio del suo amore.

11) Io so che nessun’anima può amare degna­mente il suo Dio, ma quando quest’anima fa tutto il possibile da parte sua e confida nella Divina Misericordia, perché Gesù dovrà riget­tare questo spirito? Non ci ha Egli comandato di amare Dio secondo le nostre forze? Dun­que se voi avete dato e consacrato avete tutto a Dio, perché temere? Forse perché non si può fare di più? Ma Gesù non richiede, non vuole l’impossibile! E d’altronde voi dite al nostro buon Dio che faccia Lui stesso quello che voi non potete fare e rimarrà contentis­simo di voi, dite a Gesù: Vuoi maggiore amore da noi? io non ne ho più. Dammene ancora e te l’offrirò! Non dubitate, Gesù accetterà l’offerta, statene tranquille.

12) Ti affanni a cercare il sommo bene: ma in verità è dentro di te e ti tiene disteso sulla nuda Croce, alitando forza per sostenere il martirio insostenibile e, ancora, per amare amaramente l’Amore.

13) I mali sono figli della colpa, del tradimen­to che l’uomo ha perpetrato verso Dio… Ma la misericordia di Dio è grande… Un solo atto di amore dell’uomo verso Dio ha tanto valore ai suoi occhi ch’Egli stimerebbe ben poca cosa il ripagarlo col dono di tutta la creazio­ne… L’amore non è altro che la scintilla di Dio negli uomini… l’essenza stessa di Dio impersonata nello Spirito Santo… Noi povere creature, dovremmo dedicare a Dio tutto l’amore di cui siamo capaci… Il nostro amore, per essere adeguato a Dio, dovrebbe essere infinito, ma purtroppo solo Dio è infinito…Tuttavia dobbiamo impiegare tutte le no­stre energie nell’amore, così che il Signore un giorno possa dirci: Avevo sete e tu mi hai dissetato; avevo fame e tu mi hai sfamato; soffrivo e tu mi hai consolato…

14) Iddio può rigettare tutto in una creatura concepita in peccato e che ne porta l’impron­ta indelebile ereditata da Adamo, ma non può assolutamente rigettare il desiderio sin­cero di amarLo.

 

 

15) L’umiltà e la carità vanno di pari passo. L’una glorifica e l’altra santifica. L’umiltà e la carità sono le corde maestre, tutte le altre sono dipendenti da esse: l’una è la più bassa, l’altra la più alta: la conser­vazione di tutto l’edificio dipende dal fonda­mento e dal tetto. Se si tiene il cuore indirizzato nell’eser­cizio di queste, non s’incontreranno poi dif­ficoltà nelle altre. Queste sono le madri delle virtù, quelle le seguono come fanno i pulcini colle loro madri.

16) Dì anche tu e sempre al dolcissimo Signo­re: voglio vivere morendo, perché dalla morte venga la vita che non muore e aiuti la vita a risuscitare i morti.

17) Devi piuttosto umiliarti davanti a Dio anzi che abbatterti di animo, se Egli ti riserba le sofferenze del Suo Figliolo e vuol farti esperimentare la tua debolezza: tu devi ele­vare a Lui la preghiera della rassegnazione e della speranza, anche allor che per fragilità si cade, e ringraziarLo dei tanti benefici di cui ti va arricchendo.

18) Bacia spesso con affetto Gesù e Lo ricom­penserai del sacrilego bacio dell’apostolo in­fido: Giuda.

19) Procurate di avanzare nella carità: allarga­te il vostro cuore con fiducia ai divini carismi che lo Spirito Santo è intento a versare in esso…

20) Se vogliamo raccogliere è necessario non tanto il seminare molto, quanto spargere il seme in un buon campo, e quando questo seme diventerà pianta, ci stia molto a cuore di vegliare a che la zizzania non soffochi le tenere pianticelle.

21) Non hai tu da tempo amato il Signore? Non Lo ami tutt’ora? Non brami di amarLo per sempre? Dunque nessun timore. Anche ammesso tu avessi commesso tutti i peccati di questo mondo, Gesù ti ripete: ti sono rimessi molti peccati perché molto hai amato. Soffri, è vero, ma con rassegnazione e non temere perché Dio è con te; tu non L’offendi, ma L’ami: soffri, ma credi pure che Gesù stesso soffre in te e per te. Gesù non ti ha abbandonato quando tu sfuggivi da Lui; molto meno ti abbandonerà adesso che vuoi amarLo.

22) L’umiltà e la purezza dei costumi sono ali che elevano fino a Dio e quasi ci divinizzano. Ricordalo: è più vicino a Dio il malfattore che ha vergogna di operare il male che l’uo­mo onesto il quale arrossisce di operare il bene.

23) Devi avere sempre prudenza ed amore. La prudenza ha gli occhi, l’amore le gambe. L’amore che ha le gambe vorrebbe cor­rere a Dio, ma il suo impulso di slanciarsi verso di Lui è cieco, e qualche volta potrebbe inciampare se non fosse guidato dalla pru­denza che ha gli occhi. La prudenza, quando vede che l’amore potrebbe essere sfrenato, gli presta gli occhi. In tal modo l’amore si trattiene e, guidato dalla prudenza, agisce come deve e non come vorrebbe.

24) Il grado sublime dell’umiltà è non solo il riconoscere la propria abbiezione, ma amarla. Ho eletto, dice il profeta, di essere abbiet­to in casa di Dio, piuttosto che abitare nei tabernacoli dei peccatori.

25) Il troppo parlare non è mai esente da peccato.

26) Bisogna saper confidare: vi è il timore di Dio e il timore di Giuda.

27) La troppa paura ci fa operare senza l’amo­re e la troppa confidenza non ci fa conside­rare il pericolo che dobbiamo superare. L’una deve dare la mano all’altra e pro­cedere come sorelle. Così bisogna sempre fare, poiché se ci accorgiamo di aver paura o di temere troppo, dobbiamo allora ricorrere alla confidenza, se confidiamo eccessivamente, dobbiamo invece avere un po’ di timore, perché l’amore tende all’oggetto amato, ma nell’avanzare è cieco, non vede, ma la santa paura lo illumina.

28) Nessuno è giudice in causa propria.

29) Nel tumultuare delle passioni e delle avverse vicende ci sorregga la cara speranza della Sua inesauribile misericordia: corriamo fidenti al tribunale di penitenza, ove Egli con ansia di Padre in ogni istante ci attende e, pur consapevoli della nostra insolvibilità dinanzi a Lui, non dubitiamo del perdono solenne­mente pronunziato sui nostri errori. Poniamo su di essi, come ce l’ha posta il Signore, una pietra sepolcrale.

30) Le porte del Paradiso sono aperte per tutte le creature: ricordati di Maria di Magdala.

31) La misericordia del Signore, figliolo, è infinitamente più grande della tua malizia.

32) Chi dice di amare Dio e non sa frenare la propria lingua, la religione di costui è vana.

33) Dio non opera prodigi dove non c’è fede.

34) Scuotiamoci, perché l’indolenza si man­gia tutto, si, l’indolenza si mangia completa­mente tutto.

35) Cercar, si, la solitudine, ma con il pros­simo non mancar di carità. Dio si serve soltanto, quando si serve come Egli vuole. Dovete sforzarvi di dare gusto a Dio solo, e contento Lui, contenti tutti.

36) Il gaudio del Divin Spirito informi i vostri cuori e quello di tutte le anime che vogliono essere fedeli alla Sua grazia.

37) Dunque state pur tranquille sulla esisten­za della divina carità nei vostri cuori. E se questa vostra brama non è saziata, se a voi sembra di desiderare sempre senza giungere a possedere l’amore perfetto, tutto questo significa che voi non dovete mai dire basta, vuol dire che non possiamo né dobbiamo fermarci sulla via del divino amore e della santa perfezione. Voi sapete bene che l’amore perfetto si acquisterà quando si possederà l’Oggetto di questo amore, dunque perché tante ansie e sconforti inutili? Bramate sem­pre e bramate con maggior confidenza e non temete.

 

PREGHIERA DI PAPA GIOVANNI PAOLO II A PADRE PIO

Umile e amato Padre Pio:
Insegna anche a noi, ti preghiamo, l’umiltà del cuore, per essere annoverati tra i piccoli del Vangelo, ai quali il Padre ha promesso di rivelare i misteri del suo Regno.
Aiutaci a pregare senza mai stancarci, certi che Iddio conosce ciò di cui abbiamo bisogno, prima ancora che lo domandiamo.
Ottienici uno sguardo di fede capace di riconoscere prontamente nei poveri e nei sofferenti il volto stesso di Gesù.
Sostienici nell’ora del combattimento e della prova e, se cadiamo, fa’ che sperimentiamo la gioia del sacramento del Perdono.
Trasmettici la tua tenera devozione verso Maria, Madre di Gesù e nostra.
Accompagnaci nel pellegrinaggio terreno verso la Patria beata, dove speriamo di giungere anche noi per contemplare in eterno la Gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!

(Omelia della canonizzazione di Padre Pio. Roma, 16 giugno 2002)